17/01/2019 - L'incremento dell'efficienza energetica negli usi finali dell'energia è un obiettivo di interesse primario condiviso nell'ambito della politica energetica europea e nazionale. L’Italia, infatti, si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 attraverso politiche finalizzate ad un
uso più efficiente dell’energia, soprattutto nell’edilizia.
Il rispetto delle normative europee sull’efficienza energetica degli edifici richiede un’approfondita analisi del sistema edificio-impianto e la redazione di un progetto di riqualificazione energetica da parte di professionisti e tecnici del settore. Per
rendere più efficiente il sistema edificio/impianto si agisce in due direzioni: sull'involucro (coibentazione pareti e coperture, sostituzione di infissi); sugli impianti.
L’efficienza energetica in edilizia sarà anche uno dei temi affrontati a
Klimahouse 2019 attraverso convegni sul tema, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, e
novità tecnologiche presentate dalle aziende espositrici.
Riqualificazione energetica: interventi sull’involucro edilizio
L'involucro edilizio (formato da parti opache e trasparenti) è la
pelle dell’edificio attraverso la quale passano i flussi di energia scambiati con l'ambiente circostante. Oggi, grazie ai progressi tecnologici ed energetici, è possibile rendere l’involucro edilizio una superficie dinamica in grado di garantire l’adeguato comfort termico, riducendo i consumi energetici.
L'involucro edilizio riveste un ruolo molto importante nella riqualificazione energetica degli edifici perché permette di
isolare termicamente la struttura, evitando inutili dispersioni di calore. Di seguito alcune tecnologie per la coibentazione di pareti, coperture e infissi di aziende presenti a Klimahouse 2019.
Per migliorare l’isolamento termico di un edificio si dovrebbe applicare all’esterno un
cappotto termico, ovvero un sistema di coibentazione per facciate basato su elementi isolanti prefabbricati (ad esempio lana di roccia o di lana di vetro) che vengono applicati sulla parete esterna mediante incollaggio, oppure mediante un ulteriore fissaggio meccanico con tasselli, e che vengono rivestiti con uno o più strati di rasatura.
Dopo un’attenta valutazione e progettazione effettuata da un professionista, i sistemi d’isolamento a cappotto esterno consentono di
raggiungere dei valori di trasmittanza termica delle pareti perimetrali estremamente bassi, di eliminare i ponti termici, sfruttare al meglio l’inerzia termica della muratura e fornire inoltre molteplici vantaggi dal punto di economico (risparmio in bolletta).
Il sistema d’isolamento termico a cappotto, abbinando il potere isolante dall’esterno e lo sfruttamento della massa interna della muratura, permette di ottenere
un’elevata attenuazione dell’onda termica entrante e un
maggior sfasamento temporale in modo che il picco di calore che si è avuto nelle ore più calde del pomeriggio arrivi all’interno nelle ore più fresche notturne, quando può essere più facilmente dissipato grazie alla ventilazione naturale degli ambienti.
Un esempio è
THERMOREAL® SM di Terreal SanMarco, un innovativo sistema a cappotto costituito da pannelli prefabbricati mediante l’assemblaggio di schiuma poliuretanica, quarzite e listelli di laterizio faccia a vista “a pasta molle” SanMarco. Il particolare sistema di assemblaggio fa sì che i tre elementi non siano semplicemente incollati tra loro, ma creino un corpo unico, indivisibile e con un’altissima resistenza agli agenti atmosferici.

Tra i pannelli usati per l’isolamento a cappotto c’è
B/TERMO di Bacchi composto da idrati di calcio, idrofobo e per la correzione dei ponti termici.
Tra le soluzioni attente al risparmio energetico e alla sicurezza sismica c’è
GENIALE CAPPOTTO SISMICO di ECOSISM costituito da una lastra sottile in betoncino armato all’interno di due strati di materiale isolante personalizzabile.
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Oltre che all’esterno dell’edificio, i pannelli termoisolanti possono essere posti anche all’interno, anche per permettere di coibentare le superfici confinanti con locali non riscaldati (come il vano scala) o tra un’unità immobiliare e l’altra.
Tra i pannelli termoisolanti c’è
AEROPAN di AMA Composites composto da un isolante nanotecnologico in Aerogel accoppiato ad una membrana traspirante in polipropilene armato con fibra di vetro ed è pensato per la realizzazione di isolamenti termici a basso spessore: in 10 mm ha una conducibilità termica = 0,015 W/(mK).

