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Dissesto idrogeologico, presentato il piano ‘Proteggi Italia’ da 11 miliardi di euro
AMBIENTE
Dissesto idrogeologico, presentato il piano ‘Proteggi Italia’ da 11 miliardi di euro
Nel 2019 saranno disponibili 3 miliardi. In arrivo il ddl 'Cantiere Ambiente' per semplificare le procedure di spesa
27/02/2019 - Si chiama Proteggi Italia e stanzia 11 miliardi di euro su un orizzonte di tempo pluriennale mettendo a sistema risorse provenienti dalla Legge di Bilancio e dal Decreto Fiscale. È il Piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio, presentato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che in futuro potrà contare su ulteriori stanziamenti.
Entro fine aprile le Amministrazioni sottoporranno a Strategia Italia e al Cipe un piano stralcio con i progetti urgenti e immediatamente cantierabili. I piani saranno il risultato della collaborazione delle proposte delle Regioni interessate.
Per rendere più semplice l’utilizzo e la spesa di queste risorse saranno effettuati dei cambiamenti nella normativa primaria. Nei prossimi giorni, ha annunciato Costa, sarà depositato il disegno di legge “Cantiere Ambiente”, una vera e propria legge quadro che vede il Ministero dell’Ambiente al centro della progettazione e realizzazione delle opere come un hub che si interfaccia con le regioni e le altre istituzioni competenti. Per facilitare la spesa delle risorse disponibili, il ddl prevede l’istituzione di nuclei di supporto operativo (NOS) presso le Regioni. Nascerà inoltre la figura del green manager, il referente dell’implementazione ambientale presso la Pubblica Amministrazione.
“Abbiamo sempre detto che finanziamo i progetti cantierabili - ha aggiunto Costa - ma per poterci arrivare dobbiamo anticipare delle risorse, quindi con questo ddl diamo un acconto garantito ai Commissari di governo pari a non meno del 30% così da rendere più veloce e corposo il sistema dell’investimento". Si passerà quindi dal sistema dei rimborsi agli acconti garantiti, mentre la parte restante dei finanziamenti sarà erogata in base allo stato di avalzamento dei lavori.
"Entro 60 giorni verranno definiti i cantieri da aprire attraverso conferenze di servizio con le autorità di bacino e i commissari”. Quindi il portale Rendis verrà utilizzato come database ma non più come algoritmo che determina le priorità dei progetti".
“Secondo tale algoritmo ad esempio - ha spiegato Costa - vengono privilegiati i progetti siti dove c’è una maggiore densità abitativa, e restano fuori da questa scala di priorità i piccoli centri abitati. Ecco questo non sarà più possibile”.
Proteggi Italia, 3 miliardi per il 2019
Solo nel 2019, ha reso noto Conte, sono a disposizione 3 miliardi di euro. “Sono opere immediatamente cantierabili - ha affermato non investimenti futuribili”.Entro fine aprile le Amministrazioni sottoporranno a Strategia Italia e al Cipe un piano stralcio con i progetti urgenti e immediatamente cantierabili. I piani saranno il risultato della collaborazione delle proposte delle Regioni interessate.
Emergenza, 3 miliardi fino al 2021
Per il pilastro dell’emergenza sono stati stanziati più 3 miliardi fino al 2021 a favore delle Regioni colpite dalle calamità naturali e che hanno dovuto dichiarare lo stato di emergenza. Sul totale, 2,6 miliardi provengono dalla legge di bilancio, il resto da decreto fiscale. I 2,6 miliardi sono stati già ripartiti tra le Regioni sulla base dei fabbisogni e delle richieste presentate. La quota maggiore (755 milioni) se l’è aggiudicata il Veneto, seguito dal Friuli Venezia Giulia con 277 milioni di euro e dalla Sicilia con 221 milioni.Prevenzione: 6,6 miliardi fino al 2021 e ddl ‘Cantiere Ambiente’
Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha dichiarato che per il triennio 2019 - 2021 saranno disponibili 6,6 miliardi di euro.Per rendere più semplice l’utilizzo e la spesa di queste risorse saranno effettuati dei cambiamenti nella normativa primaria. Nei prossimi giorni, ha annunciato Costa, sarà depositato il disegno di legge “Cantiere Ambiente”, una vera e propria legge quadro che vede il Ministero dell’Ambiente al centro della progettazione e realizzazione delle opere come un hub che si interfaccia con le regioni e le altre istituzioni competenti. Per facilitare la spesa delle risorse disponibili, il ddl prevede l’istituzione di nuclei di supporto operativo (NOS) presso le Regioni. Nascerà inoltre la figura del green manager, il referente dell’implementazione ambientale presso la Pubblica Amministrazione.
“Abbiamo sempre detto che finanziamo i progetti cantierabili - ha aggiunto Costa - ma per poterci arrivare dobbiamo anticipare delle risorse, quindi con questo ddl diamo un acconto garantito ai Commissari di governo pari a non meno del 30% così da rendere più veloce e corposo il sistema dell’investimento". Si passerà quindi dal sistema dei rimborsi agli acconti garantiti, mentre la parte restante dei finanziamenti sarà erogata in base allo stato di avalzamento dei lavori.
"Entro 60 giorni verranno definiti i cantieri da aprire attraverso conferenze di servizio con le autorità di bacino e i commissari”. Quindi il portale Rendis verrà utilizzato come database ma non più come algoritmo che determina le priorità dei progetti".
“Secondo tale algoritmo ad esempio - ha spiegato Costa - vengono privilegiati i progetti siti dove c’è una maggiore densità abitativa, e restano fuori da questa scala di priorità i piccoli centri abitati. Ecco questo non sarà più possibile”.