
Ampliamento abusivo, multa alternativa alla demolizione solo in pochi casi
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NORMATIVA
Ampliamento abusivo, multa alternativa alla demolizione solo in pochi casi
CdS: bisogna dimostrare che dall’abbattimento possono derivare rischi per la parte di edificio realizzata in modo legittimo
Vedi Aggiornamento
del 18/09/2018

Vedi Aggiornamento del 18/09/2018
01/03/2018 - L’intervento di ampliamento di un edificio, realizzato senza nessun permesso, deve essere punito con la demolizione e non è possibile prevedere una multa alternativa. Salvo che in pochi casi. Lo ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza 1087/2018.
Secondo i giudici, la mancanza di autorizzazioni è una condizione sufficiente per giustificare la demolizione
L’ordine di demolizione, hanno sottolineato i giudici, è quindi “un atto dovuto” per sanzionare l’abuso e ripristinare lo stato dei luoghi nell’interesse della comunità.
Il responsabile dell’abuso, hanno concluso i giudici, può chiedere all’Amministrazione di sostituire l’ordine di demolizione con una multa solo se la demolizione può causare danni alla parte di edificio realizzata in modo legittimo.
Il responsabile aveva obiettato che la demolizione sarebbe risultata troppo costosa e aveva quindi chiesto di poter pagare in alternativa una multa. I giudici hanno respinto le sue richieste, perché non supportate da documenti in grado di dimostrare i potenziali rischi derivanti dalla demolizione, e confermato l’abbattimento delle parti costruite abusivamente.
Secondo i giudici, la mancanza di autorizzazioni è una condizione sufficiente per giustificare la demolizione
Abusi edilizi, demolizione o multa?
Il CdS ha affermato che, in questo caso, l’odine di demolizione non deve essere motivato da ragioni di pubblico interesse. L’unico interesse da tutelare è infatti “il ripristino della legittimità violata” attraverso la rimozione dell’abuso.L’ordine di demolizione, hanno sottolineato i giudici, è quindi “un atto dovuto” per sanzionare l’abuso e ripristinare lo stato dei luoghi nell’interesse della comunità.
Il responsabile dell’abuso, hanno concluso i giudici, può chiedere all’Amministrazione di sostituire l’ordine di demolizione con una multa solo se la demolizione può causare danni alla parte di edificio realizzata in modo legittimo.
Demolizione abusi edilizi, il caso
Nel caso preso in esame dal CdS, il proprietario di un edificio aveva realizzato un intervento di ampliamento senza permessi. Dopo aver scoperto l’abuso, il Comune lo aveva sanzionato con l’ordine di demolizione.Il responsabile aveva obiettato che la demolizione sarebbe risultata troppo costosa e aveva quindi chiesto di poter pagare in alternativa una multa. I giudici hanno respinto le sue richieste, perché non supportate da documenti in grado di dimostrare i potenziali rischi derivanti dalla demolizione, e confermato l’abbattimento delle parti costruite abusivamente.
Norme correlate
Sentenza 20/02/2018 n.1087
Consiglio di Stato - Multa alternativa alla demolizione degli abusi edilizi
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