
Permessi solo se si paga il progettista, la proposta dei tecnici in Toscana
PROFESSIONE
Permessi solo se si paga il progettista, la proposta dei tecnici in Toscana
Presentata una proposta di legge per la tutela dei professionisti che lavorano per conto di privati o di Pubbliche Amministrazioni
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del 28/02/2019

14/02/2019 - Vincolare il rilascio dei permessi edilizi e la conclusione dei procedimenti amministrativi al pagamento del progettista. È l’obiettivo della proposta di legge presentata dalla Rete Toscana delle Professioni Tecniche al Governatore, Enrico Rossi.
Con questi obiettivi, la proposta prevede che la presentazione delle istanze, comunicazioni e certificazioni, per prestazioni professionali previste dalle norme e dai regolamenti regionali, provinciali e comunali deve essere corredata, oltre che da tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente, dalla lettera di affidamento dell’incarico al professionista sottoscritta dal committente.
L’amministrazione, al momento del rilascio dell’atto autorizzativo o della ricezione di comunicazioni e certificazioni, acquisisce l’autocertificazione del professionista o dei professionisti sottoscrittori delle prestazioni professionali attestante l’avvenuto pagamento delle spettanze professionali con l’indicazione degli estremi del relativo documento fiscale.
Per prestazioni professionali svolte su incarico della Pubblica Amministrazione di enti pubblici o di società a prevalente partecipazione pubblica, la chiusura delle procedure tecnico-amministrative è subordinata all’approvazione degli atti relativi al pagamento delle spettanze del professionista o dei professionisti incaricati.
Anche altre Regioni hanno legiferato per la tutela dei professionisti, ma solo per i lavori svolti per conto di committenti privati. Si tratta di Calabria, Campania e Piemonte.
In Puglia sono state presentate due proposte di legge, una del Movimento 5 Stelle, l’altra dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari.
No ai permessi se non si paga il progettista
La proposta di legge mira alla tutela delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze, comunicazioni e certificazioni, presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini, delle imprese, da altri soggetti in qualunque forma costituiti o rese su incarico affidato da una pubblica amministrazione.Con questi obiettivi, la proposta prevede che la presentazione delle istanze, comunicazioni e certificazioni, per prestazioni professionali previste dalle norme e dai regolamenti regionali, provinciali e comunali deve essere corredata, oltre che da tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente, dalla lettera di affidamento dell’incarico al professionista sottoscritta dal committente.
L’amministrazione, al momento del rilascio dell’atto autorizzativo o della ricezione di comunicazioni e certificazioni, acquisisce l’autocertificazione del professionista o dei professionisti sottoscrittori delle prestazioni professionali attestante l’avvenuto pagamento delle spettanze professionali con l’indicazione degli estremi del relativo documento fiscale.
Per prestazioni professionali svolte su incarico della Pubblica Amministrazione di enti pubblici o di società a prevalente partecipazione pubblica, la chiusura delle procedure tecnico-amministrative è subordinata all’approvazione degli atti relativi al pagamento delle spettanze del professionista o dei professionisti incaricati.
Permessi solo se si paga il progettista, il percorso delle altre Regioni
La proposta della Rete Toscana delle Professioni Tecniche ricalca la legge regionale della Basilicata, che tutale sia i professionisti che lavorano per conto dei provati sia quelli che ricevono incarichi dalla PA.Anche altre Regioni hanno legiferato per la tutela dei professionisti, ma solo per i lavori svolti per conto di committenti privati. Si tratta di Calabria, Campania e Piemonte.
In Puglia sono state presentate due proposte di legge, una del Movimento 5 Stelle, l’altra dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari.