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Conto Termico, nel 2019 incentivi per 262 milioni di euro

Conto Termico, nel 2019 incentivi per 262 milioni di euro

Dal GSE i nuovi dati sul meccanismo che incentiva efficienza energetica e fonti rinnovabili

Vedi Aggiornamento del 26/02/2020
Foto: zstockphotos©123RF.com
di Alessandra Marra
31/10/2019 - Dall’avvio del Conto Termico ad oggi, sono pervenute circa 251 mila richieste di incentivi, alle quali corrisponde un ammontare di incentivi impegnati di 690 milioni, di cui 179 milioni per interventi realizzati dalla pubblica amministrazione e 511 milioni per interventi realizzati da privati.
 
Il GSE ha aggiornato sulla sua homepage il contatore del Conto Termico (disciplinato dal DM 28 dicembre 2012 e dal DM 16 febbraio 2016) che consente di monitorare l'andamento degli incentivi impegnati attraverso questo meccanismo che supporta la realizzazione di interventi di efficienza energetica e impianti termici alimentati a fonti rinnovabili presso privati e pubbliche amministrazioni.
 
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Conto termico: i dati rilevati

L'impegno di spesa per il 2019 del Conto Termico ammonta complessivamente a 262 milioni, con un incremento di 23 milioni rispetto al mese precedente per effetto delle nuove richieste ammesse agli incentivi per le quali è previsto il pagamento dei corrispettivi nell'anno in corso.
 
L'impegno di spesa per il 2019 è rivolto per 198 milioni ad interventi realizzati da privati e 64 milioni ad interventi realizzati dalla PA di cui 36 mediante prenotazione. I tre importi di incentivi impegnati sono compatibili con i limiti di spesa annui previsti per privati, PA e prenotazioni nel meccanismo pari rispettivamente a 700, 200 e 100 mln.
 

Conto Termico: come funziona 

Il Conto Termico - ricorda il GSE - incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche amministrazioni, ma anche imprese e privati, che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle PA. 
 
Grazie al Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. 

I soggetti che possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto Termico sono:
- le Pubbliche amministrazioni, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali;
- i soggetti privati. L'accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente da questi soggetti o tramite una ESCO: le Pubbliche amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, i soggetti privati un contratto di servizio energia. 
 
L'accesso agli incentivi può avvenire attraverso due modalità:

Accesso Diretto: la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. È previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l'installazione di apparecchi di piccola taglia (per generatori fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 m2) nel caso di installazione di componenti con caratteristiche garantite che sono contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici, pubblicato e aggiornato periodicamente dal GSE;
- tramite Prenotazione: per gli interventi ancora da realizzare, esclusivamente nella titolarità delle PA o delle ESCO che operano per loro conto, è possibile prenotare l'incentivo prima ancora che l'intervento sia realizzato e ricevere un acconto delle spettanze all'avvio dei lavori, mentre il saldo degli importi dovuti sarà riconosciuto alla conclusione dei lavori, in analogia a quanto viene attuato per la modalità in Accesso Diretto.
 
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