Valle d’Aosta, novità per permesso di costruire, inizio e fine lavori, Piano Casa
URBANISTICA
Valle d’Aosta, novità per permesso di costruire, inizio e fine lavori, Piano Casa
Via libera del Consiglio regionale alle nuove norme in materia urbanistica e pianificazione territoriale
17/04/2018 - Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato il disegno di legge che contiene disposizioni in materia urbanistica e pianificazione territoriale.
Le finalità del provvedimento sono state illustrate da Luca Bianchi (UV), Presidente della terza Commissione ‘Assetto del territorio’ e relatore dell’iniziativa legislativa:
- semplificare l’iter delle varianti ai piani regolatori comunali e migliorare l’integrazione della procedura con il processo di valutazione ambientale strategica (VAS);
- promuovere la revisione del procedimento per l’ottenimento del permesso di costruire, principalmente allo scopo di tener conto delle recenti riforme statali riguardanti il procedimento amministrativo e in particolare l’istituto della conferenza di servizi (riforme Madia);
- precisare meglio i termini di inizio e fine lavori;
- riordinare la disciplina relativa ai centri storici;
- favorire ulteriormente la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente differenziando i requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione concernenti gli edifici realizzati antecedentemente all’entrata in vigore del DM 5 luglio 1975;
- consentire l’accesso ai benefici volumetrici previsti nell’ambito della normativa del cosiddetto ‘Piano Casa’ (Lr 24/2009) ad un maggior numero di edifici;
- precisare l’ambito di competenza del parere vincolante di razionalità per i progetti di edifici rurali e a destinazione agrituristica;
- individuare le destinazioni d’uso relative alle attività direzionali e espositive;
- precisare i vincoli cui sono soggetti i territori classificati come aree naturali protette.
“Dopo le disposizioni in materia di agibilità, in una logica di semplificazione amministrativa - ha detto l’Assessore alle opere pubbliche ed edilizia residenziale, Mauro Baccega -, oggi questo disegno di legge rappresenta un’ampia riforma in materia urbanistica”. Secondo l’Assessore, la mission di sburocratizzazione delle procedure ha fatto importanti passi avanti.
Le finalità del provvedimento sono state illustrate da Luca Bianchi (UV), Presidente della terza Commissione ‘Assetto del territorio’ e relatore dell’iniziativa legislativa:
- semplificare l’iter delle varianti ai piani regolatori comunali e migliorare l’integrazione della procedura con il processo di valutazione ambientale strategica (VAS);
- promuovere la revisione del procedimento per l’ottenimento del permesso di costruire, principalmente allo scopo di tener conto delle recenti riforme statali riguardanti il procedimento amministrativo e in particolare l’istituto della conferenza di servizi (riforme Madia);
- precisare meglio i termini di inizio e fine lavori;
- riordinare la disciplina relativa ai centri storici;
- favorire ulteriormente la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente differenziando i requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione concernenti gli edifici realizzati antecedentemente all’entrata in vigore del DM 5 luglio 1975;
- consentire l’accesso ai benefici volumetrici previsti nell’ambito della normativa del cosiddetto ‘Piano Casa’ (Lr 24/2009) ad un maggior numero di edifici;
- precisare l’ambito di competenza del parere vincolante di razionalità per i progetti di edifici rurali e a destinazione agrituristica;
- individuare le destinazioni d’uso relative alle attività direzionali e espositive;
- precisare i vincoli cui sono soggetti i territori classificati come aree naturali protette.
“Dopo le disposizioni in materia di agibilità, in una logica di semplificazione amministrativa - ha detto l’Assessore alle opere pubbliche ed edilizia residenziale, Mauro Baccega -, oggi questo disegno di legge rappresenta un’ampia riforma in materia urbanistica”. Secondo l’Assessore, la mission di sburocratizzazione delle procedure ha fatto importanti passi avanti.