Pagamenti PA, la soluzione di Cassa Depositi e Prestiti
CdP presterà agli Enti le risorse necessarie al pagamento dei debiti ai loro fornitori a condizioni favorevoli. In questo modo sarà possibile raggiungere un duplice obiettivo: non gravare sulle casse delle Pubbliche amministrazioni e far ottenere a professionisti e imprese la liquidazione dei loro crediti.La misura contribuirà a risolvere il problema della mancanza di liquidità, che in questi anni ha portato diversi soggetti a cessare la propria attività.
Pagamenti PA, sull’Italia il faro di Bruxelles
In Europa la Direttiva 2011/7/UE sui ritardi nei pagamenti, che impone alle autorità pubbliche di eseguire i pagamenti non oltre 30 giorni o, in casi singolarmente motivati, 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura o, se del caso, al termine della procedura di verifica della corretta prestazione dei servizi.Da diversi monitoraggi è emerso che, anche dopo il recepimento della Direttiva 2011/7/UE con il D.lgs.192/2012, la PA ha più volte sforato i tempi di pagamento, raggiungendo punte di 18 mesi di ritardo.
Lo scorso luglio, la Commissione Europea ha inviato al Governo italiano un parere motivato per segnalare che l’articolo 113-bis, comma 1, del Codice dei Contratti (Dlgs 50/2016) è difforme dalla direttiva europea.
Il Codice Appalti dovrà quindi essere modificato. In caso contrario l’Italia sarà deferita alla Corte di Giustizia Europea. Novità in questo senso potrebbero arrivare dal processo di riforma del Codice Appalti.