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Decreto Sisma, troppe responsabilità per i professionisti?

Decreto Sisma, troppe responsabilità per i professionisti?

Fondazione Inarcassa: la certificazione della conformità edilizia e urbanistica deve essere rilasciata dalla PA

Vedi Aggiornamento del 26/11/2019
Foto: Luca Bertolli ©123RF.com
di Alessandra Marra
06/11/2019 - Ci deve essere un’equa divisione di responsabilità tra liberi professionisti e pubblica amministrazione (PA) nella certificazione della conformità edilizia e urbanistica per il completamento dei lavori di ricostruzione privata nelle regioni colpite dal sisma del 2016 (Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo).
 
Ad affermarlo la Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera nell’ambito dell’esame per la conversione in legge del Decreto Sisma.
 

DL sisma e ricostruzione privata: troppe responsabilità per i tecnici?

Fondazione Inarcassa, pur riconoscendo lo sforzo dell’esecutivo per il provvedimento, chiede che alcuni articoli siano rivisti al fine di garantire un’esecuzione dei lavori più rapida e un effettivo bilanciamento di responsabilità tra PA e liberi professionisti.
 
In particolare, la Fondazione chiede che sia rivisto l’articolo 3 che, nell’ambito delle misure per agevolare l’approvazione dei progetti per la ricostruzione privata, prevede l’ottenimento immediato del contributo grazie alla documentazione presentata dal professionista che certifica il progetto sotto il profilo della completezza, della regolarità amministrativa e tecnica, compresa la conformità edilizia e urbanistica.
 
Fondazione Inarcassa sottolinea che “la certificazione deve essere rilasciata della PA e che i tecnici liberi professionisti non possano sollevare gli uffici pubblici dalle proprie responsabilità; anche il contributo concedibile, determinato dal tecnico, deve essere approvato dalla PA”.
 

Certificazione del professionista: verso l’attuazione del Jobs Act autonomi?

L’aumento delle responsabilità dei professionisti nella certificazione degli atti pubblici, pur essendo criticata (in questo caso) da Fondazione Inarcassa, è prevista da una norma (in attesa di attuazione) del Jobs Act Autonomi.
 
Ricordiamo, infatti, che il provvedimento prevede una delega al Governo circa “l’individuazione degli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere rimessi anche alle professioni organizzate in ordini o collegi in relazione al carattere di terzietà di queste”.
 
Tale disposizione, anche se non è ancora stata attuata, investe i professionisti di maggiori responsabilità.
 

Ricostruzione: DL sisma, aspetti da migliorare

Fondazione Inarcassa è soddisfatta per l’anticipazione, ai tecnici e ai professionisti, del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto; tuttavia sottolinea la necessità di stabilirne la retroattività. 
 
Infine, la Fondazione ha chiesto di introdurre procedure telematiche chiare e trasparenti, che vadano a semplificare e velocizzare i tempi legati ai lavori della ricostruzione.
 
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