Fondo Investimenti per le Amministrazioni centrali: 43,6 miliardi fino al 2033
Per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese sarà istituito un Fondo da 43,6 miliardi di euro presso il Ministero dell'economia e delle finanze. Il Fondo avrà una dotazione di 740 milioni di euro per l'anno 2019, di 1.260 milioni di euro per l'anno 2020, di 1.600 milioni di euro per l'anno 2021, di 3.250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, di 3.300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 e di 3.400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2029 al 2033.Rispetto alle versioni iniziali, che avevano previsto una dotazione di 50,2 miliardi di euro, il Fondo perde 6,6 miliardi.
Una parte delle risorse del Fondo per gli investimenti delle Amministrazioni centrali sarà destinata alla realizzazione, allo sviluppo e alla sicurezza di sistemi di trasporto pubblico di massa su sede propria. 900 milioni saranno destinati al prolungamento della linea metropolitana 5 (M5) da Milano fino al comune di Monza.
Fondo Investimenti Enti territoriali, 35 miliardi fino al 2033
Per gli enti territoriali la legge prevede un Fondo da 35 miliardi di cui 2.780 milioni di euro per l'anno 2019, di 3.180,2 milioni di euro per l'anno 2020, di 1.255 milioni di euro per l'anno 2021, di 1.855 milioni di euro per l'anno 2022, di 2.225 milioni di euro per l'anno 2023, di 2.655 milioni di euro per l'anno 2024, di 2.755 milioni di euro per l'anno 2025, di 2.590 milioni di euro per l'anno 2026, di 2.445 milioni di euro per l'anno 2027, di 2.245 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, di 2.195 milioni di euro per l'anno 2032, di 2.150 milioni di euro per l'anno 2033. È inoltre previsto uno stanziamento di 1,5 miliardi a decorrere dal 2034.Rischio idrogeologico: 2,6 miliardi nel triennio 2019 - 2021
Saranno disponibili 2,6 miliardi di euro di cui 800 milioni per il 2019 e 900 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Le risorse finanzieranno gli investimenti strutturali e infrastrutturali urgenti finalizzati esclusivamente alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nonché all’aumento del livello di resilienza delle strutture e infrastrutture nelle aree in cui lo stato di emergenza è stato dichiarato o è cessato da non oltre sei mesi.Sicurezza strade e scuole nelle Province: 3,75 miliardi fino al 2033
Per le Province delle Regioni a Statuto ordinario è previsto uno stanziamento di 3 miliardi e 750 milioni di euro (250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033), a valere sul Fondo investimenti per gli enti territoriali, da destinare a piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole. Per assicurare l’elaborazione dei piani di sicurezza, le assunzioni di personale, consentite già dalla Legge di Bilancio 2018, dovranno riguardare figure ad alto contenuto tecnico-professionale: ingegneri, architetti, geometri, tecnici della sicurezza ed esperti in contrattualistica pubblica e codice degli appalti.Edilizia sanitaria: 4 miliardi fino al 2033
Il ddl di Bilancio 2019 stanzia 4 miliardi di euro per il programma pluriennale di ristrutturazione e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Le risorse saranno prelevate dal Fondo Investimenti per gli Enti territoriali, che sarà così ridotto di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025, di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2031, di 300 milioni di euro per l'anno 2032 e di 200 milioni di euro per l'anno 2033.Sicurezza edifici e territorio nelle Regioni: 3,2 miliardi fino al 2033
Circa 3,2 miliardi di euro saranno erogati alle Regioni a statuto ordinario nel periodo dal 2021 al 2033. Le risorse finanzieranno gli investimenti per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Le Regioni dovranno assegnare almeno il 70% delle risorse loro spettanti ai Comuni per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, la messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti, la messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dei comuni.Sicurezza edifici e territorio nei Comuni: 4,9 miliardi fino al 2033
