Edilizia scolastica, piano triennale da 1,7 miliardi
Le risorse derivano dalla legge di Stabilità per il 2016 (Legge 208/2015), che ha rifinanziato il programma nazionale in materia di edilizia scolastica.Serviranno a garantire i mutui stipulati dagli Enti locali con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per la realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di edifici scolastici pubblici, costruzione di nuove scuole e palestre e interventi di miglioramento delle palestre scolastiche esistenti.
Edilizia scolastica, i programmi regionali
Le Regioni trasmettono al Miur i piani regionali triennali di edilizia scolastica entro il 2 agosto 2018 (120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta).Nella definizione delle priorità da proporre al Miur, le Regioni devono seguire il seguente ordine:
- interventi di adeguamento sismico, o di nuova costruzione per sostituzione degli edifici esistenti nel caso in cui l'adeguamento sismico non sia conveniente, ovvero di miglioramento sismico nel caso in cui l'edificio non sia adeguabile per la presenza di un vincolo di interesse culturale;
- interventi finalizzati all'ottenimento del certificato di agibilità delle strutture;
- interventi finalizzati all'adeguamento dell'edificio scolastico alla normativa antincendio previa verifica statica e dinamica dell'edificio;
- ampliamenti e/o nuove costruzioni per soddisfare specifiche esigenze scolastiche;
- altri interventi a condizione che l'ente certifichi che la struttura sia adeguata alle normative vigenti e i relativi dati sono stati inseriti nell'anagrafe dell'edilizia scolastica.
Gli enti beneficiari sono individuati tenendo conto:
- della necessità di interventi relativi agli edifici scolastici di secondo grado in base al numero degli studenti;
- del livello di progettazione;
- del completamento dei lavori già iniziati e non completati per mancanza di finanziamento misurato attraverso il rapporto fra il costo dell'intervento di completamento e il costo degli interventi già sostenuti;
- della maggiore popolazione scolastica beneficiaria dell'intervento;
- della valutazione della sostenibilità del progetto;
- della dismissione di edifici scolastici per la riorganizzazione del servizio.
Edilizia scolastica, piano triennale unico
Nella ripartizione delle risorse su base regionale il Miur tiene conto dei dati contenuti nell'anagrafe regionale dell'edilizia:- edifici scolastici presenti nella regione;
- livello di rischio sismico;
- popolazione scolastica;
- affollamento delle strutture scolastiche.
Il Miur deve elaborare un’unica programmazione triennale entro il 1° ottobre (60 giorni dall'avvenuta trasmissione dei piani da parte delle Regioni).
Interventi esclusi dai finanziamenti
Non sono ammessi ai finanziamenti:- gli interventi sugli edifici nelle zone 1 e 2 di elevato rischio sismico, per i quali l'ente non si sia impegnato ad effettuare la verifica di vulnerabilità sismica;
- gli interventi che prevedano esclusivamente la sistemazione a verde e l'arredo urbano delle aree di pertinenza.