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Scuole, ministro Fioramonti: ‘istituirò una task force per l’edilizia scolastica’
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Scuole, ministro Fioramonti: ‘istituirò una task force per l’edilizia scolastica’
I Comuni chiedono di accelerare l’impiego delle risorse
24/09/2019 - Finanziare e accelerare la spesa per l’edilizia scolastica. È questo l’obiettivo comune del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti, e del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in uno scambio di lettere.
“Auguriamoci buon lavoro insieme perché quello che ci aspetta dipende da noi e dalle risorse che il Governo saprà dare alla scuola”, ha scritto il Ministro Fioramonti ai sindaci, aggiungendo: “C’è una promessa, l’avete ascoltata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: la scuola sarà la chiave di volta dell’attività dell’Esecutivo”.
“La sicurezza degli edifici scolastici è la prima necessità” - ha proseguito il Ministro. “Da più di dieci anni gli stanziamenti sono inadeguati, ma non sono stati sempre utilizzati al meglio. Non si riesce neanche a spenderli. Ci sono circa undici miliardi a disposizione all’interno delle linee di finanziamento per l’edilizia scolastica, quasi un punto di Pil”.
“Abbiamo subito messo a disposizione un relativamente piccolo fondo di 65 milioni per le verifiche sui solai e sui controsoffitti delle scuole, per prevenire fenomeni di crollo e per intervenire sulle emergenze. Ma quello che resta non va programmato in tempi lunghi, estenuanti”.
“È necessario che Ministero ed Enti Locali si confrontino, si aiutino e condividano il percorso che riguarda i nostri ragazzi e il loro futuro. Di solito si dice: ‘apriamo un tavolo’, ma il tavolo già esiste, c’è l’Osservatorio per l’edilizia scolastica. Solo che così - convocato una volta ogni tanto - mi sembra non possa essere efficace. Ci deve essere un filo diretto, un dialogo sempre aperto, un confronto serrato, perché la necessità non è solo capire che esiste un problema, ma di risolverlo senza perdere tempo”.
Ricordiamo che dal 2014 a 2018 è stata operativa a Palazzo Chigi la struttura di missione Italia Sicura/Scuole, che si è occupata della riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico esistente e della costruzione di nuove scuole all’avanguardia. Il Governo Conte 1 l’ha soppressa appena insediato.
Nonostante il costante impegno di risorse da parte di Comuni e Città metropolitane, gli interventi sono rallentati da procedure lunghe e appesantite da numerosi passaggi burocratici e da ritardi nell’emanazione dei provvedimenti. Una complessità, probabilmente non necessaria, che si traduce in promesse mancate.
Il rafforzamento della task force - secondo i Comuni - sicuramente contribuirà a dare un impulso agli interventi. Oltre la task force però, “servono ulteriori soluzioni per accelerare l’impiego delle risorse”.
“Auguriamoci buon lavoro insieme perché quello che ci aspetta dipende da noi e dalle risorse che il Governo saprà dare alla scuola”, ha scritto il Ministro Fioramonti ai sindaci, aggiungendo: “C’è una promessa, l’avete ascoltata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: la scuola sarà la chiave di volta dell’attività dell’Esecutivo”.
“La sicurezza degli edifici scolastici è la prima necessità” - ha proseguito il Ministro. “Da più di dieci anni gli stanziamenti sono inadeguati, ma non sono stati sempre utilizzati al meglio. Non si riesce neanche a spenderli. Ci sono circa undici miliardi a disposizione all’interno delle linee di finanziamento per l’edilizia scolastica, quasi un punto di Pil”.
“Abbiamo subito messo a disposizione un relativamente piccolo fondo di 65 milioni per le verifiche sui solai e sui controsoffitti delle scuole, per prevenire fenomeni di crollo e per intervenire sulle emergenze. Ma quello che resta non va programmato in tempi lunghi, estenuanti”.
Fioramonti: ‘ho pensato di istituire una task force’
“Ho pensato per questo - ha aggiunto Fioramonti - di potenziare la governance dell’edilizia scolastica, istituendo una task force dedicata per supportare gli Enti Locali, accompagnandoli nella gestione dei bandi e delle procedure di affidamento dei lavori, che aiuti a spendere i soldi che già ci sono in attesa, credo breve, di nuove risorse che portino l’Italia vicino ai livelli del 2008. È da quell’anno che i tagli di bilancio hanno via via impoverito il mondo della scuola. Sarà un pronto intervento per accelerare la realizzazione dei lavori”.“È necessario che Ministero ed Enti Locali si confrontino, si aiutino e condividano il percorso che riguarda i nostri ragazzi e il loro futuro. Di solito si dice: ‘apriamo un tavolo’, ma il tavolo già esiste, c’è l’Osservatorio per l’edilizia scolastica. Solo che così - convocato una volta ogni tanto - mi sembra non possa essere efficace. Ci deve essere un filo diretto, un dialogo sempre aperto, un confronto serrato, perché la necessità non è solo capire che esiste un problema, ma di risolverlo senza perdere tempo”.
Ricordiamo che dal 2014 a 2018 è stata operativa a Palazzo Chigi la struttura di missione Italia Sicura/Scuole, che si è occupata della riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico esistente e della costruzione di nuove scuole all’avanguardia. Il Governo Conte 1 l’ha soppressa appena insediato.
Comuni: ‘occorre accelerare l’impiego delle risorse’
Il presidente Decaro ha garantito al neoministro la collaborazione dell’Anci, ma ha sottolineato il nodo da sciogliere: il rallentamento della spesa per la sicurezza di cui i Comuni non hanno la responsabilità. “Negli ultimi anni - scrive Decaro - gli investimenti sono ripresi, anche se in maniera insufficiente rispetto alle esigenze dei territori”.Nonostante il costante impegno di risorse da parte di Comuni e Città metropolitane, gli interventi sono rallentati da procedure lunghe e appesantite da numerosi passaggi burocratici e da ritardi nell’emanazione dei provvedimenti. Una complessità, probabilmente non necessaria, che si traduce in promesse mancate.
Il rafforzamento della task force - secondo i Comuni - sicuramente contribuirà a dare un impulso agli interventi. Oltre la task force però, “servono ulteriori soluzioni per accelerare l’impiego delle risorse”.