Casa Mia, programma di quindici anni
Le risorse, stanziate fino al 2034, si sommeranno alle politiche di edilizia residenziale pubblica attuate dagli enti territoriali.Sarà finanziata la progettazione e realizzazione di alloggi sociali. Oltre alla riduzione del consumo di suolo, alla sicurezza antisismica e all’efficientamento energetico, lo scopo del programma è la promozione, da parte dei Comuni, di politiche urbanistiche mirate alla rigenerazione dei tessuti degradati.
Il 5% degli alloggi sarà destinato alla locazione temporanea dei residenti negli immobili di edilizia sociale soggetti a ristrutturazione o sottoposti a procedure di sfratto.
Per la realizzazione del programma sarà sentita la Conferenza Unificata e nominato un Comitato esecutivo.
Casa Mia, gli interventi edilizi previsti
Il programma prevede interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici, anche con diversa sagoma e delocalizzazione, ristrutturazione edilizia, restauro o risanamento conservativo con adeguamento sismico e miglioramento energetico, variazione della destinazione d’uso anche senza opere.I nuovi alloggi dovranno rispettare la normativa antisismica e conseguire almeno la classe energetica A.
I progetti dovranno prevedere la creazione di servizi e funzioni connesse e complementari alla residenza, in misura non superiore al 20% della superficie complessiva ammessa. Da questi servizi sono escluse le grandi strutture di vendita.
Gli interventi potranno essere autorizzati in deroga agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi, ma non potranno riguardare immobili abusivi o situati nei centri storici o nelle aree ad inedificabilità assoluta.
Casa Mia e l’idea del piano da 80 miliardi
Il “Programma Casa Mia” non è una novità assoluta. Già lo scorso luglio, il senatore M5S, Marco Pellegrini, ha ipotizzato un piano casa nazionale da 80 miliardi di euro in vent’anni.Luigi Di Maio, che all’epoca ricopriva la carica di Ministro del lavoro e dello Sviluppo economico, aveva stimato la realizzazione di 600mila alloggi. Operazione nella quale sarebbero stati coinvolti anche Cassa Depositi e Prestiti e Inail.
Da luglio ad oggi le risorse da destinare al programma sono state riviste al ribasso. Non è cambiato invece il risultato in termini di numero di alloggi da mettere a disposizione.
Rinascita urbana, programma analogo da 853,81 milioni
Nel disegno di legge di Bilancio, lo ricordiamo, c’è anche il programma “Rinascita urbana”, che prevede uno stanziamento di 853,81 milioni di euro dal 2020 al 2033. L’obiettivo è la riqualificazione e l’incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea.Sarà il prosieguo dell'esame del ddl a decidere se le due misure proseguiranno autonomamente, in parallelo, se saranno accorpate o riviste.