Nei giorni scorsi sia la maggioranza, sia l’opposizione, hanno ipotizzato una serie di modifiche normative per migliorare la condizione dei liberi professionisti. Dalla revisione della riforma Bersani, proposta dall’on. di Italia Viva, Silvia Fregolent, alla creazione di servizi di supporto specifici per professionisti, immaginata dall’on. M5S Gianfranco Di Sarno, fino ad arrivare al manifesto delle professioni, portato avanti da Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), all’esenzione dall’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), chiesta da Riccardo Molinari (Lega) per i redditi fino a 400mila euro, all’aumento dei compensi per i CTU proposta da Andrea Mandelli (FI).
Se alcune proposte più impattanti, come la revisione della riforma Bersani e degli ISA, sono state accantonate, sull’equo compenso e il welfare la Camera ha dato al Governo indicazioni precise.
Equo compenso
Le mozioni prevedono che siano promosse azioni per la corretta applicazione della normativa sull’equo compenso, con il coinvolgimento di tutti gli ordini professionali.Fino alla definizione dei parametri dell’equo compenso, il Governo si confronterà con il tavolo tecnico permanente sul lavoro autonomo. Ricordiamo che un tavolo tecnico sull'argomento si è insediato lo scorso luglio sotto il precedente Governo.
La revisione delle norme a sostegno dei professionisti terrà conto delle nuove professioni, nate con la rivoluzione tecnologica e digitale. Per questo si prevede anche la revisione dei codici Ateco.
Liberi professionisti, tutele e formazione
La Camera ha chiesto al Governo che le Partite Iva possano beneficiare di maggiori tutele. È previsto un percorso che porterà i professionisti ad una sorta di equiparazione con i lavoratori dipendenti. Questo percorso coinvolgerà le politiche del welfare e quelle fiscali e previdenziali.Secondo le linee guida tracciate con la mozione, sarà inoltre agevolata la formazione dei liberi professionisti, come strumento di autoimprenditorialità e occupabilità. Ulteriori misure di sostegno saranno studiate per i professionisti del Sud, sia in termini di incentivi alla formazione sia di modelli fiscali e previdenziali.
Per i professionisti in difficoltà saranno predisposti servizi dedicati alla consulenza e all’orientamento non solo su fisco e welfare, ma anche sucontratti commerciali e ritardati pagamenti.