Concorso Bari Costa Sud, una lettera anonima può metterne in dubbio l’esito?
01/02/2019 - “È stata sufficiente una banalissima lettera anonima per far scatenare il putiferio. Sì, sembra incredibile ma è andata proprio così!” Esordisce così l’architetto Mauro La Notte, componente del gruppo qualificato secondo nel concorso internazionale di idee “Bari Costa Sud” per la riqualificazione dell’area costiera e periferica a sud-est della città, che si è concluso il 23 gennaio (vedi la graduatoria).
Concorso ‘Bari Costa Sud’, la lettera anonima
Qualche giorno fa, il presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, l’ANAC e gli organi di stampa hanno ricevuto una lettera anonima (firmata ‘ARCHITETTI - Ordine Architetti Bari’) che ipotizza una relazione tra Laura Casanova, dirigente tecnico del Comune di Bari e membro della commissione giudicatrice del concorso, con Mauro La Notte ed Elena Bruschi, progettisti del raggruppamento classificato al secondo posto.
La relazione consiste nel fatto che la dirigente e i due architetti fanno parte del consiglio direttivo di IN/ARCH Puglia, sezione territoriale dell’Istituto Nazionale di Architettura. Questa relazione costituirebbe, a detta degli scriventi anonimi, motivo di incompatibilità per la partecipazione al concorso di La Notte e Bruschi.
La vicenda ha spinto l’Ordine degli Architetti di Bari a indire un consiglio straordinario monotematico.
Architetto La Notte: ‘non c’è incompatibilità’
“L’incauta quanto superficiale attenzione prestata ad una lettera anonima (e non un esposto come erroneamente detto dai giornali) - scrive La Notte in una nota - mette in discussione la mia inconfutabile serietà professionale, la pluriennale credibilità dell’IN/ARCH e il più democratico dei sistemi di affidamento di incarico di progettazione: il concorso di architettura”.
Per Mauro La Notte, non c’è incompatibilità tra la carica di presidente del consiglio direttivo di IN/ARCH Puglia e la partecipazione al concorso di idee Bari Costa Sud. Secondo il bando, si legge nella nota, la partecipazione al concorso è preclusa a chi ha partecipato alla stesura del bando, ai loro coniugi o parenti fino al quarto grado compreso e a chi ha con essi in corso rapporti di lavoro o altri rapporti notori. Intendendosi per rapporti notori le situazioni di condivisione, anche dello stesso ambiente di lavoro, che possano dar luogo ad una reciproca compenetrazione delle rispettive attività professionali dal punto di vista tecnico-organizzativo.
“Non esistendo rapporti professionali o lavorativi tra i membri del consiglio direttivo, né svolgendosi attività economiche che possano in alcun modo essere assimilate ad esse - scrive La Notte - non si comprende a quale fattispecie di incompatibilità si faccia riferimento. Se qualcuno si fosse preoccupato di informarsi prima di dare risalto alle sciocchezze dell’anonimo censore probabilmente non staremmo qui a discutere di stupidaggini dedicando il nostro tempo a parlare delle scelte progettuali avanzate dal gruppo vincitore”.
“La nostra immagine di architetti - conclude La Notte - è minata dalla stampa scandalistica. Continuando questa corsa al massacro, stiamo legittimando la politica ad evitare processi di affidamento di incarichi trasparenti e democratici costringendola ad abdicare verso forme di affidamento di incarichi diretti e 'fintamente' sotto soglia, minando definitivamente la qualità del progetto e le scelte in esso contenute. Stiamo accettando di porre il piano della discussione sulle procedure e non sul progetto, non rendendoci conto che lo spostamento del focus dell’opinione pubblica dal tema a noi caro ‘l’architettura’ a quello del procedimento amministrativo renderà definitivamente ed ingiustificatamente inutile il nostro ruolo sociale”.
Ordine Architetti Bari: ‘non siamo noi i mittenti’
Come sottolineato da La Notte, l’Ordine degli Architetti di Bari ha tenuto un consiglio straordinario monotematico in cui ha preso atto della comunicazione ricevuta della quale “disconosce di essere mittente e sottoscrittore, stigmatizza la forma anonima” e rende noto che tutte le comunicazioni anonime “non saranno oggetto di valutazione dal parte del Consiglio”.
“L’Ordine - prosegue il comunicato - continuerà ad essere attento alle sollecitazioni derivanti dagli iscritti e dall’evidenza pubblica, per tutelare i diritti e controllare i doveri dei colleghi. Naturalmente, il Consiglio non si esime dal dibattito generale e pubblico che tale vicenda ha suscitato e, sulla base di quanto rilevato, non avendo competenza in merito, rimette alle autorità competenti la valutazione circa i motivi dell’esistenza di cause di esclusione dei partecipanti”.
Si attenderà, quindi, l’eventuale avvio di un formale ricorso che sarà regolarmente valutato dagli organi competenti alla vigilanza sui concorsi pubblici.