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‘Scuole innovative’, il Dl Emergenze non sblocca il programma

‘Scuole innovative’, il Dl Emergenze non sblocca il programma

Le altre misure del decreto: agenzia per la sicurezza delle infrastrutture, assunzioni (ridimensionate) per il Mit e ‘Strategia Italia’

Vedi Aggiornamento del 22/12/2020
‘Scuole innovative’, il Dl Emergenze non sblocca il programma
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 22/12/2020
02/10/2018 - Nessuna svolta per il programma ‘Scuole Innovative’ che prevede la realizzazione degli edifici scolastici del futuro individuati attraverso il concorso indetto dal Miur. È sparita, infatti, la norma prevista nelle prime bozze del Dl Emergenze che individuava un fondo da 27 milioni di euro per progettare i successivi livelli di dettaglio delle 50 scuole innovative vincitrici del Concorso del Miur. 
 

Dl Emergenze: nessuno sblocco per le ‘Scuole innovative’

Per sbloccare la situazione del programma e promuovere la progettazione delle scuole innovative, la bozza del provvedimento autorizzava la spesa 9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020 per coprire i costi di progettazione a carico degli enti locali. Il Decreto pubblicato, però, non contiene più questo provvedimento.
 
Ricordiamo brevemente la storia del programma ‘scuole innovative’: l’iniziativa che finanzia la realizzazione di nuovi edifici scolastici innovativi dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale ed antisismica, può contare su 350 milioni dell’Inail per l’acquisto in conto interessi dei nuovi edifici. Le Regioni si sono impegnate al pagamento ad Inail dei canoni di locazione delle scuole.
 
Per la progettazione delle scuole il Miur aveva indetto un concorso per 51 aree che ha visto la partecipazione di 1238 progettisti. La proclamazione ufficiale dei vincitori è avvenuta a gennaio 2018; i vincitori sono stati 50, perché per l'area del Comune di Catanzaro non ci sono stati vincitori.
 
Il programma, però, era in fase di stallo da quando l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha stabilito che ai vincitori del concorso di idee bandito dal Miur non potranno essere affidati i successivi livelli di progettazione.
 
Il bando del Miur prevedeva la possibilità che i Comuni interessati potessero affidare ai vincitori del concorso di idee lo sviluppo dei progetti ma poiché nel bando mancavano i requisiti professionali e tecnico-economici necessari per la progettazione delle opere, l’Anac ha stabilito che i Comuni  (che avranno a disposizione a titolo gratuito le idee premiate dal Miur) dovranno bandire delle nuove gare che indichino in modo chiaro i requisiti dei progettisti.
 
Senza le risorse del Dl Emergenze, però, sarà più lungo e complicato il percorso che gli enti locali dovranno intraprendere per affidare la progettazione dei successivi livelli di dettaglio dei progetti.
 

Edilizia scolastica: cosa è rimasto nel Dl Emergenze  

Sul fronte dell’edilizia scolastica è rimasta solo una norma per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
 
In particolare, il decreto stabilisce che le somme non spese in precedenti programmi già avviati potranno essere riutilizzate dagli enti locali. Tali risorse saranno “attribuite entro il 31 dicembre 2018 agli enti locali proprietari degli edifici adibiti ad uso scolastico, per essere destinate alla progettazione degli interventi di messa in sicurezza dei predetti edifici”.
 
Il provvedimento, però, rimanda ad un futuro decreto del Miur “le modalità e i criteri di attribuzione delle risorse”.
 

Dl emergenze: le misure per la sicurezza delle infrastrutture  

Al fine di rafforzare le misure di prevenzione e di garantire la piena sicurezza nella mobilità e nei trasporti, il decreto prevede l’istituzione, dal 1° gennaio 2019, di una Agenzia di vigilanza per la sicurezza delle strade e autostrade (ANSFISA). 
 
Tra i compiti dell’Agenzia: la vigilanza tecnica sull’esecuzione dei lavori, la predisposizione di un piano nazionale per l’adeguamento e lo sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali nazionali ai fini del miglioramento degli standard di sicurezza, attività di studio, ricerca e sperimentazione in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.
 
L'Agenzia sarà autorizzata all'assunzione a tempo indeterminato di 141 unità di personale e 15 dirigenti nel corso dell'anno 2019 e di 70 unità e 10 dirigenti nel corso dell'anno 2020.  In aggiunta, il decreto stabilisce 110 nuove assunzioni (nella prima bozza erano previste circa 135 unità) a tempo indeterminato, nel corso dell’anno 2019, presso il MIT. Le assunzioni riguarderanno soprattutto personale tecnico, come gli ingegneri.
 
Il decreto, inoltre, prevede la creazione di un archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (AINOP) per ponti, viadotti e cavalcavia stradali e ferroviari, strade, ferrovie, dighe e acquedotti e porti che conterrà, ad esempio, i dati tecnici, lo stato e il grado di efficienza dell’opera, le attività di manutenzione ordinaria e lo stato dei lavori per ogni opera pubblica.
 
Per garantire un costante monitoraggio dello stato e del grado di efficienza delle opere pubbliche, in particolare per i profili riguardanti la sicurezza, l’archivio potrà servirsi di sistemi di monitoraggio dinamico sia per le infrastrutture che per i beni culturali immobili. Si prevede, quindi, anche l’utilizzo delle più avanzate ed efficaci tecnologie, comprese quelle spaziali, per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati di interesse.
 
Il provvedimento, infine, istituisce una Cabina di regia, denominata ‘Strategia Italia’, che avrà il compito di: verificare lo stato di attuazione, anche per il tramite delle risultanze del monitoraggio delle opere pubbliche, di piani e programmi di investimento infrastrutturale. Inoltre, potrà predisporre piani ordinari o straordinari di interventi connessi a fattori di rischio per il territorio, quali dissesto idrogeologico, vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, situazioni di particolare degrado ambientale necessitanti attività di bonifica.
 

Ricostruzione post sisma per Ischia e Centro Italia

Sul fronte dell’emergenza ricostruzione per Ischia e il Centro Italia, il decreto contiene alcune disposizioni volte a disciplinare gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori colpiti dai terremoti.
 
Ad esempio, per Ischia vengono stabiliti i criteri e modalità generali per la concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione privata e le disposizioni per la riparazione e ricostruzione degli immobili danneggiati o distrutti. Per il Centro Italia vengono stabilite misure per l’accelerazione del processo di ricostruzione.
 
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