Gazebo, tende e pergole, guida alla scelta
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Gazebo, tende e pergole, guida alla scelta
Una panoramica sui prodotti che possono essere installati senza alcuna autorizzazione SCARICA LA GUIDA
26/04/2018 - La primavera risveglia la voglia di arredare e rendere fruibili gli spazi aperti come terrazzi, balconi e giardini attraverso strutture leggere per la protezione dagli agenti atmosferici, come sole e pioggia.
La realizzazione di tali strutture ha sempre generato dubbi sulle autorizzazioni necessarie. La pubblicazione del Glossario unico per le opere di edilizia libera ha contribuito a mettere ordine in questo campo, specificando le tipologie di manufatti leggeri che rientrano negli interventi di edilizia libera e che non necessitano di alcun titolo abilitativo.
Molti degli interventi elencati nel Glossario sono esonerati dall'autorizzazione paesaggistica, altri richiedono quella semplificata; alcuni beneficiano delle detrazioni fiscali. Per realizzare le opere, il mercato propone numerosi prodotti e sistemi. La nuova Guida di Edilportale fornisce tutte queste informazioni.
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Questa tipologia di interventi, infatti, non ha rilevanza edilizia e non richiede alcun permesso perché ha una semplice funzione accessoria di arredo dello spazio esterno, limitata nel tempo.
Tuttavia, potrebbero nuovamente sorgere problemi interpretativi per le pergotende; di ‘pergotenda’, infatti, non esiste una definizione univoca (non si trova nelle 42 definizioni standard) ed in commercio esistono molte tipologie, alcune delle quali quasi assimilabili a ‘verande’ perché chiuse su tutti i lati. Di conseguenza, le amministrazioni comunali potrebbero assimilarle a strutture più impattanti.
Stessa incertezza anche sul fronte dell’autorizzazione paesaggistica: dal DPR 31/2017 si evince chiaramente che l’installazione di tende parasole su terrazze, prospetti o in spazi pertinenziali ad uso privato non richiede alcuna autorizzazione paesaggistica ma non si trova in alcun punto un chiaro riferimento alle pergotende.
Nella scelta di questa tipologia di tende, quindi, occorre fare attenzione, verificando che la denominazione ‘pergotenda’ attribuita dal produttore o dal rivenditore corrisponda a quella del Glossario unico (DM 2 marzo 2018).
Nei condomini, è importante anche verficare se l'installazione di una tenda è normata dal Regolamento condominiale.
Un altro esempio è MARKILUX 970 di Markilux una tenda da sole a cassonetto con un giunto orientabile che inclina la tenda su un angolo preimpostato.
Tra le tende cassonate con illuminazione integrata c’è CAMABOX BX4500 di STOBAG con volant abbassabile elettronicamente e l’illuminazione a LED, integrata nel cassonetto e nel frontalino che garantiscono maggiore comfort e flessibilità.
Tra le tende motorizzate in tessuto a bracci c’è COMPACT di Arquati Service con un innovativo sistema a cinghia in materiale sintetico inattaccabile dalla corrosione che consente la regolazione millimetrica dell’inclinazione e dell’assetto a braccio chiuso.
Tra le tende a caduta c’è TOLO CL di GIBUS, motorizzata con cassonetto e fissaggio sia a parete che a soffitto.
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Ma cosa significa ‘di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo’? La norma non lo dice, né è possibile trovarne la definizione nelle 42 definizioni standard.
Tuttavia, per orientarsi nella scelta si possono fare alcune considerazioni. L’enciclopedia Treccani della lingua italiana dà la seguente definizione di pergolato: “ (…) Nei giardini i pergolati sono rivestiti talora di rampicanti da frutto e da fiore, e in quelli ombriferi l’armatura di sostegno può prendere varie forme in modo da costituire un elemento architettonico e decorativo”.
Inoltre, la giurisprudenza ha più volte evidenziato la natura ‘precaria’ e ‘leggera’ dei pergolati che hanno la funzione principale di ombreggiare. Di conseguenza strutture più impattanti potrebbero essere assimilate a delle tettoie (definite nelle 42 definizioni come “Elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali”) che non sono citate nell’elenco delle opere di edilizia libera.
Se i pergolati vengono installati su terrazzi condominiali sarà necessario tener conto anche del Regolemento conominiale.
Pergolati
Tra i pergolati addossati c’è LIVING di CAGIS, in acciaio trattato in cataforesi e verniciato che ha lo scopo di sorreggere piante rampicanti ed eventuali luci a sospensione.
Tra i pergolati autoportanti con lamelle orientabili per l’ombreggiamento c’è SHADE di Sprech con struttura portante in alluminio e movimentazione automatizzata con telecomando.
Tra le pergole autoportanti con copertura a tenda scorrevole c’è TOSCA di KE Outdoor Design che permette l’ombreggiamento di terrazze, attici o aree di giardino.
