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Obbligo di Pos, le sanzioni potrebbero essere definite dal decreto fiscale

Obbligo di Pos, le sanzioni potrebbero essere definite dal decreto fiscale

Allo studio le multe per chi non accetta bancomat e carte di credito. Governo al lavoro per la diffusione dei pagamenti elettronici

Vedi Aggiornamento del 30/12/2021
Foto: baranq ©123RF.com
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di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 30/12/2021
23/11/2018 - Il Governo è al lavoro per promuovere la diffusione e l'uso dei pagamenti elettronici su vasta scala, intervenendo sulla norma che ha introdotto l’obbligo di pos e inserendo le sanzioni per chi non si adegua. Il provvedimento potrebbe essere inserito come emendamento alla bozza di legge di conversione del DL 119/2018 (Decreto fiscale).
 
Questo quanto emerso dalla discussione in Commissione Finanze dopo la risposta del Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alessio Mattia Villarosa, all’interrogazione relativa allo stato di attuazione del sistema sanzionatorio per coloro che non accettano pagamenti elettronici.  
 

Obbligo di POS: come risolvere la questione ‘sanzioni’

In un’interrogazione al Ministro dell’economia, il deputato LeU Luca Pastorino ha chiesto quali iniziative il Governo intendesse prendere per superare la bocciatura del Consiglio di Stato relativa al Regolamento del MISE che ha previsto una multa di 30 euro per ogni pagamento elettronico rifiutato.
 
Il Consiglio di Stato, infatti, pur condividendo gli obiettivi della lotta al riciclaggio e all'evasione, aveva rilevato che le sanzioni amministrative possono essere introdotte solo mediante una legge e non tramite un regolamento.
 
Il Sottosegretario Villarosa, rispondendo all’interrogazione, ha indicato come soluzione quella di “intervenire direttamente sul testo normativo primario, in modo da superare ed integrare le carenze evidenziate” dal Consiglio di Stato “e promuovere la diffusione e l'uso dei pagamenti elettronici su vasta scala”.
 

Sanzioni con rifiuto del Pos, provvedimento nel Dl fiscale?

Il deputato Pastorino, soddisfatto della risposta, ha “auspicato l'approvazione in tempi brevi di un provvedimento ad hoc che intervenga sulla normativa primaria al fine di promuovere la diffusione e l'utilizzo su vasta scala dei pagamenti con moneta elettronica”.
 
Il deputato Massimo Unaro (PD) ha suggerito, vista la volontà comune di Governo e opposizioni di rendere quanto prima effettivo l'obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici (con sanzioni in caso di mancata accettazione), di presentare una “proposta emendativa al provvedimento in materia di semplificazione fiscale attualmente all'esame della Commissione Finanze”.
 

Sanzioni POS per professionisti: la storia

Ricordiamo che l’obbligo - per professionisti, esercenti, commercianti ed aziende - di dotarsi di POS per consentire ai propri clienti di pagare mediante moneta elettronica le prestazioni professionali che superino i 30 euro, è entrato in vigore il 30 giugno 2014, come previsto dal Decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012 convertito nella Legge 221/2012).
 
Dal gennaio 2016 i professionisti hanno l'obbligo di accettare pagamenti in moneta digitale, sia con bancomat che con carte di credito anche per i micropagamenti (importi inferiori a 30 euro). Fino al 2015, infatti, l’obbligo è stato applicato solo all’acquisto di prodotti o alla prestazione di servizi di importo superiore a 30 euro. 
 
Dal 16 gennaio 2018, secondo quanto disposto dal Decreto Lgs 281/2017 
che recepisce la Direttiva 2015/2366 sui servizi di pagamento nel mercato interno e le commissioni interbancarie, sono previste commissioni interbancarie ridotte sui pagamenti con POS. L’obiettivo è diffondere maggiormente i pagamenti con moneta elettronica anche per importi limitati.
 
Attualmente, però, chi non rispetta l'obbligo di accettare pagamenti digitali non incorre in alcuna sanzione.
 
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