Dissesto idrogeologico, infrastrutture, antisismica: assegnati ai Ministeri 35,5 miliardi di euro
NORMATIVA
Dissesto idrogeologico, infrastrutture, antisismica: assegnati ai Ministeri 35,5 miliardi di euro
In Gazzetta Ufficiale la suddivisione delle risorse programmate fino al 2033 dal Fondo Investimenti istituito nel 2017
05/02/2019 - Ripartiti definitivamente i 35,5 miliardi di euro fino al 2033 per rilanciare gli investimenti delle Amministrazioni centrali e degli Enti locali in edilizia pubblica, sicurezza del territorio e antisismica.
E’ stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 28 novembre 2018 (ai sensi del comma 1072 della L.205/2017) che ripartisce le risorse su dodici capitoli di spesa, ognuno dei quali verrà gestito da uno o più Ministeri.
Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 717 milioni di euro per il 2018, a 1420 milioni per il 2019, 2143 milioni per il 2020, 2150 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023, 2450 milioni per il 2024, 2470 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029, 2500 milioni per ciascuno degli anni dal 2030 al 2033.
Al capitolo Mobilità sostenibile e sicurezza stradale sono stati assegnati 3478 milioni totali dal Mit e dal Ministero Ambiente.
Per le Infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento fognatura e depurazione sono disponibili 792,382 milioni: saranno gestiti dal Mit e dal Ministero dell’Agricoltura.
Per il capitolo Difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche saranno disponibili 2111 milioni, ripartiti tra Ministero dell’Ambiente e della Difesa.
Al capitolo Edilizia pubblica, compresa quella scolastica e sanitaria sono stati assegnati 5620 milioni di euro tra Ministeri della Difesa, della Giustizia, dell’Economia, dei Beni culturali, dell’Istruzione.
Per la Prevenzione del rischio sismico, 1655 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, dell’Interno, dei Beni culturali e dell’Istruzione.
Le risorse per Investimenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, pari a 124 milioni, sono state ripartite tra Ministero dei Beni culturali, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Presidenza del Consiglio.
Al Potenziamento infrastrutture e mezzi per l’ordine pubblico andranno 3021 milioni di euro, che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Interno, Economia e Infrastrutture.
Infine, per l’Eliminazione delle barriere architettoniche, 294 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, Beni Culturali e Infrastrutture.
Per le Attività industriali ad alta tecnologia, e sostegno alle esportazioni, 6874 milioni saranno a disposizione dei Ministeri dello Sviluppo Economico, della Difesa e dell’Economia.
Alla Digitalizzazione delle amministrazioni statali andranno 1354 milioni di euro, ripartiti tra i Ministeri della Difesa, Giustizia, Interni, Esteri, Economia, Beni culturali, Sviluppo Economico e Istruzione.
Alla ricerca sono stati destinati 1401 milioni di euro che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Agricoltura, Sviluppo Economico, Istruzione, Salute e anche dalla presidenza del Consiglio.
Le risorse sono state ripartite con il dpcm 21 luglio 2017 tra una serie di capitoli di spesa, tra cui trasporti, viabilità e mobilità sostenibile, infrastrutture, prevenzione dal rischio sismico, edilizia pubblica e scolastica, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche, riqualificazione delle periferie, rimozione delle barriere architettoniche, ricerca, attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni e informatizzazione dell'amministrazione giudiziaria.
Il Fondo è stato rifinanziato con 36,1 miliardi di euro dal comma 1072 della Legge di Bilancio 2018 (Legge 205/2017) e ha subìto una decurtazione di 585 milioni di euro - destinati destinati alle misure per Genova - arrivando così a 35,5 miliardi di euro.
E’ stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 28 novembre 2018 (ai sensi del comma 1072 della L.205/2017) che ripartisce le risorse su dodici capitoli di spesa, ognuno dei quali verrà gestito da uno o più Ministeri.
Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 717 milioni di euro per il 2018, a 1420 milioni per il 2019, 2143 milioni per il 2020, 2150 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023, 2450 milioni per il 2024, 2470 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029, 2500 milioni per ciascuno degli anni dal 2030 al 2033.
Fondo Investimenti: la suddivisione delle risorse
Il capitolo Trasporti e viabilità conterà su 8801 milioni di euro, interamente gestiti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).Al capitolo Mobilità sostenibile e sicurezza stradale sono stati assegnati 3478 milioni totali dal Mit e dal Ministero Ambiente.
Per le Infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento fognatura e depurazione sono disponibili 792,382 milioni: saranno gestiti dal Mit e dal Ministero dell’Agricoltura.
Per il capitolo Difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche saranno disponibili 2111 milioni, ripartiti tra Ministero dell’Ambiente e della Difesa.
Al capitolo Edilizia pubblica, compresa quella scolastica e sanitaria sono stati assegnati 5620 milioni di euro tra Ministeri della Difesa, della Giustizia, dell’Economia, dei Beni culturali, dell’Istruzione.
Per la Prevenzione del rischio sismico, 1655 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, dell’Interno, dei Beni culturali e dell’Istruzione.
Le risorse per Investimenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, pari a 124 milioni, sono state ripartite tra Ministero dei Beni culturali, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Presidenza del Consiglio.
Al Potenziamento infrastrutture e mezzi per l’ordine pubblico andranno 3021 milioni di euro, che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Interno, Economia e Infrastrutture.
Infine, per l’Eliminazione delle barriere architettoniche, 294 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, Beni Culturali e Infrastrutture.
Per le Attività industriali ad alta tecnologia, e sostegno alle esportazioni, 6874 milioni saranno a disposizione dei Ministeri dello Sviluppo Economico, della Difesa e dell’Economia.
Alla Digitalizzazione delle amministrazioni statali andranno 1354 milioni di euro, ripartiti tra i Ministeri della Difesa, Giustizia, Interni, Esteri, Economia, Beni culturali, Sviluppo Economico e Istruzione.
Alla ricerca sono stati destinati 1401 milioni di euro che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Agricoltura, Sviluppo Economico, Istruzione, Salute e anche dalla presidenza del Consiglio.
Il Fondo Investimenti 'Renzi - Gentiloni'
Ricordiamo che il Fondo Investimenti è stato istituito dal comma 140 della Legge di Bilancio 2017 (Legge 232/2016) con una dotazione iniziale di 46 miliardi di euro.Le risorse sono state ripartite con il dpcm 21 luglio 2017 tra una serie di capitoli di spesa, tra cui trasporti, viabilità e mobilità sostenibile, infrastrutture, prevenzione dal rischio sismico, edilizia pubblica e scolastica, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche, riqualificazione delle periferie, rimozione delle barriere architettoniche, ricerca, attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni e informatizzazione dell'amministrazione giudiziaria.
Il Fondo è stato rifinanziato con 36,1 miliardi di euro dal comma 1072 della Legge di Bilancio 2018 (Legge 205/2017) e ha subìto una decurtazione di 585 milioni di euro - destinati destinati alle misure per Genova - arrivando così a 35,5 miliardi di euro.