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In più, le strutture in commercio potrebbero contribuire alla confusione in quanto molti prodotti, pur essendo classificati dal produttore come Gazebo, potrebbero, secondo le amministrazioni comunali, essere assimilati a strutture più impattanti come le verande (che non sono opere di edilizia libera).
Per orientarsi si potrebbe fare un ragionamento ‘per esclusione’, ovvero accertarsi che tale struttura non abbia le caratteristiche di un’altra tipologia edilizia definita nelle 42 definizioni. Per esempio tale elenco definisce ‘Veranda’ un “locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”.
Se un gazebo ha caratteristiche simili ad una veranda bisogna accertarsi, prima di installarlo (consultando un tecnico, anche del Comune di appartenenza) che la struttura ricada realmente tra le opere di edilizia libera oppure richieda titoli abilitativi simili a quelli necessari per installare una veranda.
Tra i gazebo in legno c’è MAREA di ALCE con profili lamellari sagomati, profili massello, tubi in acciaio inox satinato, faretti LED incassati nei pannelli laterali e telo di copertura.
Un esempio di struttura in metallo è OMBRINA di RODA, un parasole autoportante, dalla struttura in sottile tubolare di metallo color smoke, la cui copertura è realizzata con cinghie in poliestere color grey, perfette per l’utilizzo in esterno. Il parasole è completo di ruote per spostarlo all’occorrenza.
Tra i gazebo con copertura scorrevole c’è HOPPER | Gazebo di Extremis che può comodamente ospitare quattro, sei, otto o persino dieci persone attorno ad una lunga combinazione panca-tavolo. Questo parasole è anche estremamente facile da aprire e chiudere in pochi secondi, occupa uno spazio minimo e a causa del suo telo piatto deve essere chiusa solamente in caso di vento forte.
Tra i parasole in tela bianca c’è PAVILION di Paola Lenti una struttura ombreggiante componibile con “tetto” esagonale e pannelli laterali di supporto.
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La realizzazione di tali strutture ha sempre generato dubbi sulle autorizzazioni necessarie. La pubblicazione del Glossario unico per le opere di edilizia libera ha contribuito a mettere ordine in questo campo, specificando le tipologie di manufatti leggeri che rientrano negli interventi di edilizia libera e che non necessitano di alcun titolo abilitativo.
Molti degli interventi elencati nel Glossario sono esonerati dall'autorizzazione paesaggistica, altri richiedono quella semplificata; alcuni beneficiano delle detrazioni fiscali. Per realizzare le opere, il mercato propone numerosi prodotti e sistemi. La nuova Guida di Edilportale fornisce tutte queste informazioni.
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Tende, tende a pergola e pergotende sono opere in edilizia libera
Il Glossario specifica che non è necessario alcun titolo edilizio per l’installazione, la riparazione, la sostituzione o il rinnovamento di tende da sole, tende a pergola, pergotende e coperture leggere di arredo.Questa tipologia di interventi, infatti, non ha rilevanza edilizia e non richiede alcun permesso perché ha una semplice funzione accessoria di arredo dello spazio esterno, limitata nel tempo.
Tuttavia, potrebbero nuovamente sorgere problemi interpretativi per le pergotende; di ‘pergotenda’, infatti, non esiste una definizione univoca (non si trova nelle 42 definizioni standard) ed in commercio esistono molte tipologie, alcune delle quali quasi assimilabili a ‘verande’ perché chiuse su tutti i lati. Di conseguenza, le amministrazioni comunali potrebbero assimilarle a strutture più impattanti.
Stessa incertezza anche sul fronte dell’autorizzazione paesaggistica: dal DPR 31/2017 si evince chiaramente che l’installazione di tende parasole su terrazze, prospetti o in spazi pertinenziali ad uso privato non richiede alcuna autorizzazione paesaggistica ma non si trova in alcun punto un chiaro riferimento alle pergotende.
Nella scelta di questa tipologia di tende, quindi, occorre fare attenzione, verificando che la denominazione ‘pergotenda’ attribuita dal produttore o dal rivenditore corrisponda a quella del Glossario unico (DM 2 marzo 2018).
Nei condomini, è importante anche verficare se l'installazione di una tenda è normata dal Regolamento condominiale.
Tende da sole
Tra le tende da sole cassonate motorizzate in alluminio c’è T-HIDE di PRATIC F.lli ORIOLI con box ermetico in alluminio per la protezione di tessuto e componenti tecnici, sistema di deflusso acqua nel frontale e automatismi di sicurezza sole/vento.Un altro esempio è MARKILUX 970 di Markilux una tenda da sole a cassonetto con un giunto orientabile che inclina la tenda su un angolo preimpostato.
Tra le tende cassonate con illuminazione integrata c’è CAMABOX BX4500 di STOBAG con volant abbassabile elettronicamente e l’illuminazione a LED, integrata nel cassonetto e nel frontalino che garantiscono maggiore comfort e flessibilità.
