
Ristrutturazioni e acquisto mobili, ok al bonus anche senza invio all’Enea
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RISTRUTTURAZIONE
Ristrutturazioni e acquisto mobili, ok al bonus anche senza invio all’Enea
L’Agenzia delle Entrate pubblica le guide aggiornate e ribadisce che la mancata trasmissione dei dati all’Enea non comporta la perdita del beneficio
Vedi Aggiornamento
del 31/01/2020

Vedi Aggiornamento del 31/01/2020
20/05/2019 - L’Agenzia delle Entrate pubblica le guide aggiornate relative al Bonus Mobili e al Bonus ristrutturazione ribadendo che la mancata o tardiva trasmissione della comunicazione all’Enea dei dati degli interventi agevolati che permettono anche risparmio energetico non implica la perdita del diritto alle detrazioni.
La ‘novità’ inserita nelle nuove guide conferma quanto già spiegato dall’Agenzia nella Risoluzione 46/E del 18 aprile 2019.
L’Agenzia, nelle nuove guide, ricorda che l’invio va effettuato entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo, attraverso il sito web dedicato. Tuttavia, specifica che l’invio all’Enea, anche se obbligatorio per il contribuente, non determina, se non effettuato, la perdita del diritto alla detrazione. Manca, infatti, una specifica previsione normativa che preveda la sanzione nel caso non vi si provveda.
L’Agenzia ricorda gli altri benefici fiscali per i lavori sul patrimonio immobiliare introdotti negli anni: la possibilità di pagare l’Iva in misura ridotta e quella di portare in detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare l’abitazione principale.
SCARICA LA GUIDA EDILPORTALE AL BONUS RISTRUTTURAZIONE
La detrazione può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2018. Per gli acquisti effettuati nel 2018, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2017.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
La ‘novità’ inserita nelle nuove guide conferma quanto già spiegato dall’Agenzia nella Risoluzione 46/E del 18 aprile 2019.
Bonus mobili e ristrutturazioni: l’invio dati all’Enea
La ‘questione’ dell’invio dei dati all’Enea nasce con la Legge di Bilancio 2018 che ha introdotto l’obbligo di inviare all’Enea, a partire dal 1° gennaio 2018, una comunicazione legata alla detrazione del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia che consentono anche di conseguire un risparmio energetico e all’acquisto di elettrodomestici, con l’obiettivo di monitorare il risparmio energetico che può derivare da un intervento di ristrutturazione.L’Agenzia, nelle nuove guide, ricorda che l’invio va effettuato entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo, attraverso il sito web dedicato. Tuttavia, specifica che l’invio all’Enea, anche se obbligatorio per il contribuente, non determina, se non effettuato, la perdita del diritto alla detrazione. Manca, infatti, una specifica previsione normativa che preveda la sanzione nel caso non vi si provveda.
Bonus ristrutturazioni: la guida aggiornata
La guida ricorda che è possibile usufruire della detrazione Irpef 50% e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare per le spese di recupero del patrimonio edilizio fino al 31 dicembre 2019. Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2020 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.L’Agenzia ricorda gli altri benefici fiscali per i lavori sul patrimonio immobiliare introdotti negli anni: la possibilità di pagare l’Iva in misura ridotta e quella di portare in detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare l’abitazione principale.
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Bonus mobili: la nuova guida dell’Agenzia
La guida ricorda che si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione che si effettuano nel 2019.La detrazione può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2018. Per gli acquisti effettuati nel 2018, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2017.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Norme correlate
Linee Guida 16/05/2019
Agenzia delle Entrate - Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Linee Guida 16/05/2019
Agenzia delle Entrate - Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali
Approfondimenti
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