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Ruggine, CAMP spiega cause, conseguenze e rimedi
di CAMP

Ruggine, CAMP spiega cause, conseguenze e rimedi

La linea Rust Block® comprende le soluzioni più efficaci per soddisfare qualsiasi esigenza

Ruggine, CAMP spiega cause, conseguenze e rimedi
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14/06/2018 - L’esposizione prolungata all’umidità e agli agenti atmosferici provoca l’innesco di fenomeni di corrosione di manufatti ferrosi o leghe contenenti ferro, come l’acciaio. La corrosione del ferro consiste in una complessa reazione elettrochimica, catalizzata dall’acqua e accelerata da acidi e sali, nella quale il ferro si combina con l’ossigeno a formare ossidi di ferro, tra cui l’ossido ferrico Fe2O3 bruno-rossiccio, comunemente noto come ruggine.

Lo strato di ruggine è permeabile all’aria e all’acqua, quindi, se non si interviene tempestivamente, il metallo sottostante lo strato di ruggine continua a corrodersi, fino a consumarsi completamente. Infatti, la natura chimica dello strato di ruggine è tale da essere debolmente legata al metallo da cui si genera e, sgretolandosi facilmente, lascia esposta la parte sottostante di metallo ad ulteriore processo di corrosione.

Tra le cause che accelerano il processo di corrosione, sono contemplate la presenza di sali e ioni cloruro, come nel caso in cui il metallo è esposto agli aerosol marini, o la presenza di piogge acide, come nel caso in cui il metallo è esposto in zone industriali o urbane caratterizzate da un elevato grado di inquinamento atmosferico dovuto da ossidi di carbonio e di zolfo. Relativamente a quest’ultimo caso, si osserva la formazione di idrossidi di ferro che, rispetto agli ossidi di ferro, si distaccano molto più facilmente dalla superficie da cui si generano, esponendo più rapidamente il metallo sottostante a ulteriore corrosione.

La formazione di ruggine può provocare seri danni economici e mettere a rischio la sicurezza di cose e persone. Difatti, l’ossidazione del ferro, se da una parte provoca l’indebolimento strutturale del metallo stesso, dall’altra provoca un significativo aumento di volume del manufatto metallico, laddove questo fenomeno di espansione genera enormi forze e pressioni che possono portare alla rottura di strutture, quali cementi armati.

Attualmente, sono conosciuti alcuni procedimenti che permettono di prevenire la formazione della ruggine su manufatti ferrosi, quali zincatura, verniciatura, tecniche di protezione catodica o utilizzo di leghe inossidabili.

Contrariamente, laddove la ruggine si è già formata, gli unici interventi possibili sono la sabbiatura, il carteggio o l’applicazione di convertitori di ruggine. La tecnica di sabbiatura, oltre che non essere di facile esecuzione nella maggior parte dei casi, implica l’asportazione meccanica di una significativa quantità di materiale dal manufatto ferroso, dal momento che lo scopo di tale tecnica è di far emergere a vista il metallo vivo.

Il carteggio, d’altronde, rappresenta una tecnica laboriosa, prevede l’asportazione, generalmente parziale, di ruggine. Ciò implica il dover sovra verniciare il manufatto su una base parzialmente rugginosa, che causerebbe problemi di attecchimento della vernice ed, alla lunga, al suo distacco.

L’utilizzo dei convertitori di ruggine consente, invece, di convertire la ruggine in uno strato compatto e tenacemente ancorato al metallo, che allo stesso tempo funge da ottimo promotore di adesione per la successiva operazione di verniciatura.

La linea Rust Block® di CAMP comprende le soluzioni più efficaci per soddisfare qualsiasi esigenza operativa. Allo scopo di orientare i nostri clienti verso la scelta del prodotto Rust Block® più idoneo alla applicazione desiderata, si riporta di seguito una tabella che funge da specchietto guida per una rapida consultazione. Per un più dettagliato approfondimento, si rimanda alla consultazione delle schede tecniche di ciascun prodotto.


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