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Centrale per la progettazione tra le priorità della Manovra 2020

Centrale per la progettazione tra le priorità della Manovra 2020

La Nadef annuncia modifiche al Testo unico dell’edilizia e il costante monitoraggio delle novità introdotte con lo Sblocca Cantieri

Vedi Aggiornamento del 28/03/2022
Foto: everythingpossible©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 28/03/2022
02/10/2019 - Dare vita alla centrale per la progettazione e modificare il Testo Unico dell’edilizia. Sono alcune delle priorità che il Governo intende attuare nel 2020, come spiegato all’interno della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef).
 

Centrale per la progettazione

Uno degli impegni programmatici del Governo è la centrale per la progettazione di beni ed edifici pubblici. L’ente, istituito dalla legge di Bilancio per il 2019 in seno all’Agenzia del Demanio, non è mai decollato. Come si legge nella Nadef, il Governo sostiene di aver definito gli aspetti organizzativi e funzionali della Centrale con il Dpcm 15 aprile 2019.
 
In realtà, il decreto, annunciato lo scorso aprile dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non è mai stato messo in circolazione. Ai professionisti, poi, la centrale per la progettazione non è mai piaciuta. I tecnici hanno più volte protestato contro l’istituzione del nuovo ente, fino a chiedere al Governo di cambiare la legge.
 
Il Governo Conte 2 continua però a credere nello strumento, considerato un sostegno per la progettazione delle opere pubbliche. Ora, si legge nella Nadef, è urgente rendere operativa la centrale e diffonderne la conoscenza presso le Amministrazioni locali e regionali, per verificarne in seguito l’incisività e i risultati.
 

Infrastrutture, manutenzione e sicurezza

La Centrale sarà utile alla realizzazione di una serie di infrastrutture per colmare il gap territoriale. Tra gli interventi che l’Esecutivo considera prioritari ci sono il piano per la manutenzione straordinaria dei ponti, viadotti e gallerie previsto nell’aggiornamento del Contratto di programma 2016-2020 fra MIT e ANAS (36 miliardi di investimenti), gli investimenti sulla rete ferroviaria inclusi nell’aggiornamento del Contratto di Programma di RFI per il 2017-2021, un programma di intermodalità integrato che renda il sistema ferroviario un punto di collegamento tra i porti e gli aeroporti, l’ulteriore sviluppo delle reti di trasporto transeuropee (TEN-T) concentrandosi su progetti transfrontalieri ad alto valore aggiunto.
 
La Nadef cita inoltre il PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, con interventi per favorire lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto delle Regioni del Sud, e il completamento dei progetti in corso sugli itinerari Napoli - Bari e Messina-Catania-Palermo.
 
Fondamentali inoltre gli interventi per garantire la viabilità nelle aree colpite dal terremoto del 2016, il costante intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale di competenza dell’ANAS e la revisione del sistema delle concessioni autostradali.
 

Testo Unico dell’edilizia e Sblocca Cantieri

Tutta la cornice normativa che regola le costruzioni e le gare d’appalto per la realizzazione delle opere pubbliche e private sarà passata al setaccio ed eventualmente modificata.
 
Saranno oggetto di costante monitoraggio le modifiche introdotte con il decreto Sblocca Cantieri per valutarne il concreto impatto e l’introduzione di correttivi o integrazioni utili all’accelerazione degli interventi programmati.
 
Lo Sblocca Cantieri, lo ricordiamo, ha apportato una serie di modifiche al Codice Appalti. Tra queste l’innalzamento dal 30% al 40% del limite per il subappalto. L’Unione Europea ha considerato illegittimo qualsiasi limite al subappalto. Si può quindi presupporre che questa sarà una delle prime norme ad essere modificata.
 
Lo Sblocca Cantieri avrebbe dovuto anche individuare le opere prioritarie da completare, assegnandole a dei commissari da nominare. Il Governo molto probabilmente intende recuperare il tempo perso.
 
Il Governo pensa inoltre di intervenire sul Testo Unico dell’edilizia al fine di razionalizzare, semplificare e sistematizzare, la disciplina attinente all’edilizia, alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale delle costruzioni, nonché per favorire i processi di riduzione del consumo del suolo e di rigenerazione urbana.
 
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