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Ciclovie turistiche, si apre la fase operativa del piano da 361,8 milioni di euro
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Ciclovie turistiche, si apre la fase operativa del piano da 361,8 milioni di euro
Via libera della Conferenza Unificata alla tranche da 161,8 milioni di euro relativa alle annualità 2016-2019
18/07/2018 - Nella seduta del 12 luglio scorso, la Conferenza Unificata ha sancito l’intesa sul decreto per la “Progettazione e realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche” del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (MIT).
Con questo provvedimento si apre la fase operativa per la nascita di “un’infrastruttura che - scrive il MIT in una nota - promuove la mobilità ‘dolce’ e crea una ulteriore attrattiva legata alle due ruote a pedali e al turismo sostenibile”.
Ricordiamo che il sistema nazionale delle ciclovie turistiche è stato istituito dalla Legge di Stabilità 2016. Al piano sono stati destinati 361,8 milioni di euro per il periodo 2016-2024, così articolati: 4,78 milioni di euro nel 2016; 50 milioni di euro nel 2017; 67 milioni di euro nel 2018; 40 milioni di euro nel 2019; 40 milioni di euro per ciascuna annualità dal 2020 al 2024.
In particolare, il decreto ripartisce 161,8 milioni di euro relativi alle annualità dal 2016 al 2019 per i progetti di fattibilità tecnica ed economica e per le successive fasi di progettazione delle 10 ciclovie turistiche previste dal sistema nazionale:
1. Venezia-Torino (Ven-To);
2. del Sole;
3. dell’Acquedotto Pugliese;
4. Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma;
5. della Sardegna;
6. della Magna Grecia;
7. del Garda;
8. Adriatica;
9. Tirrenica;
10. Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (TriLiVe).
Il decreto contiene lo schema di accordo di programma che le Regioni capofila di ciascun progetto dovranno sottoscrivere entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso, aggiornando eventualmente il protocollo già siglato.
In allegato al decreto ci sono anche i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici di progettazione per la realizzazione del sistema nazionale delle ciclovie turistiche: le Regioni capofila dovranno seguirli per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica della Ciclovia entro il 31 dicembre 2019.
Con successivi decreti saranno ripartiti i 200 milioni di euro relativi alle annualità dal 2020 al 2024.
“Si tratta di un importante investimento per il destino economico di tante aree del Paese: finalmente si punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante, sulla mobilità sostenibile e in particolare la ciclabilità e su una forma di fruizione turistica del territorio che porterà certamente posti di lavoro e opportunità economiche per i territori attraversati dalle ciclovie. Un progetto trasversale, condiviso e sostenuto da diverse forze politiche, e finalmente attuato” - aggiunge il MIT.
Nel maggio 2017 le suddette quattro ciclovie hanno ottenuto 4,77 milioni di euro per i progetti di fattibilità tecnica ed economica, ovvero le risorse relative all’annualità 2016. Per la ripartizione di queste risorse, il MIT attende l’invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità. “Invio che si auspica avvenga quanto prima, così da rendere il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche una realtà” - afferma il MIT.
Ad agosto del 2017 sono stati firmati i Protocolli d’intesa delle ciclovie della Sardegna, della Magna Grecia e del Garda. Le procedure per la Ciclovia Adriatica, la Ciclovia Tirrenica e la TriLiVe sono in corso di definizione.
Con questo provvedimento si apre la fase operativa per la nascita di “un’infrastruttura che - scrive il MIT in una nota - promuove la mobilità ‘dolce’ e crea una ulteriore attrattiva legata alle due ruote a pedali e al turismo sostenibile”.
Ricordiamo che il sistema nazionale delle ciclovie turistiche è stato istituito dalla Legge di Stabilità 2016. Al piano sono stati destinati 361,8 milioni di euro per il periodo 2016-2024, così articolati: 4,78 milioni di euro nel 2016; 50 milioni di euro nel 2017; 67 milioni di euro nel 2018; 40 milioni di euro nel 2019; 40 milioni di euro per ciascuna annualità dal 2020 al 2024.
Ciclovie turistiche, 161,8 milioni di euro per il 2016-2019
Il decreto appena approvato dalla Conferenza Unificata, predisposto dal ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, di concerto con il Ministro dei beni e attività culturali, Alberto Bonisoli, individua i criteri di ripartizione delle risorse stanziate nel 2015 e nel 2016, disciplinando la progettazione e realizzazione delle opere, e costituisce un tavolo permanente di monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi.In particolare, il decreto ripartisce 161,8 milioni di euro relativi alle annualità dal 2016 al 2019 per i progetti di fattibilità tecnica ed economica e per le successive fasi di progettazione delle 10 ciclovie turistiche previste dal sistema nazionale:
1. Venezia-Torino (Ven-To);
2. del Sole;
3. dell’Acquedotto Pugliese;
4. Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma;
5. della Sardegna;
6. della Magna Grecia;
7. del Garda;
8. Adriatica;
9. Tirrenica;
10. Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (TriLiVe).
Il decreto contiene lo schema di accordo di programma che le Regioni capofila di ciascun progetto dovranno sottoscrivere entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso, aggiornando eventualmente il protocollo già siglato.
In allegato al decreto ci sono anche i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici di progettazione per la realizzazione del sistema nazionale delle ciclovie turistiche: le Regioni capofila dovranno seguirli per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica della Ciclovia entro il 31 dicembre 2019.
Con successivi decreti saranno ripartiti i 200 milioni di euro relativi alle annualità dal 2020 al 2024.
Ciclovie turistiche, MIT: ‘opere in simbiosi con il territorio’
Il sistema delle ciclovie turistiche - spiega il Ministero delle Infrastrutture - è “una realtà fatta di centinaia di chilometri di percorsi ciclabili: dal Grab di Roma, il Grande raccordo ciclabile, alle Ciclovie del Sole e del Vento (Verona-Firenze e Venezia-Torino); dalla ciclovia dell’Acquedotto pugliese a quelle del Garda, della Sardegna e della Magna Grecia; e poi la ciclovia Tirrenica, la ciclovia Adriatica e la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia”.“Si tratta di un importante investimento per il destino economico di tante aree del Paese: finalmente si punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante, sulla mobilità sostenibile e in particolare la ciclabilità e su una forma di fruizione turistica del territorio che porterà certamente posti di lavoro e opportunità economiche per i territori attraversati dalle ciclovie. Un progetto trasversale, condiviso e sostenuto da diverse forze politiche, e finalmente attuato” - aggiunge il MIT.
Ciclovie turistiche, a che punto siamo
Nel luglio 2016 sono stati firmati i Protocolli d’intesa, relativi alla progettazione e realizzazione delle prime tre ciclovie: Ven-To, del Sole e dell’Acquedotto Pugliese. A settembre 2016 è stata avviato l’iter del Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma.Nel maggio 2017 le suddette quattro ciclovie hanno ottenuto 4,77 milioni di euro per i progetti di fattibilità tecnica ed economica, ovvero le risorse relative all’annualità 2016. Per la ripartizione di queste risorse, il MIT attende l’invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità. “Invio che si auspica avvenga quanto prima, così da rendere il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche una realtà” - afferma il MIT.
Ad agosto del 2017 sono stati firmati i Protocolli d’intesa delle ciclovie della Sardegna, della Magna Grecia e del Garda. Le procedure per la Ciclovia Adriatica, la Ciclovia Tirrenica e la TriLiVe sono in corso di definizione.