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Ecobonus 65%, da Enea chiarimenti sui sistemi di termoregolazione evoluti

Ecobonus 65%, da Enea chiarimenti sui sistemi di termoregolazione evoluti

Nelle nuove Faq si spiega come comportarsi nel caso di sostituzione di un impianto di riscaldamento centralizzato per una pluralità di utenze

Vedi Aggiornamento del 23/11/2022
Foto: nikkytok ©123RF.com
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di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 23/11/2022
21/03/2019 - In un impianto di riscaldamento centralizzato destinato ad una pluralità di utenze, nel caso di sostituzione dei generatori di calore con generatori a condensazione aventi efficienza stagionale maggiore o uguale al 90% si possono installare i sistemi di termoregolazione evoluti delle classi V, VI e VII e quindi fruire dell’aliquota del 65%?
 
La domanda si trova nelle nuove Faq a cui l’Enea dà risposta.
 

Ecobonus 65% e sistemi di termoregolazione evoluti

Secondo l’Enea non è possibile installare i sistemi di termoregolazione evoluti ed usufruire dell’ecobonus 65% nel caso prospettato.
 
Per prima cosa, infatti, l’Enea spiega che i sistemi di regolazione evoluti delle classi V, VI VIII sono destinati ad apparecchi di riscaldamento modulanti e agiscono “modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento”.
 
Dalle definizioni di questi sistemi di regolazione evoluti è palese che non si può applicare, ad una pluralità di utenze, il sistema di classe V in quanto dotato di un solo “termostato elettronico ambientale”, così come non si può applicare quello di classe VI in quanto dotato di una “centralina di termoregolazione e un sensore ambientale”.
 
Infine, non è possibile applicare il sistema di classe VIII in quanto è un dispositivo dotato di “tre o più sensori ambientali che varia la temperatura del flusso d’acqua, lasciando che l’apparecchio di riscaldamento dipenda dalla deviazione fra la temperatura ambientale misurata aggregata e i punti d’analisi del termostato stesso”.
 
L’eventuale installazione di questo dispositivo è in conflitto con quanto previsto dal comma 2 dell’art. 7 del DPR 412/93, che così recita: “Negli impianti termici centralizzati adibiti al riscaldamento ambientale per una pluralità di utenze, qualora la potenza nominale del generatore di calore o quella complessiva dei generatori di calore sia uguale o superiore a 35 kW, è prescritta l'adozione di un gruppo termoregolatore dotato di programmatore che consenta la regolazione della temperatura ambiente almeno su due livelli a valori sigillabili nell'arco delle 24 ore. Il gruppo termoregolatore deve essere pilotato da una sonda termometrica di rilevamento della temperatura esterna. La temperatura esterna e le temperature di mandata e di ritorno del fluido termovettore devono essere misurate con una incertezza non superiore a ±2 °C”.
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