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Scuole innovative, 22 milioni di euro per progettare spazi didattici smart

Scuole innovative, 22 milioni di euro per progettare spazi didattici smart

Il bando Miur finanzia la realizzazione di ambienti didattici flessibili e connessi. Domande entro il 17 dicembre

Vedi Aggiornamento del 22/12/2020
ANdreas Schindl ©123RF.com
di Alessandra Marra
06/12/2018 - In arrivo 22 milioni di euro per la progettazione di ambienti didattici innovativi e tecnologicamente all’avanguardia all’interno delle scuole.
 
A prevederlo un decreto, firmato dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che stanzia complessivamente 35 milioni di euro per il pacchetto ‘Scuola digitale’.
 
Il decreto, inoltre, stanzia oltre 2 milioni di euro per le scuole delle aree a rischio, che saranno individuate in base a criteri oggettivi: alto tasso di dispersione scolastica, disagio negli apprendimenti, status socio-economico della famiglia di origine rilevato dall’INVALSI, tasso di deprivazione territoriale ISTAT.
 

Scuole innovative: 22 milioni di euro per la progettazione

A seguito della firma del decreto, il Miur ha pubblicato un bando da 22 milioni di euro destinato alle scuole statali di ogni ordine e grado per finanziare la progettazione e creazione di ambienti di apprendimento, con l’allestimento e la trasformazione di uno o più spazi interni alla scuola, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.
 
Le scuole potranno presentare i progetti entro le ore 15.00 del 17 dicembre 2018, compilando l’apposita istanza on line. Ogni istituto potrà presentare un solo progetto.
 
Il contributo massimo attribuibile dal Miur a ciascuna istituzione scolastica per la realizzazione degli ambienti di apprendimento innovativi sarà pari 20.000,00 euro.  
 

Ambienti scolastici innovativi: i requisiti dei progetti

Le proposte progettuali dovranno avere ad oggetto la realizzazione, l’allestimento e la trasformazione di uno o più spazi interni alla scuola; tali spazi fisici devono coprire una superficie disponibile e dedicata di almeno 50 mq.
 
I nuovi ambienti dovranno avere: ottimi requisiti acustici, un’illuminazione naturale e artificiale corrette e confortevoli, colori e forme che stimolino l’apprendimento e tecnologie connesse a Internet.
 
Gli ambienti potranno articolarsi, ad esempio, in spazi di investigazione per ricercare dati e informazioni, osservare e sperimentare, spazi di creazione per progettare, disegnare e produrre propri lavori e spazi di presentazione, di condivisione e di interazione.
 
Gli ambienti e gli arredi dovranno essere flessibili e adattabili alle diverse esigenze e metodologie didattiche innovative, con banchi/tavoli componibili e configurabili in varie forme e sedie mobili, anche attrezzate con piani di lavoro, con altezze adatte alle diverse età degli studenti e posture funzionali.
 

Progettazione di ambienti innovativi: le spese ammissibili

Le spese che possono essere considerate ammissibili sono quelle relative a:
- acquisti di beni, compresi gli arredi innovativi, e attrezzature digitali per gli ambienti di apprendimento (minimo 80% del contributo concesso);
- piccoli lavori edilizi funzionali alla realizzazione degli spazi fisici degli ambienti di apprendimento e spese per l’allestimento di dispositivi di sicurezza o per l’assicurazione sulle strumentazioni nel primo anno dalla fornitura: nella misura massima del 15% del contributo concesso;
- spese generali, tecniche e di progettazione: nella misura massima del 5% del contributo concesso.
 
Dopo la chiusura del bando, la Commissione giudicatrice del Miur valuterà le proposte progettuali sulla base di alcuni criteri come:
- qualità della proposta progettuale complessiva, in termini di chiarezza degli obiettivi, coerenza con le finalità del bando;
- ampiezza e rispondenza degli spazi dell’ambiente di apprendimento alle caratteristiche del bando;
- completezza e rispondenza delle attrezzature alle caratteristiche del bando;
- completezza e rispondenza degli arredi innovativi dell’ambiente di apprendimento alle caratteristiche del bando;
- coinvolgimento di soggetti pubblici e/o privati e significatività delle collaborazioni;
-  presenza di eventuali quote di cofinanziamento per la realizzazione del progetto.
 

Piano Nazionale scuola digitale e ‘Scuole Innovative’

Il Ministro Bussetti ha commentato: “Dobbiamo ripartire dal Piano Nazionale Scuola Digitale e migliorarlo. Partiamo da questo pacchetto di risorse e da uno stanziamento importante, oltre 22 milioni, per gli ambienti didattici innovativi che sono fondamentali per incidere sulla didattica”.
 
Il tema delle scuole innovative e della progettazione di ambienti flessibili e connessi è stato oggetto di attenzione già nel recente passato; infatti, il Piano Nazionale Scuola Digitale, nato nell’ottobre 2015, ha stanziato 600 milioni di euro per le infrastrutture scolastiche (come l’installazione della fibra e della banda ultra-larga in ogni scuola e il cablaggio degli spazi interni),  400 milioni per lo sviluppo delle competenze digitali tra alunni e professori e 140 milioni di euro per la realizzazione di ambienti di studio più adeguati.
 
Nella stessa direzione s’inseriscono anche le iniziative volte alla costruzione ex novo di scuole, progettate secondo i criteri dell’innovazione e dell’inclusione, come il bando “Scuole Innovative”.
 
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