11/12/2019 - È un’ingiusta discriminazione nei confronti delle altre professioni tecniche l’accordo di INVIMIT con i geometri che prevede la possibilità di affidare solo ed esclusivamente ai geometri l’incarico di valorizzare gli edifici della pubblica amministrazione gestiti dalla INVIMIT.
A dichiararlo Federarchitetti che, a tutela degli architetti e ingegneri liberi professionisti, ha inviato una lettera all’INVIMIT (società partecipata al 100% dal MEF) per protestare contro il
recente accordo tra quest’ultima e il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL) che riserva, anche sotto il profilo energetico, a questa categoria di professionisti tecnici la possibilità di diventare ‘manager’ del patrimonio immobiliare pubblico.
Manager immobili pubblici: perché solo i geometri?
Dopo l’invio della lettera, è stato organizzato un incontro tra INVIMIT e Federarchitetti per discutere sugli elementi di
inopportuna e ingiusta discriminazione nei confronti delle altre professioni tecniche, in particolare per architetti e ingegneri, a favore dei soli geometri.
Il Presidente dell’INVIMIT ha
riconosciuto la fondatezza di quanto lamentato dalla Federarchitetti ed in particolare di un vulnus che riguarda il mancato e completo
coinvolgimento delle altre categorie professionali.
Immobili pubblici: in arrivo accordi con tutte le categorie tecniche
Le parti intervenute si sono lasciate con la volontà di individuare soluzioni condivise che vedano gli architetti e gli ingegneri, insieme a tutti gli altri soggetti appartenenti alle libere professioni tecniche, coinvolti pariteticamente negli
affidamenti degli incarichi in funzione delle rispettive competenze professionali e nel rispetto delle procedure e disposizioni previste dalla normativa vigente.