Alberghi, torna il tax credit per le ristrutturazioni?
RISTRUTTURAZIONE
Alberghi, torna il tax credit per le ristrutturazioni?
Emendamento al Decreto Fiscale: dal 2020 al 2022 credito di imposta del 30% delle spese, fino a 200.000 euro

25/11/2019 - Per i periodi di imposta in corso dal 1° gennaio 2020 al 2022, alle imprese alberghiere esistenti alla data del 1° gennaio 2017, potrebbe essere riconosciuto un credito di imposta per i lavori di ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento delle strutture ricettive.
La proposta è contenuta in uno degli emendamenti dei relatori al ddl di conversione del Decreto Fiscale in esame alla Camera.
La misura ripropone quella introdotta qualche anno fa dal Decreto ArtBonus che riconosceva il bonus per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, di eliminazione delle barriere architettoniche, di incremento dell’efficienza energetica e per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.
Secondo l’emendamento al Decreto Fiscale, il credito di imposta sarà pari al 30% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 200.000 euro nei periodi di imposta 2020-2022, sarà ripartito in 3 rate annuali e avrà le stesse modalità applicative degli anni scorsi.
Per questa agevolazione, l’emendamento propone di stanziare un plafond di 170,1 milioni di euro dal 2020 al 2024 (20 milioni di euro per il 2020, 50 milioni per il 2021, 41,7 milioni per gli anni 2022 e 2023 e 16,7 milioni per il 2024), attingendo al Fondo per interventi strutturali di politica economica.
La proposta è contenuta in uno degli emendamenti dei relatori al ddl di conversione del Decreto Fiscale in esame alla Camera.
La misura ripropone quella introdotta qualche anno fa dal Decreto ArtBonus che riconosceva il bonus per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, di eliminazione delle barriere architettoniche, di incremento dell’efficienza energetica e per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.
Secondo l’emendamento al Decreto Fiscale, il credito di imposta sarà pari al 30% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 200.000 euro nei periodi di imposta 2020-2022, sarà ripartito in 3 rate annuali e avrà le stesse modalità applicative degli anni scorsi.
Per questa agevolazione, l’emendamento propone di stanziare un plafond di 170,1 milioni di euro dal 2020 al 2024 (20 milioni di euro per il 2020, 50 milioni per il 2021, 41,7 milioni per gli anni 2022 e 2023 e 16,7 milioni per il 2024), attingendo al Fondo per interventi strutturali di politica economica.