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Agibilità previo pagamento del progetto, che fine ha fatto la norma siciliana?

Agibilità previo pagamento del progetto, che fine ha fatto la norma siciliana?

Il presidente degli Architetti agrigentini chiede alla Regione di approvare l’emendamento fermo da un anno

Vedi Aggiornamento del 18/02/2019
Agibilità previo pagamento del progetto, che fine ha fatto la norma siciliana?
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 18/02/2019
30/08/2018 - La legge della Regione Calabria che prevede il rilascio dei titoli abilitativi solo a chi dimostri di aver pagato il progettista ha rimesso in moto le richieste da parte dei professionisti di nuovi strumenti giuridici per la tutela del proprio lavoro e del diritto ad essere pagati.

Esattamente un anno fa un emendamento approvato dalla Commissione Ambiente e Territorio della Regione Siciliana, prevedeva di vincolare il rilascio del certificato di agibilità di un immobile all’autocertificazione dell’avvenuto pagamento del progettista e del direttore dei lavori.

Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, dalle pagine dei quotidiani online siciliani, chiede ai deputati regionali di “attivarsi affinché l’Ars approvi l’emendamento valido sia per l’attenuazione dell’evasione fiscale sia per il pagamento dei professionisti per il rilascio dei titoli autorizzativi”.
 
“È trascorso quasi un anno - prosegue Cimino - durante il quale abbiamo richiesto con forza l’approvazione degli emendamenti all’Assemblea regionale siciliana. Alcune regioni italiane si sono portate avanti sulla certezza dei pagamenti ai nostri professionisti per il rilascio dei titoli autorizzativi mentre la Sicilia, anche questa volta, è rimasta indietro”.
 
“La presentazione di una istanza autorizzativa deve essere corredata dalla lettera di affidamento dell’incarico sottoscritta dal committente (oltre agli elaborati previsti dalla norma) e soprattutto, per ottenere l’autorizzazione, occorre presentare un documento che attesti il pagamento delle spettanze da parte del committente. In mancanza di questo documento, l’iter amministrativo non può e non deve andare avanti”.
 
“In un momento di crisi del comparto dell’edilizia che, inevitabilmente, ha trascinato una crisi congiunturale del lavoro professionale, non possiamo aspettare tempi biblici su norme e leggi che possano tutelare il nostro lavoro. La qualità architettonica alla stregua di altre professioni deve esigere certezze nei pagamenti” - conclude Cimino.
 
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