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Equo compenso, le Marche preparano una legge

Equo compenso, le Marche preparano una legge

Il provvedimento renderà più cogenti le norme statali per le stazioni appaltanti

Vedi Aggiornamento del 17/06/2020
Foto: facebook.com/AntonioMastrovincenzoOfficial
Foto: facebook.com/AntonioMastrovincenzoOfficial
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 17/06/2020
02/08/2019 - Le Marche sono al lavoro per definire una legge che assicuri compensi equi e proporzionati alla quantità e qualità delle prestazioni effettuate dai professionisti della regione.
 
Gli aspetti finali del testo sono stati oggetto di un incontro fra il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, Confprofessioni Marche, e le rappresentanze sindacali e gli ordini professionali di psicologi, ingegneri, architetti, consulenti del lavoro, assistenti sociali, geometri, geologi, agronomi, medici e avvocati.
 

Equo compenso: al lavoro per una legge regionale

Nel suo insieme, la proposta di legge regionale intende rendere più cogenti le norme statali delle stazioni appaltanti in tutte le procedure di affidamento e prevedere che l’equo compenso sia il parametro come base d’asta.
 
Nei contratti di incarico professionale, inoltre, assicura che non vengano inserite clausole vessatorie.
 

Legge sull’equo compenso: in autunno in aula

“Entro pochi giorni - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo - verrà depositata la proposta, e, dopo le ultime modifiche provenienti dalle istanze professionali, il testo definitivo verrà presentato nelle prossime settimane. L’iter dell’atto inizierà, molto probabilmente, a settembre, e in autunno dovrebbe arrivare in aula”.
 
“E’ già dallo scorso anno che si discute di una simile normativa - ha affermato il presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli - e, con la presidenza del Consiglio regionale, condividiamo una forte volontà politica in tal senso. Stiamo finalmente superando gli ostacoli procedurali e colmando il relativo ritardo rispetto alle Regioni che hanno già applicato una legge in merito”.
 
Secondo Giacobelli la proposta di legge ha una “valenza importante, specie per le professioni tecniche, ma anche gli altri comparti, in considerazione del fatto che può riguardare tanti professionisti: in Italia, infatti, sono oltre un milione, il numero più elevato fra gli stati dell’Unione europea, e la sensibilità e attualità del tema dell’equo compenso sono in linea anche con la discussione sul salario minimo europeo”.
 

Equo compenso: le leggi regionali 

Ricordiamo che a livello locale, le Regioni stanno legiferando per la tutela del lavoro professionale. Si registrano diverse leggi (approvate o in corso d’approvazione) che vincolano il rilascio dei titoli abilitativi al pagamento delle parcelle come i provvedimenti di: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, e Toscana.

Sul tema sono stati presentati anche diversi disegni di legge; il più recente è quello del senatore Agostino Santillo del M5S che mira alla tutela della professione tecnica nelle attività con la committenza privata. 
 
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