Vediamo le strategie messe in campo dalle città italiane per fronteggiare i cambiamenti climatici prima che si trasformino in emergenze.
Milano, progetti per la riapertura dei Navigli
Dal 2017 il Comune sta lavorando alla riapertura dei navigli per migliorare la viabilità, con un canale navigabile e una pista ciclabile, e consentire il riequilibrio idraulico del territorio. La riattivazione del sistema idrico artificiale consentirebbe l’apporto di acque pulite per il sistema irriguo locale e diminuirebbe le inondazioni dei quartieri a nord della città.
Milano, piazza Gae Aulenti
La piazza è coperta da tre fontane circolari e dotata di pannelli fotovoltaici che alimentano gli edifici della zona, elementi che fanno registrare temperature fino a 9°C inferiori rispetto alle aree circostanti. È stata premiata dal Landscape Institute come una delle piazze più belle del mondo anche in termini di innovazione e tutela ambientale.
Rimini, piazzale Kennedy
L’opera, simbolo del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato, risolverà il problema degli scarichi a mare e le criticità per la balneazione. È previsto il raddoppio dei depuratori e l’installazione di un’altra vasca di accumulo. I volumi saranno coperti da un belvedere per minimizzare il loro impatto sul paesaggio.
Un'immagine del belvedere

Modena, piazza Roma
La piazza è stata chiusa al traffico e ospita due vasche con giochi d’acqua. Il risultato è stato l’abbassamento della temperatura e la conquista di un nuovo spazio per la socializzazione.
Torino, resilienza reti idriche e gestione dell’acqua
La città si trova in una delle aree maggiormente esposte al rischio di cambiamenti climatici in Europa. Per fronteggiare l’aumento della temperatura e periodi di siccità alternati a forti precipitazioni, il Comune sta predisponendo misure di mitigazione ed adattamento attraverso un approccio integrato fondato sulla prevenzione, preparazione ed anticipazione del rischio.
Bomporto (MO), piano di adattamento dell’area industriale
La città si sta dotando di barriere anti alluvione. Si tratta di gonfiabili che possono essere collocati, attaccati tra loro e resi operativi in meno di 3 ore. Si procederà inoltre alla trasformazione del verde, alla naturalizzazione delle sponde del fiume, alla realizzazione di pavimentazioni drenanti e all’implementazione degli strumenti urbanistici per il miglioramento ambientale. Uno sportello clima per sensibilizzerà e informerà le aziende e gli operatori locali sul tema di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici per stilare un piano di emergenza e di simulazione.
Isola Vicentina, piano per la gestione delle acque
Il Comune ha firmato il Patto dei sindaci per il clima e l’energia nel 2014 e avviato il processo di elaborazione del suo piano municipale di gestione delle acque. In particolare, è stato adottato un quadro normativo di gestione e manutenzione dei piccoli fossati privati, avviata la costruzione di una delle tre aree di ritenzione idrica pianificate e identificata un’area pilota di dieci ettari per simulare come la conservazione delle foreste può minimizzare l’impatto di inondazioni e frane.