Fondo Investimenti, firmato il decreto per la ripartizione di 35,5 miliardi di euro
NORMATIVA
Fondo Investimenti, firmato il decreto per la ripartizione di 35,5 miliardi di euro
Risorse per infrastrutture, dissesto idrogeologico, antisismica, riqualificazione urbana. Confermato l’impianto della bozza Gentiloni
29/10/2018 - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato la bozza di dpcm, predisposta durante il Governo Gentiloni, per la ripartizione della quota 2018 del Fondo Investimenti. Lo schema di decreto infatti è identico, sono state solo riviste le cifre dato che il decreto per Genova ha drenato 585 milioni di euro dai 36,1 miliardi iniziali.
Le risorse sono state ripartite su dodici capitoli di spesa, ognuno dei quali verrà gestito da uno o più Ministeri.
Il capitolo Trasporti e viabilità conterà su 8801 milioni di euro, interamente gestiti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).
Al capitolo Mobilità sostenibile e sicurezza stradale sono stati assegnati 3478 milioni totali dal Mit e dal Ministero Ambiente.
Per le Infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento fognatura e depurazione sono disponibili 792,382 milioni: saranno gestiti dal Mit e dal Ministero dell’Agricoltura.
Alla ricerca sono stati destinati 1401 milioni di euro che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Agricoltura, Sviluppo Economico, Istruzione, Salute e anche dalla presidenza del Consiglio.
Per il capitolo Difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche saranno disponibili 1881 milioni, ripartiti tra Ministero dell’Ambiente e della Difesa.
Al capitolo Edilizia pubblica, compresa quella scolastica e sanitaria sono stati assegnati 5620 milioni di euro tra Ministeri della Difesa, della Giustizia, dell’Economia, dei Beni culturali, dell’Istruzione.
Per le Attività industriali ad alta tecnologia, e sostegno alle esportazioni, 6874 milioni saranno a disposizione dei Ministeri dello Sviluppo Economico, della Difesa e dell’Economia.
Alla Digitalizzazione delle amministrazioni statali andranno 1354 milioni di euro, ripartiti tra i Ministeri della Difesa, Giustizia, Interni, Esteri, Economia, Beni culturali, Sviluppo Economico e Istruzione.
Per la Prevenzione del rischio sismico, 1655 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, dell’Interno, dei Beni culturali e dell’Istruzione.
Le risorse per Investimenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, pari a 354 milioni, sono state ripartite tra Ministero dei Beni culturali, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Presidenza del Consiglio.
Al Potenziamento infrastrutture e mezzi per l’ordine pubblico andranno 3021 milioni di euro, che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Interno, Economia e Infrastrutture.
Infine, per l’Eliminazione delle barriere architettoniche, 294 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, Beni Culturali e Infrastrutture.
Il Fondo è stato rifinanziato con 36,1 miliardi di euro dalla Legge di Bilancio per il 2018 (comma 1072 della L.205/2017). A febbraio 2018 Paolo Gentiloni ha firmato il dpcm per la ripartizione delle risorse, ma l’iter è stato bloccato dalla dichiarazione di incostituzionalità della norma istitutiva del Fondo investimenti, poi risolta con il decreto Milleproroghe.
A rallentare ulteriormente l’iter c’è stato il cambio di Governo.
Il Fondo ha subìto una prima decurtazione di 585 milioni di euro, che sono stati destinati dal Decreto Emergenze (DL 109/2018 in corso di conversione in legge) ad una serie di misure per Genova, tra cui la ricostruzione del viadotto “Morandi”.
Restano quindi disponibili 35,5 miliardi di euro, che sono stati ripartiti rispettando l’impianto della bozza già firmata da Gentiloni.
Fondo Investimenti, ripartiti 35,5 miliardi di euro
Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 717 milioni di euro per il 2018, a 1420 milioni per il 2019, 2143 milioni per il 2020, 2150 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023, 2450 milioni per il 2024, 2470 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029, 2500 milioni per ciascuno degli anni dal 2030 al 2033.Le risorse sono state ripartite su dodici capitoli di spesa, ognuno dei quali verrà gestito da uno o più Ministeri.
Il capitolo Trasporti e viabilità conterà su 8801 milioni di euro, interamente gestiti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).
Al capitolo Mobilità sostenibile e sicurezza stradale sono stati assegnati 3478 milioni totali dal Mit e dal Ministero Ambiente.
Per le Infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento fognatura e depurazione sono disponibili 792,382 milioni: saranno gestiti dal Mit e dal Ministero dell’Agricoltura.
Alla ricerca sono stati destinati 1401 milioni di euro che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Agricoltura, Sviluppo Economico, Istruzione, Salute e anche dalla presidenza del Consiglio.
Per il capitolo Difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche saranno disponibili 1881 milioni, ripartiti tra Ministero dell’Ambiente e della Difesa.
Al capitolo Edilizia pubblica, compresa quella scolastica e sanitaria sono stati assegnati 5620 milioni di euro tra Ministeri della Difesa, della Giustizia, dell’Economia, dei Beni culturali, dell’Istruzione.
Per le Attività industriali ad alta tecnologia, e sostegno alle esportazioni, 6874 milioni saranno a disposizione dei Ministeri dello Sviluppo Economico, della Difesa e dell’Economia.
Alla Digitalizzazione delle amministrazioni statali andranno 1354 milioni di euro, ripartiti tra i Ministeri della Difesa, Giustizia, Interni, Esteri, Economia, Beni culturali, Sviluppo Economico e Istruzione.
Per la Prevenzione del rischio sismico, 1655 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, dell’Interno, dei Beni culturali e dell’Istruzione.
Le risorse per Investimenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, pari a 354 milioni, sono state ripartite tra Ministero dei Beni culturali, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Presidenza del Consiglio.
Al Potenziamento infrastrutture e mezzi per l’ordine pubblico andranno 3021 milioni di euro, che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Interno, Economia e Infrastrutture.
Infine, per l’Eliminazione delle barriere architettoniche, 294 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, Beni Culturali e Infrastrutture.
Il Fondo Investimenti 'Renzi - Gentiloni'
Ricordiamo che il Fondo Investimenti è stato istituito dalla Legge di Bilancio per il 2017 (comma 140 della L.232/2016) con una dotazione iniziale di 46 miliardi di euro. Le risorse sono state ripartite con il dpcm 21 luglio 2017 tra una serie di capitoli di spesa, tra cui trasporti, viabilità e mobilità sostenibile, infrastrutture, prevenzione dal rischio sismico, edilizia pubblica e scolastica, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche, riqualificazione delle periferie, rimozione delle barriere architettoniche, ricerca, attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni e informatizzazione dell'amministrazione giudiziaria.Il Fondo è stato rifinanziato con 36,1 miliardi di euro dalla Legge di Bilancio per il 2018 (comma 1072 della L.205/2017). A febbraio 2018 Paolo Gentiloni ha firmato il dpcm per la ripartizione delle risorse, ma l’iter è stato bloccato dalla dichiarazione di incostituzionalità della norma istitutiva del Fondo investimenti, poi risolta con il decreto Milleproroghe.
A rallentare ulteriormente l’iter c’è stato il cambio di Governo.
Il Fondo ha subìto una prima decurtazione di 585 milioni di euro, che sono stati destinati dal Decreto Emergenze (DL 109/2018 in corso di conversione in legge) ad una serie di misure per Genova, tra cui la ricostruzione del viadotto “Morandi”.
Restano quindi disponibili 35,5 miliardi di euro, che sono stati ripartiti rispettando l’impianto della bozza già firmata da Gentiloni.