
Equo compenso, Lazio verso il via libera alla legge
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Equo compenso, Lazio verso il via libera alla legge
Confprofessioni e Fondazione Inarcassa: ‘bene la legge, speriamo serva da stimolo a Parlamento e Governo’
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del 04/02/2020

25/02/2019 - Sta per approdare in Consiglio Regionale per l’esame definitivo la proposta di legge in materia di equo compenso e di tutela delle prestazioni professionali (ddl 69). Giovedì scorso la proposta di legge è stata approvata infatti all’unanimità dalla Commissione Lavoro.
Il provvedimento - ricorda il comunicato - ha come finalità la promozione e la valorizzazione delle attività professionali nonché il contrasto dell’evasione fiscale, riconoscendo il diritto dei professionisti all’equo compenso, compresi quelli che non fanno parte di ordini o albi professionali.
Le norme - sottolinea la nota - sono di particolare rilevanza soprattutto con riferimento a incarichi o appalti affidati dalle pubbliche amministrazioni. Infatti, il testo prevede che ogni istanza di autorizzazione sia corredata dalla lettera di affidamento dell’incarico sottoscritta dal committente e che l’Amministrazione, prima di concedere il permesso, acquisisca l’autocertificazione attestante il pagamento delle spettanze da parte del committente.
Leggi tutti i contenuti del disegno di legge
“Abbiamo seguito passo passo l’iter della proposta di legge presentata dal presidente della IX Commissione consiliare, Eleonora Mattia, in un serrato confronto per portare a galla il disagio dei liberi professionisti laziali, in particolare i più giovani, nei confronti di una pubblica amministrazione che fino a oggi ha emanato bandi e affidato incarichi professionali a titolo gratuito o sottopagati”.
“Il risultato ottenuto in IX Commissione è senza dubbio soddisfacente: un provvedimento inclusivo che ha accolto tutte le nostre istanze e che rende giustizia al valore fondamentale dei liberi professionisti nello sviluppo economico e sociale della nostra Regione. Speriamo che tutto ciò serva anche da stimolo al Governo centrale per intervenire su una norma che giace da oltre un anno inattuata” - conclude Dili.
E ha aggiunto: “La strada è ancora lunga, ma auspichiamo che tali iniziative di carattere regionale spronino Parlamento e Governo affinché il principio e la concreta applicazione dell’equo compenso vengano definitivamente affermati anche a livello nazionale, non solo per la difesa della dignità dei liberi professionisti ma anche a garanzia della qualità dei servizi erogati ai cittadini”.
Il provvedimento - ricorda il comunicato - ha come finalità la promozione e la valorizzazione delle attività professionali nonché il contrasto dell’evasione fiscale, riconoscendo il diritto dei professionisti all’equo compenso, compresi quelli che non fanno parte di ordini o albi professionali.
Le norme - sottolinea la nota - sono di particolare rilevanza soprattutto con riferimento a incarichi o appalti affidati dalle pubbliche amministrazioni. Infatti, il testo prevede che ogni istanza di autorizzazione sia corredata dalla lettera di affidamento dell’incarico sottoscritta dal committente e che l’Amministrazione, prima di concedere il permesso, acquisisca l’autocertificazione attestante il pagamento delle spettanze da parte del committente.
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Equo compenso, Confprofessioni: ‘speriamo sia stimolo al Governo centrale’
“La legge regionale sull’equo compenso rappresenta una conquista per tutti i professionisti, ordinisti e associativi, che finalmente vedranno riconosciuto il diritto a percepire un compenso parametrato alla qualità e alla quantità della prestazione professionale”. Così Andrea Dili, presidente di Confprofessioni Lazio, ha salutato l’approvazione della legge in Commissione Lavoro.“Abbiamo seguito passo passo l’iter della proposta di legge presentata dal presidente della IX Commissione consiliare, Eleonora Mattia, in un serrato confronto per portare a galla il disagio dei liberi professionisti laziali, in particolare i più giovani, nei confronti di una pubblica amministrazione che fino a oggi ha emanato bandi e affidato incarichi professionali a titolo gratuito o sottopagati”.
“Il risultato ottenuto in IX Commissione è senza dubbio soddisfacente: un provvedimento inclusivo che ha accolto tutte le nostre istanze e che rende giustizia al valore fondamentale dei liberi professionisti nello sviluppo economico e sociale della nostra Regione. Speriamo che tutto ciò serva anche da stimolo al Governo centrale per intervenire su una norma che giace da oltre un anno inattuata” - conclude Dili.
Equo compenso, Fondazione Inarcassa: ‘bene Regione Lazio’
Anche Fondazione Inarcassa, la Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa, accoglie con soddisfazione il via libera al ddl 69. “Dopo Toscana, Puglia, Calabria e Sicilia ci auguriamo che anche il Consiglio Regionale del Lazio approvi al più presto questo importante dispositivo di Legge regionale, che rende giustizia al lavoro di migliaia di liberi professionisti” ha commentato Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa.E ha aggiunto: “La strada è ancora lunga, ma auspichiamo che tali iniziative di carattere regionale spronino Parlamento e Governo affinché il principio e la concreta applicazione dell’equo compenso vengano definitivamente affermati anche a livello nazionale, non solo per la difesa della dignità dei liberi professionisti ma anche a garanzia della qualità dei servizi erogati ai cittadini”.