19/12/2017 - Via libera dalla Regione Abruzzo ad una legge urbanistica che introduce una nuova concezione del piano regolatore comunale, favorendo la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione urbana.
Lo scorso 15 dicembre, infatti, la Giunta Regionale ha approvato il ddl ‘Norme in materia di governo, tutela e uso del territorio’ che ha modificato in modo organico la precedente Legge Urbanistica (
LR 18/1983).
La riforma ruota intorno ad una nuova concezione del piano regolatore comunale che privilegia il riuso del territorio; il territorio urbanizzato diventa la
nuova frontiera della pianificazione urbanistica in grado di migliorare la qualità dei luoghi di vita e di lavoro di interi quartieri degradati.
La nuova legge, infatti,
divide il territorio in aree fabbricate e non fabbricate favorendo la riqualificazione in aree già costruite.
L'assessore all'Urbanistica, Donato Di Matteo ha spiegato: "la differenza rispetto al passato in cui la normativa di riferimento prevedeva più tipologie di aree, spesso anche in contrasto tra di loro in quanto a pianificazione urbanistica non è di poco conto. Infatti, nelle aree del fabbricato, le vecchie zone B, C o D, è possibile determinare
processi di rigenerazione, riqualificazione e di riorganizzazione costruendo anche dei contratti con i privati che comprendono istituti come perequazione e compensazione per fare in modo che questi abitati vengano ristrutturati sia ai fini dell'offerta abitativa che allo scopo di migliorare la qualità e la vivibilità delle aree stesse”.