Tra le tende motorizzate in tessuto a bracci c’è COMPACT di Arquati Service con un innovativo sistema a cinghia in materiale sintetico inattaccabile dalla corrosione che consente la regolazione millimetrica dell’inclinazione e dell’assetto a braccio chiuso.
Tra le tende a caduta c’è TOLO CL di GIBUS, motorizzata con cassonetto e fissaggio sia a parete che a soffitto.
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Pergolati: quando sono edilizia libera
Il Glossario include l’installazione, la riparazione, la sostituzione e il rinnovamento di pergolati tra le opere di edilizia libera, purché siano di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo.Ma cosa significa ‘di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo’? La norma non lo dice, né è possibile trovarne la definizione nelle 42 definizioni standard.
Tuttavia, per orientarsi nella scelta si possono fare alcune considerazioni. L’enciclopedia Treccani della lingua italiana dà la seguente definizione di pergolato: “ (…) Nei giardini i pergolati sono rivestiti talora di rampicanti da frutto e da fiore, e in quelli ombriferi l’armatura di sostegno può prendere varie forme in modo da costituire un elemento architettonico e decorativo”.
Inoltre, la giurisprudenza ha più volte evidenziato la natura ‘precaria’ e ‘leggera’ dei pergolati che hanno la funzione principale di ombreggiare. Di conseguenza strutture più impattanti potrebbero essere assimilate a delle tettoie (definite nelle 42 definizioni come “Elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali”) che non sono citate nell’elenco delle opere di edilizia libera.
Se i pergolati vengono installati su terrazzi condominiali sarà necessario tener conto anche del Regolemento conominiale.
Pergolati
Tra i pergolati addossati c’è LIVING di CAGIS, in acciaio trattato in cataforesi e verniciato che ha lo scopo di sorreggere piante rampicanti ed eventuali luci a sospensione.
Tra i pergolati autoportanti con lamelle orientabili per l’ombreggiamento c’è SHADE di Sprech con struttura portante in alluminio e movimentazione automatizzata con telecomando.
Tra le pergole autoportanti con copertura a tenda scorrevole c’è TOSCA di KE Outdoor Design che permette l’ombreggiamento di terrazze, attici o aree di giardino.
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Gazebo: sono sempre edilizia libera?
I gazebo di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo sono inclusi dal Glossario tra le opere di edilizia libera. Anche in questo caso la precisazione ‘di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo’ potrebbe creare dubbi interpretativi, aggravati dal fatto che ‘Gazebo’ non si trova nelle 42 definizioni standard.In più, le strutture in commercio potrebbero contribuire alla confusione in quanto molti prodotti, pur essendo classificati dal produttore come Gazebo, potrebbero, secondo le amministrazioni comunali, essere assimilati a strutture più impattanti come le verande (che non sono opere di edilizia libera).
Per orientarsi si potrebbe fare un ragionamento ‘per esclusione’, ovvero accertarsi che tale struttura non abbia le caratteristiche di un’altra tipologia edilizia definita nelle 42 definizioni. Per esempio tale elenco definisce ‘Veranda’ un “locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”.
Se un gazebo ha caratteristiche simili ad una veranda bisogna accertarsi, prima di installarlo (consultando un tecnico, anche del Comune di appartenenza) che la struttura ricada realmente tra le opere di edilizia libera oppure richieda titoli abilitativi simili a quelli necessari per installare una veranda.
Gazebo da giardino
Tra i gazebo con lamelle orientabili c’è CALMA di UNOSIDER una struttura con traversini e fasce in PVC che può essere installato anche senza ancoraggio al suolo grazie a un sistema di zavorre cave con l’unico requisito di una superficie piana d’appoggio.Tra i gazebo in legno c’è MAREA di ALCE con profili lamellari sagomati, profili massello, tubi in acciaio inox satinato, faretti LED incassati nei pannelli laterali e telo di copertura.
Un esempio di struttura in metallo è OMBRINA di RODA, un parasole autoportante, dalla struttura in sottile tubolare di metallo color smoke, la cui copertura è realizzata con cinghie in poliestere color grey, perfette per l’utilizzo in esterno. Il parasole è completo di ruote per spostarlo all’occorrenza.
Tra i gazebo con copertura scorrevole c’è HOPPER | Gazebo di Extremis che può comodamente ospitare quattro, sei, otto o persino dieci persone attorno ad una lunga combinazione panca-tavolo. Questo parasole è anche estremamente facile da aprire e chiudere in pochi secondi, occupa uno spazio minimo e a causa del suo telo piatto deve essere chiusa solamente in caso di vento forte.
Tra i parasole in tela bianca c’è PAVILION di Paola Lenti una struttura ombreggiante componibile con “tetto” esagonale e pannelli laterali di supporto.
GAZEBO DA GIARDINO >> VEDI TUTTI
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