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Bonus mobili, l’agevolazione spetta se si installa una stufa a pellet

Bonus mobili, l’agevolazione spetta se si installa una stufa a pellet

L’Agenzia delle Entrate: gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili sono ‘manutenzione straordinaria’

Vedi Aggiornamento del 25/08/2022
Foto: Alexandre Zveiger ©123RF.com
Foto: Alexandre Zveiger ©123RF.com
di Alessandra Marra
24/07/2019 - L’installazione di una stufa a pellet consente di beneficiare del bonus mobili, l’agevolazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici legata al bonus ristrutturazione.
 
A chiarirlo l’Agenzia delle Entrate tramite la posta di FiscoOggi.
 
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Bonus mobili e l’installazione di stufe a pellet

L’Agenzia delle Entrate ha ricordato che l’agevolazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici è riconosciuta ai contribuenti che usufruiscono del bonus ristrutturazione per aver realizzato alcuni degli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per beneficiarne è necessario che l’intervento sull’abitazione sia riconducibile almeno alla manutenzione straordinaria.
 
L’Agenzia ha chiarito che nella categoria “manutenzione straordinaria” rientrano anche gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quale l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
 
Inoltre, come già chiarito dall’Agenzia in precedenza, si usufruisce del bonus mobili anche per l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore o la sostituzione della caldaia.
 

Bonus mobili 2019: cosa prevede

Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2019 prevede la proroga al 31 dicembre 2019 della detrazione del 50%, con un tetto di 10mila euro per unità immobiliare, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. 

Il bonus mobili ed elettrodomestici spetta ai contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% per le ristrutturazioni e che sono assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche. In particolare, hanno diritto alla detrazione: il proprietario o il nudo proprietario o il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie). 

Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. 
 
Da novembre 2018 è stato introdotto l’obbligo di invio all'Enea anche dei dati relativi ad interventi che, pur non usufruendo dell'ecobonus, prevedono il conseguimento di un risparmio energetico; quest'obbligo riguarda anche gli elettrodomestici, in particolare: forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici.
 
L’Agenzia delle Entrate, però, ha chiarito che la mancata o tardiva trasmissione della comunicazione all’Enea non implica la perdita del diritto alle detrazioni.
 
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