Le risorse, 90 milioni per il 2019 e 90 per il 2020, finanzieranno 595 interventi di restauro, messa in sicurezza, eliminazione delle barriere architettoniche, ripristino post-calamità naturali.
Beni culturali, le priorità
Tra gli interventi prioritari, ha spiegato Bonisoli, ci sono “il restauro dei beni culturali, in particolare quelli colpiti da calamità naturali; il recupero di aree paesaggistiche degradate, la prevenzione contro i rischi sistemici e ambientali, ma anche l’efficientamento energetico e il miglioramento dell’accessibilità, intesa come obiettivo per la partecipazione e l’inclusione sociale”.Il piano biennale infatti, ha illustrato Bonisoli, “che è frutto di un puntuale lavoro di ricognizione sui territori, attraverso il coinvolgimento di tutti gli istituti periferici del Ministero”.
Beni culturali, gli interventi principali
In una nota, il Ministero ha illustrato i principali interventi sulle due annualità: a Roma il Monumento a Vittorio Emanuele II (3, 9 milioni di euro) e la Crypta Balbi (3,5 milioni di euro); a Pisa l’Acquedotto Mediceo di San Giuliano (3,2 milioni di euro); a Napoli Castel Sant’Elmo e il Museo Archeologico Nazionale (ciascuno finanziato con 3 milioni di euro); a Bologna l’ex Convento dell’Annunziata (2,1 milioni di euro).Inoltre, conclude la nota, la programmazione biennale prevede oltre 17,6 milioni di euro per lavori urgenti e imprevisti, in particolare nel settore Archivi, e la disponibilità di somme utili per il cofinanziamento dei progetti Art Bonus, ossia che hanno ottenuto il sostegno economico attraverso il mecenatismo di privati.