Piano Casa, la Puglia pensa alla proroga al 2019
NORMATIVA
Piano Casa, la Puglia pensa alla proroga al 2019
Un sostegno al settore costruzioni in attesa del riordino della normativa regionale sulla rigenerazione del patrimonio edilizio

05/09/2018 - Il Piano casa della Puglia potrebbe essere prorogato. È stato presentato un disegno di legge regionale che estende al 31 dicembre 2019 i termini per la presentazione delle domande di ampliamento relative agli immobili realizzati entro il 1° agosto 2018.
La norma dovrebbe dare continuità alle misure che in questi anni hanno sostenuto il settore edile nell’attesa che sia riscritta tutta la normativa regionale in materia di rigenerazione urbana.
Oltre all’ultima proroga al 31 dicembre 2018, la LR 51/2017 ha esteso la possibilità di recupero di sottotetti, porticati e locali seminterrati o interrati agli edifici legittimamente realizzati al 30 giugno 2017. La norma ha reso possibile il recupero di locali seminterrati o interrati non solo ad uso commerciale, ma anche a usi strettamente connessi con le residenze, compresi gli esercizi di vicinato, i laboratori per arti e mestieri e per imprese artigiane dirette alla prestazione di servizi connessi alla cura della persona, alla manutenzione dei beni di consumo durevoli o degli edifici, alla produzione di beni di natura artistica, con l’esclusione delle attività rumorose, inquinanti o comunque moleste.
Secondo il consigliere regionale Fabiano Amati, “la legge sul Piano casa si occupa della dignità reale - non parolaia - del lavoro e agisce su almeno cinque versanti di rilievo produttivo: realizza e incentiva la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente; appaga necessità insediative senza consumo di suolo; recupera e risana immobili produttivi in abbandono; produce ricchezza al settore edilizio e delle professioni tecniche; contribuisce a preservare e creare occupazione in uno dei settori a più alta densità di posti di lavoro”. Amati ha annunciato che l’esame della legge regionale sarà sospeso solo se entro novembre si riuscirà ad approvare un provvedimento strutturale sul tema dell’edilizia. Nel frattempo, promette Amati, “proveremo anche a sistemare vari profili interpretativi che nel corso degli anni sono stati disattesi da interpretazioni amministrative a tutto concedere integrative della legge (pretaer legem), creando così disparità di trattamento”.
La norma dovrebbe dare continuità alle misure che in questi anni hanno sostenuto il settore edile nell’attesa che sia riscritta tutta la normativa regionale in materia di rigenerazione urbana.
Il Piano casa della Puglia
In Puglia il Piano casa consente ampliamenti volumetrici fino al 20% della volumetria esistente, comunque in misura non superiore a 300 metri cubi e demolizioni e ricostruzioni con un premio di cubatura fino al 35%, a condizione che gli interventi siano realizzati nel rispetto di precisi standard in materia di edilizia sostenibile.Oltre all’ultima proroga al 31 dicembre 2018, la LR 51/2017 ha esteso la possibilità di recupero di sottotetti, porticati e locali seminterrati o interrati agli edifici legittimamente realizzati al 30 giugno 2017. La norma ha reso possibile il recupero di locali seminterrati o interrati non solo ad uso commerciale, ma anche a usi strettamente connessi con le residenze, compresi gli esercizi di vicinato, i laboratori per arti e mestieri e per imprese artigiane dirette alla prestazione di servizi connessi alla cura della persona, alla manutenzione dei beni di consumo durevoli o degli edifici, alla produzione di beni di natura artistica, con l’esclusione delle attività rumorose, inquinanti o comunque moleste.
Piano Casa, ricadute positive sul settore edile
Il Presidente del Gruppo consiliare Noi a Sinistra per la Puglia, Enzo Colonna, in una nota ha scritto “si tratta di misure che in questi anni hanno prodotto ricadute positive in termini occupazionali ed economici sul territorio regionale, utili a sostenere l’attività delle imprese del settore edile, soprattutto di piccole dimensioni. In vista di un riordino di tutta la normativa regionale in materia, la proroga del cosiddetto Piano casa appare necessaria per dare continuità a politiche di sostegno, nella nostra regione, ad un importante comparto economico come quello dell’edilizia, nell’ottica di perseguire comunque politiche finalizzate a ridurre il consumo di suolo, dal momento che si sostiene la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente con interventi in grado di migliorare la qualità architettonica, la sostenibilità ambientale e l’efficienza sul piano dei consumi, in particolare energetici”.Secondo il consigliere regionale Fabiano Amati, “la legge sul Piano casa si occupa della dignità reale - non parolaia - del lavoro e agisce su almeno cinque versanti di rilievo produttivo: realizza e incentiva la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente; appaga necessità insediative senza consumo di suolo; recupera e risana immobili produttivi in abbandono; produce ricchezza al settore edilizio e delle professioni tecniche; contribuisce a preservare e creare occupazione in uno dei settori a più alta densità di posti di lavoro”. Amati ha annunciato che l’esame della legge regionale sarà sospeso solo se entro novembre si riuscirà ad approvare un provvedimento strutturale sul tema dell’edilizia. Nel frattempo, promette Amati, “proveremo anche a sistemare vari profili interpretativi che nel corso degli anni sono stati disattesi da interpretazioni amministrative a tutto concedere integrative della legge (pretaer legem), creando così disparità di trattamento”.