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Sconto alternativo all’ecobonus, Antitrust: concorrenza a rischio

Sconto alternativo all’ecobonus, Antitrust: concorrenza a rischio

Italia Solare chiede un “rapidissimo intervento” di modifica che consenta a tutte le imprese di beneficiare della misura

Vedi Aggiornamento del 30/04/2020
Foto: scanrail ©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 30/04/2020
15/11/2019 - Lo sconto immediato in fattura, alternativo all’ecobonus e al sismabonus, crea “criticità per la concorrenza”. Lo ha affermato l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm).
 

Sconto alternativo all’ecobonus, Antitrust: ‘criticità per la concorrenza’

L’Antitrust, interpellata nei mesi scorsi sia da Italia Solare, sia da Confartigianato, ha inviato un atto di segnalazione a Governo, Parlamento ed Agenzia delle Entrate, invitandoli a considerare gli effetti prodotti dall’articolo 10, comma 3-ter del DL Crescita, che ha introdotto il nuovo meccanismo fiscale, e dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 luglio scorso, con cui sono state definite le regole operative dello sconto immediato in fattura alternativo alla detrazione.
 
A detta dell’Antitrust, bisogna evitare il rischio che le norme favoriscano solo gli operatori di grandi dimensioni a danno delle piccole e medie imprese e dei consumatori finali.
 
“Siamo molto soddisfatti della segnalazione di Agcm perché l’articolo 10, comma 3 ter del decreto Crescita rappresenta un problema enorme per tutte le imprese del mondo del fotovoltaico. Il comparto è formato prevalentemente da PMI e un provvedimento come quello in oggetto crea un’evidente distorsione del mercato a favore delle grandi utility. Italia Solare si augura un rapidissimo intervento che consenta a tutte le imprese del fotovoltaico di beneficiare del provvedimento, a patto che questo venga sostanzialmente modificato nelle sue regole applicative - ha commentato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare - Ci auguriamo che, dopo tale vicenda, il legislatore prima di intervenire nuovamente sulla normativa si confronti preventivamente con gli operatori del settore e con chi li rappresenta, questo per evitare di incappare nuovamente nella definizione di normative che più che agevolare il settore lo ostacolano”.
 

Sconto alternativo all’ecobonus, misura partita male

Lo sconto immediato in fattura  alternativo alla detrazione fiscale è stato introdotto dall’articolo 10, comma 3-ter del Decreto Crescita per agevolare i contribuenti con poca liquidità.
 
Con questo meccanismo, il contribuente che effettua i lavori può ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Lo sconto effettuato viene recuperato dal fornitore sotto forma di credito d'imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità. 
 
Il nuovo strumento, che ha affiancato la cessione del credito corrispondente all’ecobonus, è stato subito bollato come controproducente dalle piccole e medie imprese del settore e considerato praticabile solo dai grandi gruppi industriali.
 
Le pressioni degli addetti ai lavori hanno sensibilizzato il modo della politica, tanto che sono state formulate proposte di modifica e ipotesi di abrogazione della misura.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha promesso che con la Legge di Bilancio per il 2020 sarà disposta una modifica della misura. Il confronto tra Ministero dello Sviluppo Economico e associazioni imprenditoriali per la modifica della norma è partito agli inizi di novembre.
 
Parallelamente, l’Antitrust ha preso in considerazione gli esposti delle associazioni e, dopo aver studiato il caso, ha inviato segnalazioni agli organi competenti.
 
I tempi per la revisione della norma dovrebbero essere brevi. La prima occasione utile potrebbe essere la presentazione di emendamenti al ddl di Bilancio per il 2020.
 
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