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Opere di urbanizzazione a scomputo, quando si possono realizzare in proprio

Opere di urbanizzazione a scomputo, quando si possono realizzare in proprio

In attesa del regolamento attuativo del Codice Appalti, l’Anac aggiorna le Linee guida n. 4 per archiviare la procedura di infrazione Ue

Vedi Aggiornamento del 15/05/2023
Foto: Katarzyna Bialasiewicz©123RF.com
Foto: Katarzyna Bialasiewicz©123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 15/05/2023
31/07/2019 - Conteggiare le opere a scomputo in modo corretto, evitando frazionamenti artificiosi bacchettati dalla Commissione Europea. Con questo obiettivo, l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha aggiornato le linee guida n.4, attuative del Codice Appalti, sui contratti sotto la soglia comunitaria.
 

Opere di urbanizzazione a scomputo, come si realizzano

Le linee guida stabiliscono che nel calcolo del valore stimato delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso di costruire, devono essere cumulativamente considerati tutti i lavori di urbanizzazione primaria e secondaria, anche se appartenenti a diversi lotti, connessi ai lavori oggetto di permesso di costruire, permesso di costruire convenzionato o convenzione di lottizzazione o altri strumenti urbanistici attuativi.
 
Se il valore delle opere, considerate nel loro complesso, è inferiore alle soglie comunitarie (5.548.000 euro), il titolare del permesso di costruire può realizzare direttamente le opere di urbanizzazione primaria. In caso contrario, bisogna bandire delle gare pubbliche.
 
L’adeguamento delle linee guida si è reso necessario dopo l’invio, da parte della Commissione Europea, di una lettera di mesa in mora. Secondo Bruxelles, l’impostazione del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016) e del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001) avrebbe spianato la strada a pratiche di frazionamento artificioso, aggirando così i princìpi della concorrenza. A inizio anno, l’Anac aveva quindi ipotizzato una serie di modifiche alle linee guida n.4, che ora si sono concretizzate.
 

Codice Appalti, le linee guida e il regolamento unico

Al momento la normativa sui contratti pubblici appare confusa. Il Codice del 2016 è stato modificato dalla legge “Sblocca Cantieri”.  
 
Su richiesta degli operatori del settore, il sistema di linee guida e decreti ministeriali attuativi verrà sostituito dal regolamento unico. A metà luglio è stata avviata la consultazione pubblica, che rimarrà aperta fino al 2 settembre.
 
Fino ad allora, precisa però l’Anac, le linee guida restano valide ed è stato necessario aggiornarle ai fini dell’archiviazione della procedura di infrazione.
 
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