La misura, che sembra concretizzare l’avvio delle Centrale per la progettazione, è prevista dal Decreto Crescita ma la conferma sui numeri arriva dal Documento di economia e finanza (Def) approvato dal Governo.
Centrale di progettazione, si parte con 100 esperti nei Provveditorati?
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2019, la Centrale per la progettazione opererà con 300 dipendenti e 100 milioni di euro di spesa annua.Qualche giorno fa, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato la firma del decreto e ha assicurato alle Pubbliche Amministrazioni l’aiuto di “esperti ingegneri e architetti”.
Nell’attesa di conoscere i dettagli sul funzionamento della Centrale, si può ipotizzare che dei 300 dipendenti previsti, alcuni faranno parte del nucleo di consulenza centrale e altri saranno localizzati sul territorio (nei Provveditorati).
100 ingegneri ai Provveditorati delle opere pubbliche
Nel Def si legge che i “Provveditorati delle opere pubbliche vivono una condizione di sottoutilizzo rispetto al loro potenziale, per la riduzione progressiva di risorse umane patita nell’ultimo decennio”.Di conseguenza, nel Decreto Crescita se ne dispone il "potenziamento con l’immissione di cento unità di personale di alta professionalità (ingegneri e progettisti)".
Secondo il Governo, “ciò contribuirà a rafforzare l’autonoma capacità progettuale di queste articolazioni periferiche del MIT e ad accrescere la loro funzione di sostegno alle autonomie territoriali e locali nella realizzazione delle infrastrutture”.
Opere pubbliche: da dove nasce la necessità di nuovo personale
Questa operazione del Governo nasce dai dati relativi agli investimenti pubblici e dalla necessità di controllare e modernizzare le infrastrutture.L’anno scorso, infatti, gli investimenti dell’Amministrazione pubblica hanno toccato un nuovo minimo dell’1,9 per cento in rapporto al PIL, da una media del 3,0 per cento nel decennio precedente la crisi del debito sovrano nel 2011. Il declino delle opere pubbliche ha avuto un forte effetto depressivo sull’attività economica.
Inoltre per il Governo, come evidenziato drammaticamente dal crollo del viadotto Morandi a Genova, le infrastrutture del Paese hanno urgente bisogno di manutenzione e modernizzazione.