Per favorire gli investimenti, la norma assegna ai Comuni contributi per 4,9 miliardi di euro da destinare alle opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. I Comuni potranno richiedere i contributi per opere inserite in uno strumento programmatorio. I contributi saranno graduati in base alla popolazione presente: massimo 1.000.000 di euro per i Comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti, 2.500.000 euro per i Comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti e 5.000.000 di euro per i Comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti.Sicurezza di edifici e strade, 400 milioni per il 2019
Per il 2019 saranno erogati, ai Comuni con popolazione fino a 20mila abitanti, 400 milioni di euro come contributo per gli investimenti di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio culturale. I contributi saranno assegnati entro il 10 gennaio 2019 e graduati in base alla popolazione: 40mila euro per i Comuni fino a 2000 abitanti, 50mila euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 2001 e 5000 abitanti, 70mila euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 5001 e 10.000 abitanti, 100mila euro ai Comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti. Per ottenere i contributi, gli investimenti proposti dovranno essere aggiuntivi rispetto a quelli indicati nei piani triennali.L’elenco dei Comuni ammessi al finanziamento sarà comunicato dal Ministero dell’Interno entro il 15 gennaio 2019. I beneficiari dovranno iniziare l'esecuzione dei lavori e degli interventi di manutenzione straordinaria entro il 15 maggio 2019. È previsto il monitoraggio delle procedure e per i Comuni che non rispetteranno le tempistiche indicate scatterà, entro il 15 giugno 2019, la revoca dei contributi assegnati.
Fondo Investimenti, 30 milioni in meno per il 2019
Per consentire gli investimenti aggiuntivi nei Comuni, la quota del Fondo Investimenti (istituito dal comma 140 della Legge di Bilancio per il 2017) destinata alla progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, tra cui la rete idrica e le opere di collettamento, fognatura e depurazione, sarà diminuita di 30 milioni di euro per il 2019.Scuole Belle, 100 milioni in più nel 2019
La quota 2019 da destinare al programma Scuole Belle, istituito con il DL 50/2017, passerà da 90 milioni a 190 milioni di euro.Investitalia, 25 milioni di euro annui
Il ddl di Bilancio per il 2019 istituisce una struttura di missione temporanea, denominata Investitalia, che opererà presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il coordinamento delle politiche del governo e l’indirizzo politico e amministrativo dei ministri in materia di investimenti pubblici e privati. Per il funzionamento della struttura di missione saranno spesi 25 milioni di euro annui a decorrere dal 2019.Sicurezza svincoli, 10 milioni fino al 2020
In sede di aggiornamento del contratto di programma ANAS 2016-2020, una quota delle risorse da contrattualizzare o che si rendano disponibili, nel limite di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, verrà destinata alla progettazione e alla realizzazione di interventi di adeguamento e messa in sicurezza degli svincoli delle tangenziali dei capoluoghi di provincia.Progettazione autostrade ciclabili, 2 milioni di euro per il 2019
Per il 2019 sarà istituito un Fondo da 2 milioni di euro che finanzierà la progettazione delle autostrade ciclabili. I dettagli saranno definiti con un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Sicurezza e digitalizzazione del patrimonio culturale: circa 5 milioni fino al 2020
Per proseguire l'attività di digitalizzazione del patrimonio culturale, la legge di Bilancio autorizza il Ministero per i beni e le attività culturali a spendere 4 milioni di euro per l'anno 2019.Con uno stanziamento di 1,2 milioni di euro (600mila euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020) saranno inoltre rafforzate attività di conservazione e alla realizzazione di progetti sperimentali di messa in sicurezza del patrimonio culturale colpito dal sisma del 2016 in Abruzzo, Marche e Umbria e nelle province di Frosinone, Latina e Rieti.
PREPAC, 145 milioni di euro dal 2019 al 2022
Dato che il programma di riqualificazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione centrale (PREPAC) ha riscosso molto successo e che con le risorse disponibili non si riuscirebbe a far fronte a tutte le proposte di efficientamento energetico, la legge di bilancio prevede un aumento delle risorse pari a 145 milioni di euro dal 2019 al 2022.Le risorse saranno così ripartite: 25 milioni di euro per l'anno 2019 e 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022.