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‘Resto al Sud’ anche per i professionisti e fino a 45 anni

‘Resto al Sud’ anche per i professionisti e fino a 45 anni

Disegno di legge di Bilancio 2019: Nuova Sabatini rifinanziata con 480 milioni di euro

Vedi Aggiornamento del 22/12/2020
Foto: racorn © 123RF
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 22/12/2020
30/10/2018 - Si amplia la portata della misura “Resto al Sud”. Il disegno di legge di Bilancio per il 2019 (bozza del 29 ottobre) prevede l’estensione delle agevolazioni ai professionisti e agli imprenditori fino a 45 anni.
 

Resto al Sud anche per i professionisti

Come annunciato dal Governo, potranno accedere alle agevolazioni della misura “Resto al Sud” anche i professionisti. La misura, introdotta  dalla legge “Mezzogiorno” e regolata dal  DM 174/2017finora ha incentivato solo i progetti imprenditoriali mentre i professionisti sono stati espressamente esclusi.
 

Resto al Sud, il limite di età sale a 45 anni

Il ddl di Bilancio 2019 prevede anche un’estensione in termini di età. Sia gli imprenditori sia i professionisti potranno usufruire della misura fino al quarantacinquesimo anno di età. Le agevolazioni fino ad ora hanno riguardato i progetti imprenditoriali presentati da giovani dai 18 ai 35 anni.
 

Resto al Sud, come funzionano le agevolazioni

Possono accedere alle agevolazioni i progetti presentati da giovani residenti nelle Regioni del Sud o che trasferiscono la residenza al Sud entro 60 giorni dalla presentazione della domanda (120 giorni se residenti all’estero). Ogni progetto imprenditoriale può ottenere fino a 50mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti costituiti in società o cooperative, l’importo del finanziamento è pari a 50 mila euro per ogni socio fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro. Il 35% consiste in un contributo a fondo perduto e il 65% in un prestito a tasso zero da rimborsare in otto anni.L’agevolazione è gestita da Invitalia, che valuta i progetti presentati dalle Regioni consentendo il monitoraggio della propria domanda in tempo reale.
 

Nuova Sabatini rifinanziata con 480 milioni di euro

La bozza del 29 ottobre della Legge di Bilancio per il 2019 prevede che la Nuova Sabatini sia rifinanziata con 480 milioni di euro, di cui 48 milioni per l’anno 2019, 96 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e 48 milioni per l’anno 2024. La versione precedente (del 23 ottobre) aveva invece previsto uno stanziamento di 396 milioni di euro.

La Nuova Sabatini facilita l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese sostenendo gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. Le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato e in un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico. Il contributo è maggiorato del 30% per i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti “Industria 4.0”.

Il 
finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare complessivo, deve essere: di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20mila euro e 2 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili. Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al: 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (Industria 4.0).
 

Valorizzazione di aree e immobili abbandonati

Il ddl di Bilancio 2019, oltre che sulle professioni, punta sull’agricoltura e la crescita demografica prevedendo la concessione di terreni a titolo gratuito, almeno per 20 anni, ai nuclei familiari con terzo figlio nato negli anni 2019, 2020, 2021 o alle cooperative agricole costituite da giovani imprenditori agricoli che riservano una quota societaria pari al 30% a questi nuclei familiari numerosi.
 
I nuclei familiari beneficiari della misura potranno inoltre ottenere un mutuo ventennale fino a 200mila euro a tasso zero per l’acquisto della prima casa in prossimità del terreno assegnato. Per questa iniziativa è stata prevista presso il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo l’istituzione di un Fondo rotativo con una dotazione finanziaria iniziale pari a 5 milioni di euro per l’anno 2019 e 15 milioni di euro per l’anno 2020.
 
Ricordiamo che l’attenzione alle aree e agli immobili abbandonati è iniziata già durante il passato Governo, che all’interno della misura “Resto al Sud” ha previsto agevolazioni per i progetti di valorizzazione avviata da giovani dai 18 ai 40 anni. I progetti al momento finanziabili possono riguardare anche le singole unità immobiliari, che devono essere destinate ad iniziative agricole, artigianali, commerciali e turistiche. Oltre alle attività turistico-ricettive, sono finanziabili anche i servizi turistici. I progetti possono prevedere cambi di destinazione d’uso e consumo di suolo non edificato, purchè conformi alle procedure di legge sugli strumenti urbanistici. 
 

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