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Piano Casa Puglia verso la proroga al 31 dicembre 2019

Piano Casa Puglia verso la proroga al 31 dicembre 2019

Assessore Pisicchio: ‘sarà l’ultima’. Consentito l’ampliamento per usi strettamente connessi alla residenza, come studi professionali o laboratori

Vedi Aggiornamento del 12/11/2019
Piano Casa Puglia verso la proroga al 31 dicembre 2019
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 12/11/2019
05/11/2018 - La Commissione Ambiente e Territorio della Regione Puglia, nella seduta del 31 ottobre, ha approvato la proposta di legge che proroga al 31 dicembre 2019 la scadenza del Piano Casa.

Quella appena approvata “sarà l’ultima proroga al Piano Casa - ha detto l’Assessore alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio -. Abbiamo infatti in mente di strutturare meglio la legge anche grazie alla futura Legge sulla Bellezza, nella quale anche il Piano Casa troverà la sua collocazione. Questa proroga diventa quindi necessaria nelle more di una nuova definizione normativa”.
 

Piano Casa Puglia verso la proroga al 31 dicembre 2019

Nell’ottica di ampliare la platea dei cittadini interessati alle misure di sostegno all’attività edilizia, la norma concede un ulteriore anno di tempo per la presentazione delle istanze abilitative in materia edilizia per il conseguimento degli incrementi volumetrici. Di conseguenza, viene anche differito al 1° agosto 2018 il termine di esistenza dell’immobile su cui far valere i benefici.
 

Ampliamento per usi strettamente connessi con la residenza

Un’ulteriore modifica - a firma del consigliere Enzo Colonna - prevede la possibilità di ampliare, sempre nel limite del 20% della volumetria complessiva esistente e comunque per non oltre 300 metri cubi, gli edifici non residenziali anche di volumetria superiore a 1000 metri cubi, a condizione che la sola volumetria in ampliamento venga destinata a residenza e a usi strettamente connessi con la residenza (ad esempio, negozi di prima necessità, studi professionali, esercizi di vicinato, laboratori per arti e mestieri, locali per imprese artigiane dirette alla prestazione di servizi connessi alla cura della persona, alla manutenzione dei beni di consumo durevoli o degli edifici, o alla produzione di beni di natura artistica), lasciando dunque immutata l’attuale destinazione dell’edificio esistente.
 

Demolizione e ricostruzione anche con diversa planovolumetria

Per quanto riguarda invece gli interventi straordinari di demolizione e ricostruzione, viene introdotta una norma interpretativa secondo cui l’intervento edilizio di ricostruzione da effettuare a seguito della demolizione di uno o più edifici residenziali o non residenziali, può essere realizzato anche con una diversa sistemazione planovolumetrica o con diverse dislocazioni del volume consentito all’interno dell’area di pertinenza, secondo le disposizioni di legge.
  

Puglia, Piano Casa e profili altimetrici dei fabbricati

Inoltre, al fine di garantire un’adeguata conservazione ed uniformità dei profili altimetrici dei fabbricati sui forniti percettibili dalle strade e dagli spazi pubblici, per gli interventi di ricostruzione può essere utilizzato il maggiore valore delle altezze massime tra quelle previste per le aree contermini.
 

Amati: ‘misure che hanno prodotto ricadute positive’

“Vogliamo che la legge dei bonus edilizi che ha tenuto in piedi il settore negli ultimi anni, - spiega Fabiano Amati, primo firmatario della proposta di legge, sottoscritta dai consiglieri Pentassuglia, Mennea, Blasi, Colonna e Longo - sia valida anche per il 2019 e su immobili realizzati entro il 1° agosto 2018. Si tratta di misure che in questi anni hanno prodotto ricadute positive in termini occupazionali ed economici sul territorio regionale, utili a sostenere l’attività delle imprese del settore edile, soprattutto di piccole dimensioni”.
 
“Questa proposta prorogherebbe al 31 dicembre 2019 il termine entro cui è consentita la presentazione di istanze abilitative in materia edilizia per conseguire gli incrementi volumetrici consentiti dalla LR 14/2009. La disciplina prevede premi volumetrici pari al 20% e in misura non superiore a 300 metri cubi nel caso di ampliamento, o del 35% nel caso di demolizione e ricostruzione, a condizione che gli interventi siano realizzati nel rispetto di precisi standard in materia di edilizia sostenibile. La proposta di legge così come emendata oggi in V Commissione passa ora all’esame del Consiglio regionale”.
 

Colonna: ‘all’esame mia pdl per perequazione e compensazione urbanistica’

Quelle del Piano Casa sono “misure a sostegno soprattutto delle imprese di piccole dimensioni del comparto edilizio - commenta Colonna -, che non comportano ulteriore consumo di suolo, anzi rigenerano il patrimonio edilizio esistente, migliorano la sostenibilità ambientale, l’efficienza sul piano dei consumi (energia, acqua, gas ecc.) e, il più delle volte, anche la qualità architettonica del costruito”.
 
“È indubbio - aggiunge Colonna - che la materia esiga un intervento normativo organico e strutturale. A tal fine, ricordo, è all’esame della Commissione una mia proposta di legge (depositata quasi un anno fa) che punta a introdurre nell’ordinamento regionale strumenti finalizzati a coniugare la tutela del territorio e interventi antropici di riqualificazione e rigenerazione urbana - quali la perequazione e la compensazione urbanistica -. Un’iniziativa legislativa che ben può coordinarsi con il lavoro per una “Legge sulla Bellezza” che l’Assessore Pisicchio sta sviluppando da diversi mesi a questa parte”.
 
“In attesa, dunque, di una sistemazione organica della materia, la proroga del Piano Casa consente di continuare ad assicurare sostegno al settore dell’edilizia e risulta coerente con l’idea che tale supporto possa coniugarsi bene con la difesa di un bene comune e prezioso come il suolo. In questo modo si va incontro anche a numerosi cittadini che, per motivi congiunturali, sinora non sono stati nelle condizioni di attuare il proprio progetto di ampliamento edilizio” - conclude Colonna.
 
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