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400 milioni di euro ai piccoli Comuni, ecco come utilizzarli

400 milioni di euro ai piccoli Comuni, ecco come utilizzarli

Dal Ministero dell’Interno chiarimenti su tempi, modalità e tipologie degli interventi su edifici pubblici e strade

Vedi Aggiornamento del 22/06/2020
Foto: Katarzyna Bialasiewicz ©123RF.com
Foto: Katarzyna Bialasiewicz ©123RF.com
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 22/06/2020
23/01/2019 - Cosa si intende per "opere di messa in sicurezza"? Entro quale termine è necessario iniziare l’esecuzione dei lavori al fine di evitare la revoca del contributo? Per le strade può essere considerata messa in sicurezza l'asfaltatura? Il contributo assegnato può essere destinato a due o più interventi distinti?
 
Queste alcuni dei quesiti più frequenti, che arrivano dal territorio sull'utilizzo dei 400 milioni destinati alla messa in sicurezza del patrimonio comunale per i comuni fino a 20.000 abitanti (che sono 6.136), a cui dà risposta il Ministero dell’Interno nelle FAQ che arrivano dopo la pubblicazione del decreto che assegna ai piccoli Comuni le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio per il 2019.

Ricordiamo che i contributi sono stati graduati in base alla popolazione: 40mila euro per i Comuni fino a 2000 abitanti, 50mila euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 2001 e 5000 abitanti, 70mila euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 5001 e 10.000 abitanti, 100mila euro ai Comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti.
 

Messa in sicurezza nei piccoli Comuni: chiarimenti su opere e progettazione

Tra le domande dei Comuni, una chiede “Cosa si intende per ‘opere di messa in sicurezza’?” e se la ristrutturazione e messa a norma impiantistica ed igienico sanitaria degli spogliatoi di una palestra comunale possa rientra nelle opere che si possono finanziare con il contributo.
 
Il Ministero spiega che un intervento di messa in sicurezza deve essere progettato ed eseguito secondo le speciali norme e prescrizioni tecniche di sicurezza riguardanti la realizzazione, la manutenzione e l’utilizzo dell’edificio oggetto dell’intervento. Quindi, una ristrutturazione può usufruire del contributo se costituisce un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato alla messa in sicurezza dell’edificio comunale.
 
Un'altra domanda chiede: “Sono finanziabili le spese di progettazione di un'opera?” Il Ministero risponde: “Sì a condizione che tale progettazione sia inserita nel quadro economico complessivo di un intervento finanziabile. Poiché il comune beneficiario è tenuto ad iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 15 maggio 2019, si rimettono all’Ente le opportune valutazioni necessarie per assicurare il rispetto del citato termine perentorio, tenuto anche conto del fatto che il mancato rispetto del termine determina la revoca dell’assegnazione”.
 

Interventi di messa in sicurezza: le Faq sulle opere finanziabili

Domanda: “Entro quale termine è necessario iniziare l’esecuzione dei lavori al fine di evitare la revoca del contributo?”
 
Risposta del Ministero dell’Interno: “Il comma 109 dell’art. 1, L. n. 145/2018 cit. prescrive che il comune beneficiario del contributo è tenuto ad iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 15 maggio 2019 e il comma 111 stabilisce che nel caso di mancato rispetto del termine di inizio dell’esecuzione dei lavori di cui al comma 109 o di parziale utilizzo del contributo, il medesimo contributo è revocato, in tutto o in parte, entro il 15 giugno 2019 […] Le somme derivanti dalla revoca dei contributi […] sono assegnate […] ai comuni che hanno iniziato l’esecuzione dei lavori”.
 
Un’altra domanda chiede: “Per le strade può essere considerata messa in sicurezza l'asfaltatura?” “Con il contributo sono finanziabili interventi sulle piste ciclabili e per la realizzazione di rotatorie?”
 
Risposta: “Sì a condizione che l’intervento da effettuare costituisca manutenzione straordinaria finalizzata alla messa in sicurezza della strada di cui trattasi, al fine di scongiurare rischi per l’incolumità pubblica e aggravi per il bilancio dell’ente conseguenti a richieste risarcitorie”.
 
Domanda: “Il contributo assegnato può essere destinato a due o più interventi distinti?”
 
Risposta: “Si. Il comune beneficiario del contributo può finanziare uno o più lavori pubblici, alle condizioni indicate nel comma 108 dell’art. 1, Legge 145/2018”.
 
Leggi tutte le FAQ
 

Piccoli Comuni: l’Anci spiega le modalità di assegnazione

L’Anci, in una nota esplicativa, riepiloga le modalità di erogazione del contributo, previste in due tranches, e i tempi di erogazione del contributo.
 
Inoltre, ricorda ai Comuni come si svolgeranno le procedure di affidamento.
 
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