Puglia, sarà più semplice costruire case mobili, tende e lodge tents per turisti
NORMATIVA
Puglia, sarà più semplice costruire case mobili, tende e lodge tents per turisti
Le strutture ricettive leggere saranno considerate attività edilizia libera, realizzabili senza titolo abilitativo
06/04/2018 - Per ottenere la classificazione di una struttura alberghiera basterà presentare una semplice dichiarazione al Comune di competenza territoriale, evitando inutili lungaggini burocratiche.
Accadrà in Puglia, grazie alla legge regionale approvata nei giorni scorsi dal Consiglio, in materia di semplificazione amministrativa e di rafforzamento della capacità competitività delle imprese turistiche. Il nuovo testo modifica e integra la legge regionale 11/1999 che disciplina l’attività delle strutture ricettive.
La Legge - spiega la Regione in una nota - prevede di conservare in capo alla Regione le funzioni di indirizzo e coordinamento per ciò che attiene alla classificazione alberghiera e risponde alle tante istanze pervenute dalle strutture turistiche all’aria aperta, come i villaggi turistici e i campeggi, che oggi sono chiamate a rispondere alle nuove esigenze di tanti turisti nazionali e internazionali che vogliono un’alternativa sostenibile alla vacanza tradizionale.
La nuova legge modifica la norma relativa ai campeggi e consente, in misura non superiore ad un ulteriore 40%, la realizzazione di allestimenti mobili quali caravan, case mobili, tende e lodge tents per ospitare turisti sprovvisti di mezzi di pernottamento. Tali interventi non necessiteranno di titoli abilitativi e saranno soggetti ad attività edilizia libera a condizione che siano realizzati in strutture ricettive all’aperto, che gli allacciamenti siano rimovibili, che case e caravan non sia collegati in maniera permanente al terreno e che tende e lodge tents siano smontabili.
“Abbiamo raccolto le istante di rinnovamento del territorio - ha detto l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale Loredana Capone - snellendo i gravosi adempimenti amministrativi a loro carico e cercando di favorire sempre più il sistema turistico che oggi, di fatto, rappresenta uno dei principali volani di sviluppo dell’economia regionale”.
“Il territorio pugliese - ha aggiunto l’assessore - si contraddistingue per una grande varietà di paesaggi. Questi paesaggi oggi accolgono numerose strutture ricettive all’aria aperta che rappresentano una valida alternativa al pernottamento tradizionale. Una vacanza, cioè, a diretto contatto con l’ambiente”.
“Con questa legge, allora, abbiamo voluto supportare anche quegli operatori turistici che vogliono adeguare le proprie aziende a queste nuove esigenze del mercato fornendo servizi ulteriori e capaci di soddisfare tutte le esigenze di tutte le generazioni. Diversificare l’offerta turistica nel nostro territorio, infatti, significa disporre di strutture e servizi adatti ai diversi ti di esperienza richiesta”.
“Ed è nostro obiettivo specifico aumentare il numero dei turisti ma anche aiutare gli operatori e le città a migliorare la qualità dell’accoglienza. Ovviamente rispondendo sempre all’esigenza di rispettare le regole urbanistiche, il PPTR e le norme ambientali. Ecco perché questa legge se da un lato interviene con un’importante attività manutenzione normativa, per semplificare le regole e rendere più trasmettenti le attività di semplificazione, dall’altro mette le imprese turistiche, anche quelle che si occupano di turismo all’aria aperta, nelle condizioni di essere più competitive”.
Accadrà in Puglia, grazie alla legge regionale approvata nei giorni scorsi dal Consiglio, in materia di semplificazione amministrativa e di rafforzamento della capacità competitività delle imprese turistiche. Il nuovo testo modifica e integra la legge regionale 11/1999 che disciplina l’attività delle strutture ricettive.
La Legge - spiega la Regione in una nota - prevede di conservare in capo alla Regione le funzioni di indirizzo e coordinamento per ciò che attiene alla classificazione alberghiera e risponde alle tante istanze pervenute dalle strutture turistiche all’aria aperta, come i villaggi turistici e i campeggi, che oggi sono chiamate a rispondere alle nuove esigenze di tanti turisti nazionali e internazionali che vogliono un’alternativa sostenibile alla vacanza tradizionale.
La nuova legge modifica la norma relativa ai campeggi e consente, in misura non superiore ad un ulteriore 40%, la realizzazione di allestimenti mobili quali caravan, case mobili, tende e lodge tents per ospitare turisti sprovvisti di mezzi di pernottamento. Tali interventi non necessiteranno di titoli abilitativi e saranno soggetti ad attività edilizia libera a condizione che siano realizzati in strutture ricettive all’aperto, che gli allacciamenti siano rimovibili, che case e caravan non sia collegati in maniera permanente al terreno e che tende e lodge tents siano smontabili.
“Abbiamo raccolto le istante di rinnovamento del territorio - ha detto l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale Loredana Capone - snellendo i gravosi adempimenti amministrativi a loro carico e cercando di favorire sempre più il sistema turistico che oggi, di fatto, rappresenta uno dei principali volani di sviluppo dell’economia regionale”.
“Il territorio pugliese - ha aggiunto l’assessore - si contraddistingue per una grande varietà di paesaggi. Questi paesaggi oggi accolgono numerose strutture ricettive all’aria aperta che rappresentano una valida alternativa al pernottamento tradizionale. Una vacanza, cioè, a diretto contatto con l’ambiente”.
“Con questa legge, allora, abbiamo voluto supportare anche quegli operatori turistici che vogliono adeguare le proprie aziende a queste nuove esigenze del mercato fornendo servizi ulteriori e capaci di soddisfare tutte le esigenze di tutte le generazioni. Diversificare l’offerta turistica nel nostro territorio, infatti, significa disporre di strutture e servizi adatti ai diversi ti di esperienza richiesta”.
“Ed è nostro obiettivo specifico aumentare il numero dei turisti ma anche aiutare gli operatori e le città a migliorare la qualità dell’accoglienza. Ovviamente rispondendo sempre all’esigenza di rispettare le regole urbanistiche, il PPTR e le norme ambientali. Ecco perché questa legge se da un lato interviene con un’importante attività manutenzione normativa, per semplificare le regole e rendere più trasmettenti le attività di semplificazione, dall’altro mette le imprese turistiche, anche quelle che si occupano di turismo all’aria aperta, nelle condizioni di essere più competitive”.