Tra i rotoli per l’isolamento termico e acustico c’è
TI 212 di KNAUF INSULATION - TO prodotto con materie prime riciclate e con l’utilizzo di Ecose® Technology. La lana minerale con ECOSE Technology® è caratterizzata da ridottissime emissioni di VOC, per la realizzazione di ambienti indoor che possono fregiarsi di una elevatissima qualità dell’aria.

Tra i pannelli isolanti per le facciate ventilate c'è
Ventirock Duo di Rockwool Italia, un pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità, per l’isolamento termico, acustico e la sicurezza in caso di incendio.
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Un altro metodo per isolare termicamente l’involucro edilizio è la soluzione a facciata ventilata, ovvero quel sistema di pareti perimetrali opportunamente distanziato dal paramento murario dell’edificio da
un’intercapedine d’aria che dà luogo all'effetto 'camino naturale'. La facciata ventilata viene utilizzata per interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti ed è particolarmente indicata per costruzioni a destinazione terziaria e commerciale.
Tra i sistemi termoisolanti per facciate ventilate c’è
ISOTEC® PARETE di Brianza Plastica che consente di comporre a secco un cappotto isolante e strutturale funzionale alla realizzazione di facciate ventilate.

Un altro esempio è
POLIISO® FB di Ediltec, un pannello per l’isolamento termico, ideale per facciate ventilate, costituito da una schiuma polyiso rigida a celle chiuse, espansa senza l'impiego di CFC o HCFC fra due supporti: quello della faccia superiore in velovetro addizionato con fibre minerali (da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi) e quello della faccia inferiore in velovetro saturato.
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Per migliorare la coibenza termica delle pareti, quando non è possibile realizzare interventi più incisivi, si può optare per particolari tipi di intonaci, ovvero quelli termoisolanti.
Un esempio è
TERMOINTONACO LATERLITE che è adatto sia per superfici interne sia per superfici esterne ed è molto traspirante.

Tra gli intonaci per cappotti termici c’è
Mapetherm Flex RP di Mapei, un mix di tecnologie che protegge le superfici dall’aggressione di muffe ed alghe ed è particolarmente consigliato nell’isolamento di edifici in ambienti soggetti ad aggressioni atmosferiche.
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La copertura di un edificio è un altro punto fondamentale da coibentare se si vuole migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Per evitare la dispersione di energia in copertura può essere utile inserire degli strati isolanti in copertura.
Per l'isolamento termico di coperture a falda inclinata c’è
COVER WOOD G di Isolconfort, un sistema che garantisce una protezione dal freddo in inverno e uno smorzamento dell'onda termica in estate ed evita la dispersione del calore verso l'alto con un risparmio economico garantito.
Tra i sistemi per coperture c’è
Rivestimento per tetti di Alpewa che con il suo innovativo impiego del metallo, contribuisce alla realizzazione di coperture dall'alto pregio estetico e dai sicuri risultati tecnici.
PANNELLI E LASTRE PER COPERTURE >> VEDI TUTTI
La maggiore
dispersione termica degli edifici è dovuta alle
superfici trasparenti che, se non sono adeguatamente progettate per il risparmio energetico, non garantiscono un buon isolamento. Per migliorare l’efficienza energetica è quindi opportuno sostituire vecchi infissi con finestre che possono garantire livelli di isolamento termico più elevati.
Per la corretta coibentazione dei serramenti bisogna tener conto del
coefficiente di trasmittanza termica U (espressa in W/mqK) da rispettare in funzione della zona climatica. La trasmittanza termica di una finestra tiene conto di molti fattori come lo spessore dei vetri, lo spessore del vetro-camera e del gas inerte contenuto all’interno, la quantità di vetri e di camere, il trattamento basso-emissivo del vetro e il materiale e la tecnologia che compongono i telai.
Secondo la Norma UNI EN ISO 10077-1, il valore U della finestra è dato da
Ug (trasmittanza termica del vetro) e dal valore
Uf (trasmittanza telaio). Inoltre, è necessario anche che il punto di giunzione tra finestra e parete sia ben realizzato, per evitare non solo il ponte termico perimetrale, ma anche che possano esserci infiltrazioni o fenomeni di condensa interstiziale.
Tra le finestre in triplo vetro c’è
HF410 di INTERNORM Italia, stabile e resistente all'umidità con un valore standard Uw di 0,70 W/m²K.

Tra le porte-finestre scorrevoli c’è
Finestra alzante scorrevole di Diquigiovanni, ideale per le chiusure di grandi dimensioni e che permette valori eccezionali di isolamento termico.
Tra le finestre per tetti con elevate prestazioni tecniche c’è
VELUX Elevata prestazione termica una finestra standard bassoemissiva, ideale per il risparmio energetico in mansarda.
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