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Fattura elettronica negli appalti pubblici, emanate le regole tecniche

Fattura elettronica negli appalti pubblici, emanate le regole tecniche

L’Agenzia delle Entrate definisce le modalità applicative nel contesto nazionale italiano

Vedi Aggiornamento del 08/10/2019
Foto: olegdudko ©123RF.com
di Paola Mammarella
26/04/2019 - È entrato in vigore il 18 aprile scorso l’obbligo di utilizzare lo standard unico europeo sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici previsto dal  Decreto Legislativo 148/2018, che ha recepito la Direttiva 2014/55/UE.
 
Per chiarire meglio gli adempimenti agli operatori, l’Agenzia delle Entrate ha emanato il provvedimento 18 aprile 2019 contenente le regole tecniche applicative (Core Invoice Usage Specification - Cius).
 
Con il provvedimento il Fisco ha spiegato che le fatture elettroniche che non rispettano le restrizioni definite nella Cius saranno scartate e, di conseguenza, verranno considerate non emesse.
 

Fatturazione elettronica e standard europeo, le regole tecniche

Il documento redatto dall’Agenzia delle Entrate definisce la nomenclatura dei file da trasmettere e le modalità di emissione e trasmissione.
 
Viene inoltre indicato come predisporre la fattura, con una serie di regole semantiche e sintattiche da rispettare.
 
Il sistema di interscambio effettua controlli per tutti i file correttamente ricevuti. Il mancato superamento di questi controlli genera lo scarto del file che non viene inoltrato al destinatario della fattura. Il sistema invia notifiche agli interessati sullo stato dell’invio delle fatture. Nelle notifiche di scarto è garantito il bilinguismo in italiano e inglese.
 

Fattura elettronica, lo standard europeo

L’obbligo di utilizzare il nuovo standard europeo vale per le Pubbliche Amministrazioni e gli enti aggiudicatori di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Sono invece escluse le fatture elettroniche inerenti a contratti pubblici, stipulati nel settore della difesa e della sicurezza, nel caso in cui l’aggiudicazione e l’esecuzione siano dichiarate segrete o debbano essere accompagnate da speciali misure di sicurezza.
 
Ricordiamo che le Amministrazioni aggiudicatrici sub-centrali avranno invece tempo fino al 18 aprile 2020 per l’adeguamento.
 
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