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Lo sconto alternativo all’ecobonus vìola la normativa fiscale?

Lo sconto alternativo all’ecobonus vìola la normativa fiscale?

Sotto la lente di Italia Solare l’abolizione dei limiti alla compensazione dei crediti. In Parlamento pronti ddl per la modifica del Decreto Crescita

Vedi Aggiornamento del 27/02/2020
Foto: VIKTOR Zadorozhniy©123RF
di Paola Mammarella
20/09/2019 - Lo sconto alternativo all’Ecobonus e al Sismabonus vìola la normativa fiscale? Italia Solare, con una lettera inviata all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), ha sollevato dei dubbi sul provvedimento attuativo del Decreto Crescita. Una segnalazione che si somma alle numerose richieste di abrogazione o di modifica dell’articolo 10, comma 3-ter, del decreto, che ha introdotto lo sconto immediato in fattura alternativo alla detrazione fiscale.
 

Sconto immediato in fattura, i dubbi di Italia Solare

Italia Solare ha sottolineato che il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, emanato il 31 luglio scorso per dare attuazione al Decreto Crescita, rimuove i limiti alla compensazione dei crediti fiscali.
 
In base all’articolo 34 della Legge 388/2000, i contribuenti che vantano crediti nei confronti dell’Erario possono utilizzarli in compensazione nel limite massimo di 700mila euro per anno solare, a meno che non sia previsto diversamente da leggi speciali.
 
Il provvedimento del 31 luglio stabilisce che il fornitore che ha praticato lo sconto recupera l’importo sotto forma di credito di imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti previsti dall’articolo 34 della Legge 388/2000.
 
Questo provvedimento, scrive Italia Solare, ha permesso ai grandi gruppi industriali del settore energia di fare un uso illimitato del beneficio, possibilità evidentemente preclusa alle piccole e medie imprese.
 
Italia Solare ha quindi chiesto di verificare se l'Agenzia delle Entrate, eliminando il limite alla compensazione, abbia dato un'interpretazione corretta dell’articolo 10 comma 3-ter del decreto Crescita o se, invece, abbia spianato la strada ad un sistema di regole contrarie alla normativa fiscale e ai princìpi della concorrenza.
 

Sconto alternativo a ecobonus e sismabonus, si pensa alla modifica

La volontà di rivedere il meccanismo dello sconto immediato in fattura alternativo alla detrazione fiscale, è condivisa in modo trasversale nel mondo politico. All’inizio di settembre operatori del settore, associazioni, imprenditori e parlamentari si sono confrontati sul tema.
 
In Parlamento ci sono cinque disegni di legge che attendono di iniziare l’iter per l’approvazione. Due sono stati presentati da Forza Italia, uno dal Movimento 5 Stelle, uno dal Partito Democratico e uno da Fratelli d’Italia. 

Al momento nessuno di questi ddl è stato ancora assegnato ed è stato reso disponibile solo il testo presentato dall’on. FI-BP Roberta Toffanin. La bozza, datata 23 luglio, propone l’abrogazione dello sconto immediato praticato dal fornitore e la possibilità per il consumatore di cedere alle banche il credito corrispondente alla detrazione fiscale. Si tratta di un’ipotesi fino ad ora scartata per motivi di equilibrio di bilancio. Gli unici soggetti cui è concessa la cessione dei bonus alle banche sono i condòmini incapienti, per i lavori eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali.
 
Per capire che direzione prenderà lo sconto immediato in fattura alternativo all’ecobonus e al sismabonus, bisognerà verificare se le regole operative dettate dall’Agenzia delle Entrate sono corrette e quali proposte concrete arriveranno dai disegni di legge presentati.
 

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