Daspo perpetuo e agente sotto copertura
Prendendo in prestito un termine appartenente al gergo calcistico, il ddl prevede, per chi viene condannato per corruzione, l’esclusione dagli appalti da un minimo di 5 fino a una interdizione a vita, non revocabile per almeno 12 anni neppure in caso di riabilitazione. Il Daspo colpirà anche chi sceglie il patteggiamento. Un’altra novità è l’infiltrato delle forze dell’ordine “perché pensi che faccia parte della combriccola - spiega Luigi Di Maio - mentre ti propongono la tangente, e invece è lì per arrestarti”. Il ddl prevede inoltre un intervento sui tempi dei tribunali e sulle norme sulle intercettazioni.Il disegno di legge prevede inoltre l’innalzamento delle pene per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione, con il minimo della pena che passa da uno a tre anni e il massimo da sei a otto anni di reclusione, l’introduzione di sconti di pena e di una speciale clausola di non punibilità per chi denuncia volontariamente e fornisce indicazioni utili per assicurare la prova del reato e individuare eventuali responsabili, la confisca dei beni anche nel caso di amnistia o prescrizione intervenuta in gradi successivi al primo. Il testo assorbe inoltre nella fattispecie del “traffico di influenze illecite” anche l’ipotesi di “millantato credito.
La seconda parte del testo reca infine nuove norme in materia di trasparenza e controllo dei partiti e movimenti politici, volte a rendere in ogni caso palese al pubblico e sempre tracciabile la provenienza di tutti i finanziamenti ai partiti politici e altresì alle associazioni e fondazioni politiche nonché ad analoghi comitati e organismi pluripersonali privati di qualsiasi natura e qualificazione.
Di Maio: ‘più risorse con la legge #Spazzacorrotti’
“C'è una manovra economica mascherata che si sta sottovalutando e che, invece, sarà molto importante - scrive Luigi Di Maio dalla sua pagina Facebook - si tratta della Legge #SpazzaCorrotti. Attraverso il Disegno di Legge che il ministro Bonafede porterà in Consiglio dei Ministri, avremo più risorse, più merito per contrastare la corruzione. E l'Italia sarà un Paese che avrà più fiducia per ricominciare a spendere e aumentare, così, la domanda interna.Contrastare la corruzione significherà togliere le mani di tanti politici e funzionari pubblici disonesti dalla marmellata. Una volta che si saranno macchiati di questi reati, verranno cacciati dalla Pubblica amministrazione. Ma, soprattutto, significherà recuperare risorse, perché questo è un Paese che perde decine di miliardi di euro all'anno in corruzione”.