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Equo compenso, anche nelle Marche sarà garantito per legge

Equo compenso, anche nelle Marche sarà garantito per legge

Approvata la norma che punta a riconoscere il diritto a parcelle proporzionate a quantità e qualità delle prestazioni

Vedi Aggiornamento del 21/07/2022
Foto: facebook.com/664046723681881/photos
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di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 21/07/2022
18/11/2019 - Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato all’unanimità la legge per l’equo compenso, “un’ulteriore tutela per i liberi professionisti, affinché venga garantito e promosso il valore delle loro prestazioni.”.
 
La legge punta a promuovere e valorizzare le attività professionali attraverso il riconoscimento del diritto ad un equo compenso, necessariamente proporzionato alla quantità, alla qualità, al contenuto ed alle caratteristiche della prestazione resa, oltre che conforme ai parametri applicabili alla specifica professione, così come stabilito anche dal legislatore nazionale.
 
Gli stessi parametri dovranno essere utilizzati, quale criterio o base di riferimento, ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara e nei contratti di incarico professionale non dovranno essere inserite clausole vessatorie.
 
Gli specifici atti di indirizzo dovranno essere adottati dall’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa e dalla Giunta regionale. È previsto, inoltre, che la Regione promuova l’adozione, da parte degli Enti locali, di misure atte a garantire quanto stabilito dall’intervento legislativo in questione.
 

Marche: ‘lavoro, competenze ed equità centrali nelle nostre strategie’

“L’introduzione dell’equo compenso, voluta in una prima fase dal legislatore nazionale limitatamente ad alcune categorie - sottolinea il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo (primo firmatario) - è stata poi estesa ad atri soggetti fino a contemplare anche i contratti stipulati con la pubblica amministrazione”.
 
“È in questo contesto che si colloca la nostra proposta - continua Mastrovincenzo -, frutto di un confronto diretto con gli ordini e le organizzazioni di settore, che hanno contribuito in modo significativo alla elaborazione dell’atto”. Il Presidente non manca di puntualizzare che “alla base di tutto, resta fermo l’impegno affinché il lavoro, le competenze e l’equità ritornino ad essere centrali in tutte le strategie regionali d’intervento. Siamo particolarmente soddisfatti perché, attraverso questo provvedimento, le Marche si pongono tra le prime regioni italiane a legiferare in materia”.


Ricordiamo che, prima della Regione Marche, hanno legiferato sull’equo compenso le Regioni Calabria, Basilicata, Piemonte, Campania, Sicilia, Lazio, Abruzzo, Puglia, Veneto.
 

I professionisti: ‘passo importante a difesa della nostra dignità’

Soddisfatti per il risultato raggiunto i rappresentanti degli Ordini professionali. Secondo Roberto Di Iulio, Presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro e del Cup (Comitato unitario permanente degli ordini e dei collegi professionali) di Ancona, “finalmente la Regione Marche fa un passo importante a difesa della dignità dei liberi professionisti. L’abrogazione delle tariffe professionali ha causato veri e propri fenomeni di sfruttamento con la proposta da parte di alcuni committenti, di incarichi professionali a titolo gratuito”.
 
Tra ordinistici e non, nelle Marche si contano 30.000 professionisti, come rende noto il Presidente di Confprofessioni Marche, Gianni Giacobelli, che evidenzia l’importanza della proposta approvata anche in relazione all’attuale congiuntura. “Viene definita una misura di maggiore tutela, si fornisce dignità al lavoro - afferma - anche nell’ambito di questo comparto, che negli ultimi anni ha fornito un’opportunità a molti giovani che, altrimenti, avrebbero incontrato maggiori difficoltà di inserimento nel mercato occupazionale a causa della crisi economica che fa sentire i suoi effetti”.
 
Per il Presidente della Federazione Ordini Ingegneri delle Marche, Massimo Conti, “l’equo compenso è il riconoscimento di una professionalità sempre più all’avanguardia e deve essere l’occasione per un aggiornamento continuo dei processi tecnici che interessano circa 17.000 professionisti del settore attivi nelle Marche, garantendo prestazioni di eccellenza”.
 

Fondazione Inarcassa: ‘auspichiamo una legge nazionale sul tema’

“Siamo molto soddisfatti - afferma Egidio Comodo, presidente di Fondazione Inarcassa, la Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa - che anche la Regione Marche abbia dato il via libera ad un provvedimento, sollecitato in primis dagli ordini professionali, che ha l’obiettivo di assicurare compensi proporzionali alla quantità e qualità della prestazione professionale”.
 
“È ormai evidente che l’equo compenso non possa più rimanere appannaggio delle iniziative delle singole regioni, ma ci auspichiamo che presto Governo e Parlamento lavorino insieme per una legge nazionale che affronti in maniera sistematica il tema. La proposta in campo c’è. Possiamo ripartire dal ddl a prima firma del sen. Santillo che rappresenta un primo passo importante per restituire fiducia e dignità all’intera categoria professionale” ha concluso il Presidente.
 
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