A prevederlo un decreto, firmato dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che stanzia complessivamente 35 milioni di euro per il pacchetto ‘Scuola digitale’.
Il decreto, inoltre, stanzia oltre 2 milioni di euro per le scuole delle aree a rischio, che saranno individuate in base a criteri oggettivi: alto tasso di dispersione scolastica, disagio negli apprendimenti, status socio-economico della famiglia di origine rilevato dall’INVALSI, tasso di deprivazione territoriale ISTAT.
Scuole innovative: 22 milioni di euro per la progettazione
A seguito della firma del decreto, il Miur ha pubblicato un bando da 22 milioni di euro destinato alle scuole statali di ogni ordine e grado per finanziare la progettazione e creazione di ambienti di apprendimento, con l’allestimento e la trasformazione di uno o più spazi interni alla scuola, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.Le scuole potranno presentare i progetti entro le ore 15.00 del 17 dicembre 2018, compilando l’apposita istanza on line. Ogni istituto potrà presentare un solo progetto.
Il contributo massimo attribuibile dal Miur a ciascuna istituzione scolastica per la realizzazione degli ambienti di apprendimento innovativi sarà pari 20.000,00 euro.
Ambienti scolastici innovativi: i requisiti dei progetti
Le proposte progettuali dovranno avere ad oggetto la realizzazione, l’allestimento e la trasformazione di uno o più spazi interni alla scuola; tali spazi fisici devono coprire una superficie disponibile e dedicata di almeno 50 mq.I nuovi ambienti dovranno avere: ottimi requisiti acustici, un’illuminazione naturale e artificiale corrette e confortevoli, colori e forme che stimolino l’apprendimento e tecnologie connesse a Internet.
Gli ambienti potranno articolarsi, ad esempio, in spazi di investigazione per ricercare dati e informazioni, osservare e sperimentare, spazi di creazione per progettare, disegnare e produrre propri lavori e spazi di presentazione, di condivisione e di interazione.
Gli ambienti e gli arredi dovranno essere flessibili e adattabili alle diverse esigenze e metodologie didattiche innovative, con banchi/tavoli componibili e configurabili in varie forme e sedie mobili, anche attrezzate con piani di lavoro, con altezze adatte alle diverse età degli studenti e posture funzionali.
Progettazione di ambienti innovativi: le spese ammissibili
Le spese che possono essere considerate ammissibili sono quelle relative a:- acquisti di beni, compresi gli arredi innovativi, e attrezzature digitali per gli ambienti di apprendimento (minimo 80% del contributo concesso);
- piccoli lavori edilizi funzionali alla realizzazione degli spazi fisici degli ambienti di apprendimento e spese per l’allestimento di dispositivi di sicurezza o per l’assicurazione sulle strumentazioni nel primo anno dalla fornitura: nella misura massima del 15% del contributo concesso;
- spese generali, tecniche e di progettazione: nella misura massima del 5% del contributo concesso.
Dopo la chiusura del bando, la Commissione giudicatrice del Miur valuterà le proposte progettuali sulla base di alcuni criteri come:
- qualità della proposta progettuale complessiva, in termini di chiarezza degli obiettivi, coerenza con le finalità del bando;
- ampiezza e rispondenza degli spazi dell’ambiente di apprendimento alle caratteristiche del bando;
- completezza e rispondenza delle attrezzature alle caratteristiche del bando;
- completezza e rispondenza degli arredi innovativi dell’ambiente di apprendimento alle caratteristiche del bando;
- coinvolgimento di soggetti pubblici e/o privati e significatività delle collaborazioni;
- presenza di eventuali quote di cofinanziamento per la realizzazione del progetto.
Piano Nazionale scuola digitale e ‘Scuole Innovative’
Il Ministro Bussetti ha commentato: “Dobbiamo ripartire dal Piano Nazionale Scuola Digitale e migliorarlo. Partiamo da questo pacchetto di risorse e da uno stanziamento importante, oltre 22 milioni, per gli ambienti didattici innovativi che sono fondamentali per incidere sulla didattica”.Il tema delle scuole innovative e della progettazione di ambienti flessibili e connessi è stato oggetto di attenzione già nel recente passato; infatti, il Piano Nazionale Scuola Digitale, nato nell’ottobre 2015, ha stanziato 600 milioni di euro per le infrastrutture scolastiche (come l’installazione della fibra e della banda ultra-larga in ogni scuola e il cablaggio degli spazi interni), 400 milioni per lo sviluppo delle competenze digitali tra alunni e professori e 140 milioni di euro per la realizzazione di ambienti di studio più adeguati.
Nella stessa direzione s’inseriscono anche le iniziative volte alla costruzione ex novo di scuole, progettate secondo i criteri dell’innovazione e dell’inclusione, come il bando “Scuole Innovative”.