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Fattura elettronica, i commercialisti fanno ricorso contro l’Agenzia delle Entrate

Fattura elettronica, i commercialisti fanno ricorso contro l’Agenzia delle Entrate

Chiesto il differimento fino a quando il sistema non sarà sanato dai vizi che mettono a rischio privacy e sistema economico

Vedi Aggiornamento del 26/04/2019
Foto: olegdudko©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 26/04/2019
18/12/2018 - Differire l’entrata in vigore della normativa sulla fatturazione elettronica, almeno fino a quando il sistema non sarà sanato da una serie di vizi che mettono in grave pericolo la tutela della privacy e la sicurezza del sistema economico. Questo, in sintesi, il contenuto del ricorso urgente presentato dall’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) contro l’Agenzia delle Entrate.
 
Il pomo della discordia è l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, prevista per il 1° gennaio 2019.
 

Fattura elettronica, il ricorso dei Commercialisti

Il ricorso “è una misura estrema - dichiara il Presidente dell'ANC, Marco Cuchel - alla quale siamo giunti alla fine di un estenuante percorso fatto di segnalazioni, istanze, richieste di incontro a tutte le istituzioni e le autorità coinvolte”.
 
Già dal 2017, spiega ANC, sono state evidenziate le storture, le anomalie e i rischi che il sistema comporta.
 
ANC nel mese di ottobre ha promosso un’azione presso il Garante per la Privacy e presso l’Autorità Garante per la concorrenza, segnalando il grave rischio che la normativa sulla fatturazione elettronica, consentendo la raccolta massiva di informazioni commerciali, possa mettere in pericolo la sicurezza di un intero sistema economico.
 
Alla segnalazione ha fatto seguito il provvedimento con cui il Garante per la privacy ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di rendere note le iniziative assunte per rendere il trattamento dei dati conforme alla normativa vigente. “Non sappiamo, ad oggi, se l’Agenzia abbia dato seguito e in quale modo al provvedimento del Garante” si legge nella nota diramata da ANC.
 
A novembre, continua ANC, c’è stata un’interrogazione parlamentare, alla quale il Sottosegretario al Ministero delle Finanze Villarosa non ha dato una risposta minimamente soddisfacente e sono state inoltrate tre distinte richieste urgenti di incontro al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e ai Vicepresidenti Luigi Di Maio e Matteo Salvini, richieste che sono rimaste inascoltate.
 
“È giunto quindi il momento di affidarsi alla Giustizia, affinché siano ripristinate le regole che il diritto impone. Sono trascorsi esattamente due anni dalla manifestazione pubblica che i commercialisti organizzarono a Roma per esprimere con forza il loro disagio e dare un segnale contro l’indifferenza e l’inerzia della politica” conclude ANC.
 

Fattura elettronica, professionisti e imprese contrari

La fatturazione elettronica non piace a professionisti, artigiani e imprese, che temono un aumento dei costi. Ricordiamo il duro confronto in Commissione Finanze della Camera tra il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, e il deputato di Forza Italia, Galeazzo Bignami, che ha incalzato i rappresentanti del Fisco con una serie di domande come “Avete mai emesso fattura?” Bignami ha affermato “L’Agenzia delle Entrate deve smettere di avere presunzione di colpevolezza su tutti perché è incapace di individuare chi veramente evade” e ha esortato ad una maggiore fiducia nelle imprese.

 

Fattura elettronica in partenza al 1° gennaio 2019

Gli operatori sono preoccupati perchè dal 1° gennaio 2019 la fatturazione elettronica tra privati diventerà obbligatoria in tutte le operazioni. L’obbligo, introdotto dalla legge di Bilancio per il 2018, è in vigore dal 1° luglio 2018 per le operazioni relative ai subappalti
 
Ci sarà un periodo transitorio per mitigare gli effetti dei nuovi obblighi. Fino al 30 giugno 2019 gli operatori potranno emettere le fatture in ritardo. Non saranno applicate sanzioni se l’emissione della fattura avverrà entro i termini (mensili o trimestrali) di liquidazione dell’Iva relativa all’operazione effettuata. Se non si rispetterà questo termine sarà invece applicata una sanzione che potrà essere ridotta al 20% quando l’emissione della fattura avvenga entro la liquidazione del mese o trimestre successivo. Dal 1° luglio 2019 gli operatori potranno emettere la fattura entro dieci giorni, a condizione che nella fattura stessa si indichi che ci si è avvalsi della possibilità di differimento e la data in cui è stata effettuata la cessione di beni o la prestazione di servizi ovvero la data in cui è stato corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo.
 
La fattura elettronica non è obbligatoria per i professionisti rientranti nel regime dei minimi o nel regime forfettari
 
L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli utenti una guida pratica che spiega cosa cambia dalla carta al formato elettronico, chi ricade nell’obbligo e chi è esonerato, quali sono i vantaggi, come funziona il Sistema di interscambio. Sul sito dell’Agenzia è inoltre presente un capitolo sui servizi per gli operatori: la procedura web, il software scaricabile su pc e l’app Fatturae, scaricabile dagli store Android o Apple, per emettere, inviare e conservare i documenti fiscali.
 
Tutte le informazioni sono sintetizzate in un video-tutorial, disponibile sul canale istituzionale YouTube dell’Agenzia delle Entrate. Un secondo video-tutorial spiega infine come ottenere il QR-Code e come utilizzarlo per emettere e ricevere in modo ancora più semplice le e-fatture. 
 
Nonostante gli strumenti messi a disposizione dal Fisco e la previsione di un periodo transitorio, gli operatori hanno chiesto una proroga, ma il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha risposto che è tutto pronto per consentire l’avvio della fatturazione elettronica nei tempi previsti.

Risposta che ha spinto i Commercialisti a presentare ricorso.
 
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