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Rinnovabili, il Parlamento UE approva l'obiettivo del 32% per il 2030

Rinnovabili, il Parlamento UE approva l'obiettivo del 32% per il 2030

Gli Stati membri dovranno anche garantire il diritto di produrre energia per il proprio consumo, di immagazzinarla e di venderla

Vedi Aggiornamento del 20/09/2023
Foto: ANdreas Schindl ©123RF.com
Foto: ANdreas Schindl ©123RF.com
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 20/09/2023
19/11/2018 - Fissato l’obiettivo vincolante di energia rinnovabile al 32% per il 2030 con la possibilità di revisione al rialzo entro il 2023.
 
Il 13 novembre, infatti, il Parlamento Europeo ha confermato l'accordo provvisorio raggiunto a giugno per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Dopo l’approvazione formale dell’Accordo da parte del Consiglio le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale europea ed entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.
 

Efficienza energetica e rinnovabili: il piano per l’UE

La legislazione stabilisce che l'efficienza energetica nell'UE dovrebbe essere migliorata del 32,5% entro il 2030, mentre la quota di energia da fonti rinnovabili deve rappresentare almeno il 32% del consumo finale lordo dell'UE. Entrambi gli obiettivi saranno rivisti entro il 2023 e potranno solo essere innalzati, non abbassati.
 
Rendendo l'energia più efficiente, gli europei dovrebbero vedere ridotte le loro bollette. Inoltre, l'Europa ridurrà la sua dipendenza da fornitori esterni di petrolio e gas, migliorerà la qualità dell'aria locale e proteggerà il clima. Per la prima volta, gli Stati membri saranno tenuti a stabilire misure specifiche di efficienza energetica a beneficio delle persone colpite dalla povertà energetica.
 
In base alla legislazione, gli Stati membri devono, inoltre, garantire che i cittadini abbiano il diritto di produrre energia rinnovabile per il proprio consumo, di immagazzinarla e di vendere la produzione in eccesso.
 

Rinnovabili: la situazione italiana

L’Italia si sta muovendo in questa direzione con il Decreto FER che incentiva la produzione di energia rinnovabile.
 
Secondo quanto anticipato dal Ministero dello Sviluppo Economico, il decreto incentiverà tutta l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit, quindi non solo quella immessa in rete, ma anche l’energia destinata all’autoconsumo.
 
Gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh, erogato con le stesse modalità e tempistiche degli incentivi sull’energia elettrica. L’amianto dovrà essere rimosso e smaltito secondo le modalità indicate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Questo incentivo non potrà essere cumulato con altri bonus per la rimozione dell’amianto.
 
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