Progettazione opere prioritarie, le risorse scendono da 110 a 80 milioni
AMBIENTE
Progettazione opere prioritarie, le risorse scendono da 110 a 80 milioni
Ok in Conferenza Unificata. Autorità portuali e Comuni capoluogo useranno i fondi per progettare piani per la mobilità sostenibile e piani strategici
02/04/2019 - Scendono a 80 milioni di euro le risorse per la progettazione delle opere prioritarie, rimodulate e ripartite dal decreto relativo al Fondo per la progettazione delle opere prioritarie approvato dalla Conferenza Unificata dello scorso 28 marzo.
Il Fondo, che originariamente prevedeva uno stanziamento di risorse pari a 110 milioni di euro, è stato ridotto di 30 milioni di euro dalla Legge di Bilancio 2019. A seguito di questa riduzione, sono state rimodulate le risorse stanziate ad ogni ente beneficiario.
Gli Enti useranno queste risorse per la redazione dei progetti di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e la project review delle infrastrutture già finanziate.
- 15 Autorità Portuali per un totale di 21.343.000 euro;
- 14 Città Metropolitane per 20.631.000 euro;
- 14 Comuni capoluogo delle Città Metropolitane per 21.343.000 euro;
- 37 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma e i Comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti per 16.363.000 euro.
Le tabelle allegate al decreto contengono la ripartizione delle risorse tra i singoli enti beneficiari.
Le risorse renderanno possibile il finanziamento dei Piani urbani per la mobilità sostenibile (PUMS) e dei piani strategici triennali del territorio metropolitano o, nel caso in cui le Amministrazioni abbiano già definito i PUMS, la predisposizione di progetti di fattibilità o della project review di opere contenute negli strumenti di pianificazione.
All’inizio dell’anno, un decreto del Ministero delle infrastrutture ha messo a disposizione 110 milioni di euro per il triennio 2018 - 2020.
A seguito dell'emanazione della Legge di Bilancio 2019 è stato ridotto di 30 milioni di euro.
Il Fondo, che originariamente prevedeva uno stanziamento di risorse pari a 110 milioni di euro, è stato ridotto di 30 milioni di euro dalla Legge di Bilancio 2019. A seguito di questa riduzione, sono state rimodulate le risorse stanziate ad ogni ente beneficiario.
Gli Enti useranno queste risorse per la redazione dei progetti di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e la project review delle infrastrutture già finanziate.
Fondo progettazione opere prioritarie, i beneficiari
Le risorse sono state ripartite e rimodulate proporzionalmente tra:- 15 Autorità Portuali per un totale di 21.343.000 euro;
- 14 Città Metropolitane per 20.631.000 euro;
- 14 Comuni capoluogo delle Città Metropolitane per 21.343.000 euro;
- 37 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma e i Comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti per 16.363.000 euro.
Le tabelle allegate al decreto contengono la ripartizione delle risorse tra i singoli enti beneficiari.
Le risorse renderanno possibile il finanziamento dei Piani urbani per la mobilità sostenibile (PUMS) e dei piani strategici triennali del territorio metropolitano o, nel caso in cui le Amministrazioni abbiano già definito i PUMS, la predisposizione di progetti di fattibilità o della project review di opere contenute negli strumenti di pianificazione.
Fondo progettazione opere prioritarie, l’evoluzione delle risorse
Ricordiamo che il Fondo per la progettazione delle opere prioritarie è stato istituito dall’articolo 202 del Codice Appalti e finanziato con 490 milioni di euro dal Fondo Investimenti della Legge di Bilancio per il 2017 (L.232/2016).All’inizio dell’anno, un decreto del Ministero delle infrastrutture ha messo a disposizione 110 milioni di euro per il triennio 2018 - 2020.
A seguito dell'emanazione della Legge di Bilancio 2019 è stato ridotto di 30 milioni di euro.