RISPARMIO ENERGETICO
Parco Agrisolare, al via le domande per il bando da 250 milioni di euro
Beni culturali dismessi, in Puglia 35 milioni di euro per recuperarli
AMBIENTE
Beni culturali dismessi, in Puglia 35 milioni di euro per recuperarli
Online il bando ‘Radici e ali’: contributi a fondo perduto per i progetti di restauro accompagnati da un piano di fruizione
30/09/2019 - La Puglia mette a disposizione 35 milioni di euro per il recupero e la trasformazione di beni culturali dismessi in luoghi di cultura al servizio dei cittadini.
È online, infatti, il bando regionale ‘Radici e ali’ che ha l’obiettivo di coniugare bellezza e funzionalità favorendo cultura, economia e maggiore occupazione.
La Regione ha esortato gli operatori culturali a considerare anche luoghi meno convenzionali: non solo palazzi storici, ma ogni possibile attrattore culturale.
Per partecipare è indispensabile che i luoghi candidati si trovino in Puglia, che i progetti siano di qualità, coerenti con la strategia e rispettino norme e paesaggio. Inoltre, le attività previste nel progetto di fruizione del bene devono contribuire all’aumento dell'occupazione e dell'attrazione dei territori.
Il bando lega l'esigenza del recupero a quella del contenuto; non saranno finanziati, quindi, quei progetti che si limitano al solo restauro o ristrutturazione senza prevedere ‘una nuova vita’ per il bene.
- le sale cinematografiche storiche, con 10 milioni di euro;
- i teatri e i luoghi dello spettacolo dal vivo con 10 milioni di euro;
- i beni e luoghi d'arte della produzione e diffusione culturale e creativa a 360 gradi, con 15 milioni di euro.
La Regione sosterrà fino all'80% delle spese ammissibili e il contributo, a fondo perduto, non dovrà superare i 2 milioni di euro.
Le domande di partecipazione dovranno essere compilate e inviate per via telematica. Ogni 90 giorni ci sarà una sessione di candidatura. Tutte le attività dovranno essere concluse per il 30 giugno 2023.
È online, infatti, il bando regionale ‘Radici e ali’ che ha l’obiettivo di coniugare bellezza e funzionalità favorendo cultura, economia e maggiore occupazione.
Recupero beni culturali: cosa prevede il bando
Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese culturali e creative pugliesi (in forma singola o in forma associata) che vogliono produrre cultura e lavoro al servizio dei cittadini attraverso il recupero di luoghi dismessi, beni culturali in degrado e tutti quegli "attrattori" culturali e naturali.La Regione ha esortato gli operatori culturali a considerare anche luoghi meno convenzionali: non solo palazzi storici, ma ogni possibile attrattore culturale.
Per partecipare è indispensabile che i luoghi candidati si trovino in Puglia, che i progetti siano di qualità, coerenti con la strategia e rispettino norme e paesaggio. Inoltre, le attività previste nel progetto di fruizione del bene devono contribuire all’aumento dell'occupazione e dell'attrazione dei territori.
Il bando lega l'esigenza del recupero a quella del contenuto; non saranno finanziati, quindi, quei progetti che si limitano al solo restauro o ristrutturazione senza prevedere ‘una nuova vita’ per il bene.
Beni culturali: i finanziamenti per la trasformazione
Il bando finanzierà:- le sale cinematografiche storiche, con 10 milioni di euro;
- i teatri e i luoghi dello spettacolo dal vivo con 10 milioni di euro;
- i beni e luoghi d'arte della produzione e diffusione culturale e creativa a 360 gradi, con 15 milioni di euro.
La Regione sosterrà fino all'80% delle spese ammissibili e il contributo, a fondo perduto, non dovrà superare i 2 milioni di euro.
Le domande di partecipazione dovranno essere compilate e inviate per via telematica. Ogni 90 giorni ci sarà una sessione di candidatura. Tutte le attività dovranno essere concluse per il 30 giugno 2023.